![Foto di gianlucagian69](getmedia.php?%29orez.jgm%7DKg%60w_gh%7De%7C%60%3E%277726%3D5%25%3F8180k%25iied-oaiideilkmiz%2722%27%3F%05kmcnmgjgx%7B%27ek%2Fne%7Col%05j%25)
Di Roma si dicono molte cose. Ne parlano tutti.
E’ un argomento facile, all’apparenza.
Roma radiocentrica – stratificata – compagnona – città “de core” – magnanima e papalina – conservatrice ma che si lascia vivere. E poi il traffico, il cibo, il lavoro, il clima. Sì.
C’è qualcos’altro.
Roma è una puttana. Dove un lavoro di bocca costa meno di una parola disinteressata.
Una città che apre le gambe – meravigliose – con dolcezza mista a lascivia, senza fare neanche troppa resistenza, anzi partecipe e proattiva, ma dopo ti chiede i soldi.
E’ una femmina addormentata su sogni rocciosi, stuprata ed in cerca di vendetta, solida nel suo cinismo costretto – troia e caritatevole, cinica e amante passionale.
Ha i giardini più verdi del mondo, forse, ed una piazza il cui architetto – Coppedè – ha realizzato forse una tra le più straordinarie fusioni tra scuole architettoniche.
Ha quartieri “veramente” residenziali e quartieri “veramente” popolari, favelas e luoghi di lusso.
E’ una capitale, è vero, ed ha millenni di storia.
Ha cimiteri monumentali e Basiliche che tolgono il fiato.
Chiese per ogni angolo, ed arte e ruderi che puoi osservare non appena volgi lo sguardo da un punto all’altro del tuo orizzonte.
Acquedotti e tangenziali, e - se non si sottilizza – un Colosseo dietro l’altro.
Quartieri consacrati alla prostituzione, come da sua natura, e chiese, comunità – colli ed avvallamenti, un continuo saliscendi, temporale ed emotivo, geologico e sentimentale.
In questa altalena di peripezie umane, oggi pomeriggio ho attraversato Roma, come leggendo uno haiku di tema autunnale.
Inviato da: gianlucagian69
il 25/01/2010 alle 09:55
Inviato da: poison.dee
il 25/01/2010 alle 08:45
Inviato da: gianlucagian69
il 13/02/2009 alle 00:01
Inviato da: quotidiana_mente
il 12/02/2009 alle 23:57
Inviato da: gianlucagian69
il 08/02/2009 alle 23:31