MINO DACCOMI

ELEZIONI EUROPEE: Il PD NON CANDIDERA’ GOVERNATORI E SINDACI IN CARICA


Dario Franceschini per le elezioni europee vuole”candidature vere”.Il Segretario de PD ha riunito i big del Partito per studiare i dati di una ricerca Ipsos sulle priorità degli Italiani e il posizionamento dei Democrats , ma anche per discuterei criteri da applicare per la scelta dei candidati per Strasburgo.Le norme verranno esaminate e approvate dalla Direzione (a porte chiuse) convocata per il 22 Marzo,mentre la ratifica delle liste definitive avverrà al fine di Aprile.Franceschini hadiscusso l’argomento prima con i membri della segreteria,poi con i segretari regionali e in fine con lo stata maggiore del Partito Al Nazzareno sono arrivati Franco Marini,Francesco Rutelli, Paolo Gentiloni,Giorgio Tonini e i capi gruppo AnnaFinocchiaro e Antonello Soro. Franceschini ha spiegato che se Berlusconi  sarà capo lista del Pdl in tutte le circoscrizioni,seguito magari dai suoi ministri (la decisione verrà presa dopo il congresso di fusione tra FI e AN),il PD dovrà andare all’attacco denunciando che si tratta di una presa in giro nei confronti degli stessi elettori del centro destra che col loro voto non decideranno veramente chi andrà a Strasburgo,e che quindi i Democratici dovranno candidare soltanto personalità che poi effettivamente dovranno andare al Parlamento Europeo.Altro punto fermo è la voce in capitolo che avranno i territori con consultazioni  a livello provinciale.Pertanto il PD alle elezioni Europee non avrà “candidature di bandiera”.Assente all’incontro al quartier generale del PD Massimo D’Alema che insieme a Lapo Pistelli era al vertice del Pse a Bruxelles.incontro al quale partecipano come invitati,ma che di fatto costituisce un primo passo verso la collocazione Europea nel gruppo dei Social-democratici. Il PD guarda al voto europeo e convoca per un confronto vero e non formale al teatro15 di cinecittà i 6000 circoli di base del partito. La prima prova pubblica promuove il neo segretario che incita la platea a tornare a casa con”l’orgoglio” di appartenere al PD “partito vero e di popolo.” “ L’abbiamo costruito noi,superando certe suggestioni giovannee.E riconosce al leader di aver indovinato le prime mosse,ma gli ricorda che sui temi etici il riformismo PD non può essere moderato.“Dovremo rendere obbligatoria per Statuto la convocazione dell’assemblea dei coordinatori dei circoli”  E aggiunge:”mentre stavate a fronteggiare delusioni e aspettative tradite i gruppi dirigenti eranoripiegati in loro stessi...”E ancora chiedendo scusa,”in un grande Partito è normale discutere,ma questo si fa al chiuso e non sui giornali” Vi capiterà di dividervi,ma non fatelo mai per il cognome di un leader nazionale. e- avverte- Il PD avrà delle aree,ma non sul presupposto delle distorsioni delle correnti”E se “ha funzionato la mescolanza,con l’apertura del Partito ancora non ci siamo” Allargare la partecipazione anche nei circoli, quindi, andare oltre gli equilibri tra ex Ds e ex Dl; portare il popolo delle primarie”nei luoghi dove si decide”.E’ recuperare “i delusi”,i potenziali astenuti. A questi bisogna dire:”abbiamo fatto errori ma non lasciateci per strada” E il leader chiede il voto utile.Non è il momento di tirarsi in dietro.E spiega- Berlusconi vuole stravincere le Europee per poi fare cose inimmaginabili. I sintomi già ci sono:l’insofferenza verso il Parlamento e il capo dello Stato. E poi Berlusconi sarà capo lista cosi truffa gli elettori.Quanto al PD candideremoper Strasburgo competenze che lavoreranno in Europa a tempo pieno nell’interesse dell’Italia.