Creato da alessandrini_mario il 05/12/2008

MILK

il film sulla storia di Harvey Milk

 

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Indipendence gay

Post n°27 pubblicato il 09 Gennaio 2009 da alessandrini_mario
 

Ciak, n°1 – gennaio 2009 – Intervista a Gus Van Sant

Che cosa rende Harvey Milk così speciale per lei? Ha avuto qualche dubbio se dirigere o meno questo film?

No, non ho mai avuto dubbi sul fatto che lo avrei diretto. Era importante che lo facessi, proprio perché le persone hanno dimenticato la storia di Harvey Milk e un periodo importante. È la nascita di un quartiere internazionale gay, Castro. È il primo decennio in cui si attenua l’idea che l’omosessualità sia criminale: prima del 1969 venivi sbattuto in galera solo se danzavi insieme ad un uomo su una pista da ballo. Ci stavi per diversi anni, forse dieci, perché avevi ballato con una persona! Dunque si, era molto importante per me fare questo film.

Quanto era necessario per lei girarlo nella vera San Francisco?

Era importante perché è lì si sono svolti davvero i fatti. È stato grandioso. Io volevo girarlo lì, ma è stato soprattutto Sean Penn che ha insistito perché lo facessimo nella vera Frisco. È lui che ha reso possibile questa scelta, insistendo con la produzione: ha detto che non avrebbe fatto il film se non avessimo girato lì.

Ci sono pochissimi gay dichiarati tra gli attori di spicco di Hollywood. Pensavo che in una professione del genere fosse qualcosa di più facile da accettare, per esempio rispetto alla politica. Perché fanno outing solo in pochi?

Penso che sia dovuto agli spettatori. I film si rivolgono a un pubblico più vasto possibile. Se il pubblico si compone all’80% di eterosessuali, allora chi produce il film preferisce raccontare storie d’amore eterosessuali, perché pensa che sia quello che il pubblico cerca. Credo sia soprattutto un fatto commerciale. Se gli attori non accettano le regole di questo gioco, la loro carriera potrebbe bloccarsi, almeno in America. Non penso che sia necessariamente così anche negli altri Paesi.

Molte persone pensavano che non avrebbero mai visto un presidente afroamericano nella loro vita. Potremmo mai vedere un presidente omosessuale? 

Penso di sì. Harvey sarebbe stato un buon Presidente.

 

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IL PRIMO MINUTO DEL FILM

 

INTERPRETAZIONE DA OSCAR

 

IL GIURAMENTO DI MILK

 

CLIP IN ESCLUSIVA

 

IL TRAILER

 

SPOT RADIO

 

LE INTERVISTE

 

LE FOTO

Foto di alessandrini_mario: Milk

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I COMMENTI DELLA STAMPA

“Uno dei Migliori 10 film dell’anno”  National Board of Review

 

“Magistralmente interpretato da Sean Penn"  La Repubblica

 

"Saggio di bravura del grande Sean"  L'Espresso

 

LA BIOGRAFIA

Harvey Bernard Milk (Woodmere, 22 maggio 1930 – San Francisco, 27 novembre 1978) è stato un politico statunitense, militante del movimento di liberazione omosessuale. Fu il primo consigliere comunale apertamente gay di San Francisco. 

Emerse ben presto come un leader della comunità gay, fondando la "Castro Valley Association". Fu eletto supervisor (cioè consigliere comunale) nel 1977, risultando così il primo rappresentante eletto di una delle maggiori città degli Stati Uniti ad essere apertamente gay. In undici mesi da supervisor, si batté in difesa dei diritti dei gay. Harvey Milk venne assassinato il 27 novembre 1978 all'interno del Municipio, assieme al sindaco George Moscone, dall'ex consigliere comunale Dan White.

Un corteo spontaneo a lume di candela per la memoria di Milk e Moscone attirò migliaia di persone, decorato con bandiere arcobaleno. Milk, consapevole del rischio che correva, aveva registrato numerose audiocassette da ascoltare in tale evenienza. In una di queste registrazioni sono immortalate le sue famose parole:

"Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa questa infrangere le porte di repressione dietro le quali si nascondono i gay nel Paese"

 

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