MINO DACCOMI

TORINO SI MUOVE IN DIFESA DI GIANNI AGNELLI


IL CASO DELL’EREDITA’ S’INTRECCIA CON L’INDAGINE SULL’EVAZIONE FISCALEDOPO UN LUNGO SILENZIO LA FAMIGLIA PASSA ALL’OFFENSIVA IN ATTESA DEI GIUDICI Basta parlar male dell’Avvocato. Stop ai sospetti velenosi su tesoretti all’estero e su illeciti fiscali cui sarebbe stato protagonista Gianni Agnelli. Le campagne giornalistiche contro gli Agnelli sono frutto di “violenza e falsità” secondo Joh Elkann. Forse non è  un caso che il 2 settembre Henry Kissinger ( sul 24 ore),Guido Rossi ( Corriere della Sera ), Sergio Chiamparino ( La Stampa) e lo stesso nipote Joan, l’erede designato dall’ Avvocato, in un interventi pubblico hanno preso nettamente le difese di Gianni Agnelli valorizzando la sua opera di imprenditore e cercando di allontanare sospetti e strumentalizzazioni che si sono moltiplicate nel corso dell’estate. E, tuttavia non sono tanto le campagne giornalistiche di Libero e il Giornale, finalizzate a gettare fango sulla grande dinastia industriale torinese per dimostrare che nessuno è immune da colpe e i potenti sono tutti uguali coi loro peccati ( se davvero l’Avvocato era un evasore fiscale, cosa volete che esistano le accuse a Berlusconi ?), che possono preoccupare gli erredi Agnelli e,di conseguenza anche la Fiat. Il problema vero è che a 6 anni dalla morte di Gianni Agnelli dopo 5 dall’accordo tra Marella Agnelli e la figlia Margherita, la questione dellìeredità non è chiusa e si èaperta , invece una indagine del fisco sulla” esistenza di beni all’estero “che a oggi non sarebbero stati denunciati. Beni il cui valore stimato sarebbe vicino ai 2 miliardi di €, secondo le valutazioni di Margherita, che ha avviato un’azione contro la Mamma e i tre ex collaboratori dell’avvocato,Agnelli cioè  Gianluigi Gambetti,Frando Grande Stevens,Sigfried Maron. In questa vicenda i tempi sono importanti. Proprio quando in casa Agnelli si pensava che la causa di Margherita avviata 3 anni fa per contestare l’accordo precedente con la mamma e per accertare la reale consistenza del patrimonio paterno,fosse destinata  a una conclusione è arrivato l’intervento del Fisco.In coincidenza ,tra l’altro, con il nuovo scudo fiscale di Tremonti per il rimpatrio dei capitali dall’estero che in presenza di un’indagine dell’Agenzia delle Entrate non potrà essere utilizzato dagli Agnelli. La causa sull’eredità dovrebe chiudersi tra un paio di mesi. Per il 12 Novembre, infatti,è attesa la decisione del Tribunale di Torino e gli eredi aspettano la decisione con una certa fiducia, dopo che lo stesso Tribunale ha respinto definendoli “inamissibili”i 48 capitoli di prova presentati il Luglio da Margherita. Ma probabilmente ci saranno delle novità prima del 12 Novembre. Perché, in questi giorni l’Agenzia delle Entrate riprenderà i contatti con la Procura di Torino,destinata ad intervenire se emergessero delle irregolarità dai controlli del fisco,con la procura Milanese che pare si sia già mossa nell’ambito di una parcella non dichiarata di 15.000 € che Margherita avrebbe versato ai suoi legali. E’ in questo ambito che sono partite le prime indagini.sulla sospetta truffa di un Avvocato che avrebbe messo le mani su documenti relativi ad interessi e proprietà di Gianni Agnelli . quali siano i loro interessi è tutto da verificare.