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Post N° 794

Post n°794 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da mimbulus

Eccomi qua, per quello che, ormai, si è ridotto ad un mero resoconto settimanale...
Cominciamo dalla cosa più importante, ovvero quello che sarebbe dovuto essere il primo, ed è diventato l'unico, turno di notte...
Un incubo, ragazzi miei, un incubo.
Non metto in discussione che il servizio che queste persone rendono ai bambini sia importantissimo e fondamentale, e che sicuramente chi c'è dietro lo fa per una vera e propria vocazione, viste le condizioni in cui si trovano, ma dopo un'ora e mezza ero già con le lacrime agli occhi che contavo i minuti che mi separavano alla fine di quell'agonia.
Arrivo puntualissima alle 8 in punto, e vengo accolta da un trottolino di 9 anni (dimostrati al massimo 7), mezzo sdentato e con i capelli dritti, che mi chiede subito aiuto per farsi la doccia. Stupìta da cotanto entusiasmo, facciamo il dovuto con allegria e velocità, fin quando questo non mi si pianta in mezzo al bagno con le mani sulle orecchie, deciso a rimanere in quella posizione fino al giorno dopo, dopo aver sentito i primi scoppi dei fuochi d'artificio* (*era la sera di San Valentino e, in quanto nostro patrono, ci siamo sorbiti anche i fuochi...).
Tranquillizzato lui, la tizia con cui ero in turno appronta una sotto-sottospecie di cena...una roba tremenda...tutto di plastica, piatti bicchieri posate...nemmeno una tovaglia...due fettine di salame, due di mozzarella e di due di pomodoro, con fette di pane surgelato riscaldate in padella...Non è solo una questione di mancanza di soldi, è una questione di mancanza di criterio. E' una casa, per quei bambini, persino in una mensa utilizzano più riguardi...Ma loro non sembrano farci molto caso, sono tutti allegri, sereni, meravigliosi, educati, disciplinati, gentili...Sono dei gioielli, davvero...Sono io che rimango sgomenta dai comportamenti della mia "collega"...perchè, forse per presunzione, io entro lì dentro come educatrice e in quanto tale mi comporto, e se un bambino mi chiede di imboccarlo solo perchè sta facendo i capricci e la cosa è più che evidente, a me non passa nemmeno per l'anticamera del cervello di assecondare questa sua richiesta...ma a qualcun'altro evidentemente sì...quando le ho visto infilargli la forchetta in bocca mi è preso un colpo! Una cosa proprio della serie meglio presto che bene...
I piccoli crollano tutti a letto per le nove, ed io mi ritrovo a ninnare la piccola di 8 mesi che non ne voleva sapere di starsene nel suo lettino...un capolavoro di creaturina...con due occhioni grigi da favola...
La tizia, nel frattempo, si dà da fare avanti e indietro per la casa senza darmi la minima indicazione. Io rassetto le poche cose che c'erano da sistemare in cucina, e mi ritrovo in attesa.
Poi, finalmente, "qualcosa" da fare: portiamo dentro tre stendini stracolmi di vestitini che, insieme, ritiriamo e pieghiamo dividendoli al meglio per proprietario.
Fin lì, niente di strano. Dopo un'ora di questo lavoro, la vedo prendere la tavola da stiro.
Dentro di me, penso che voglia stirare due o tre cose, e invece...TUTTO.
Cioè, prima ha voluto piegare una valanga di cose, poi la sottoscritta se le è dovute stirare e ripiegare DI NUOVO...Ho stirato, sola, in silenzio, chiusa in cucina, per tre ore e mezza.
Non scherzo, mi ci è venuto il callo -____-"
Come se tutto ciò non fosse sufficiente, ero ancora vittima dei violenti postumi dell'influenza dei giorni precedenti, e tutto ciò a cui mi sono potuta attaccare è stata la camomilla solubile Plasmon...
Poco prima delle 3 di notte ci siamo appisolate nei rispettivi divano-letto...ed appisolate è il termine più adatto...
Alle 6 e mezza, di nuovo in piedi, per preparare la colazione (io) mentre lei preparava le merende per la scuola...Alzati, lavati e colazionati i bimbi, lei è uscita per accompagnarli a scuola, mentre a me ha lasciato il compito di cambiare le lenzuola di tutti i letti, ritirare i panni stesi la notte e mettere su quelli appena tolti dalla lavatrice. Il tutto, seguita passo passo da un cucciolo perfetto a cui, a due anni, manca solo di sapersi cambiare il pannolino da solo, perchè per il resto, e non sto esagerando, da solo ci si preparare già da mangiare! :))
Alle 9 spaccate, arrivato il cambio, non ho guardato in faccia niente e nessuno e mi sono fiondata fuori da quel posto, decisa a non metterci più piede.
Non è per la fatica, che è stata tanta ma soddisfacente, ma per la situazione, per l'aver incontrato tre diverse operatrici ed aver sentito come ostili e altezzose tutte e tre.
Con quella con cui ho fatto la notte la massima conversazione si è risolta con due-frasi-due...
...ero lì per dare loro una mano in un momento di grande emergenza, e vengo trattata come un qualcosa di fastidioso "solo" perchè nessuno si degna di dirmi dove sono le cose...i raggi X ancora non li ho comprati e, se mi devo mettere a cercare da sola, non posso essere anche veloce...
Bah...oltretutto, molte persone che da anni lavorano "nel giro" mi hanno detto, in sedi separate fra loro, che questi sono in una situazione difficilissima e che, per essere pagata, ce ne sarebbe voluto del buono...
Alla fine, insomma, ho deciso di considerare quelle 13 ore passate lì dentro come un servizio volontario alla comunità tutta e di lasciar perdere.
E' andata così, e non me ne rammarico, perchè il mio obiettivo è un altro, ed è centrato su una possibilità che mi è stata prospettata per marzo, molto, molto più allettante e seria.

Oltre a questo, l'unica altra cosa importante è che oggi ho accompagnato Paolo a sostenere la prima prova del suo esame per l'abilitazione a Guida Escursionistica. Ci vorrà qualche settimana prima di conoscerne l'esito...Incrociate tutti le dita per lui, ché è una cosa importante.

Infine, domani io, lui e il mio Ciccio andiamo da G., un mio ex-collega, che ha aperto un suo centro per l'onoterapia, quindi ho solo qualche ora per prepararmi psicologicamente a consumare di coccole un bel po' di bellissimi ciuchini! (Pippo, non ti preoccupare, il mio cuore è sempre e solo tuo! :))

Adesso vi vengo a trovare, poi...a letto, ché gli occhietti si chiudono...

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