Noblesse

Non fingere.

Non fingere, io so notarlo. So vedere, per quanto non ti sembri. Io ti vedo, anche se tu non ti senti osservato.

Tra me e te c'è un eterno divario. Mi spiace. Mi spiace, ma non so sentire, diversamente. Non posso.

Non voglio.

Ti ammiro. Detesto, doverlo ammettere, ma è vero. Ti ammiro. Profondamente. Sinceramente. Di tutto cuore.

Sento il tuo sguardo su di me. Vorrei chiederti di toglierti la maschera che indossi, e di venire a parlarmi. Nel silenzio ovattato di questo mattino, le nostre voci saprebbero incontrarsi. Non l'hanno mai fatto. Una volta, forse. O nemmeno quella.

Mi temi. Lo percepisco. Non dovresti, poiché non ti sono nemico.

O forse, sì.

Prova soltanto a pensare alla mia condizione. Dimmi se non mi odieresti, tu, se ti trovassi al mio posto. Dimmelo.

Vorrei essere tutto ciò che sei. Tutto.

Ora hai mandato anche fiorellino, a danzare con lei! Non ti bastava, il tormento che mi provocavi, ogni giorno! Tu, e quei quattro zimbelli che le giravano intorno! Sembravate la brutta copia di un osservatorio astronomico!

Buffoni!

Non sarebbe stato molto più semplice farvi avanti, idioti? Non sarebbe stato molto più facile venire da me e presentarvi? Non graffio. Non mordo.

Vorrei, ma non lo faccio. Men che meno posso prendervi a calci. Ma... Quanto lo vorrei!

Stucchevoli. Siete una banda di stucchevoli burattini!

Fiorellino s'è diretto verso di lei, e l'ha convinta a danzare con lui! E' stato molto scortese, nei miei riguardi...

Vedo che mi stai osservando! Ora mi volto e ti saluto, così... Platealmente! Saresti talmente ingenuo da nasconderti dietro la tenda!

Voglio evitarti il ridicolo. A te. A mia madre, il dover evitare di sorridere del tuo imbarazzo.

Guardo avanti, e procedo, nella mia passeggiata.

Mi diceva che non mi avrebbe mai lasciato! Mai!

Cosa le hai fatto? Come l'hai convinta? Regalandole lo zucchero filato?

Non mi ha reso visita una sola volta! Nemmeno una! Io! Io che l'attendevo... Come l'aria il condannato a morte...

Mille e mille volte ho desiderato di sentire la porta aprirsi... E vederla... No.

Zuccherino l'ha avvolta nella danza, e non ha rifiutato! Ho dovuto cedere. Me l'ha chiesto come un favore... Ed io... Avrei potuto, forse, rifiutarglielo?

A lei?

Dicevo che sia stato molto scortese... Lo penso. Lo credo.

Penso che sia innamorato di lei. Come te, del resto. Soltanto che ha trovato il coraggio di avvicinarla... Attento, principino... Il tuo amichetto sta cercando di fare la corte alla tua donna... Alla mia.

Vorrei poterti avvisare.

Vorrei poterlo fare.

Vorrei essere sufficientemente vile da metterti in guardia.

Tu ed io saremmo potuti essere buoni amici. Anche la tua banda di zotici avrebbe potuto stringere amicizia con la mia.

Saremmo stati un bel gruppo. Ma... Voi... Figurati!

Non vi sareste mai ritenuti sufficientemente bassi da avvicinarvi a noi. Voi... Voi, che vi ritenete quanto di meglio sia disponibile, al momento attuale!

Superbi! Villani superbi! Tronfi!

Gli avevo offerto uno dei miei sigari, dato che mi pareva che ne fosse sprovvisto. Ha osato rifiutare!

Non conosce proprio la parte basilare del vivere nel mondo! Oh! E la mia adorata ha intrecciato le mani alle sue!

Mi sorprende.

No... E' troppo buona... Ha visto il maldestro tentativo di corteggiamento di quel bifolco e l'ha assecondato... Ora comprendo.

Spostati dalla finestra, o mi volto e ti sparo! Non ti trovi all'interno di uno studio scientifico, ed io non sono uno strano virus, da osservare con curosità morbosa.

Hai già contato tutte le mie zampette, hai visto le mie zannine e tutti i miei peletti irsuti. Togliti dalla finestra o salgo e ti uccido!

Mia madre, ne sono certo, ti starà parlando del tuo prossimo giorno felice. Tu sarai così cortese da invitarla. Anche mio padre. Li inviterai entrambi. A parte me.

Verrò ugualmente.

Verrò, e te la porterò via.

Perché non scendi? Perché non vieni a parlarmi? A differenza dei tuoi amici, io so rispondere, se interpellato. Pensa! So anche iniziare, spontaneamente, una conversazione. Sai reggerla? O vi parlate a gesti?

Perché continui a guardarmi? Non hai mai visto un uomo? Mi stai scrutando per il piacere di assaporare la mia sconfitta?

E' di questo, che stai godendo? Dato che non hai mai vissuto l'abbraccio di lei, trionfi della mia caduta?

Sei così vile? Sei così perfido? Sei così miserabile?

Eppure...

Eppure ho sentito soltanto parlare bene, di te. Forse riservi solo a me, la tua parte migliore.

Grazie.

Avrei saputo offrirti la mia amicizia. Sarebbe stata sincera.

No. Hai preferito restartene nella tua sfera dorata, e non cedere alla tua parte sensibile. Saresti stato ugualmente bello – perché lo sei, dannazione! - anche se ti fossi coperto di polvere. Se tu fossi rientrato con gli abiti un po' sgualciti. Accaldato.

So che pensi che io sia un damerino inamidato. Lo so. Lo so, eccome!

Può sembrare. Non lo nego.

Amo presentarmi al meglio di me stesso, ma ciò non significa mancare d'umanità. Io amo la vita. L'amo profondamente.

Sarebbe stato bellissimo, sfidarsi. A cavallo, a nuoto. A duello, anche. Soltanto per misurarci. Soltanto per conoscerci.

Saresti stato un buon compagno. Avrei voluto, a volte, superare quel muro immaginario di ostilità, che s'era venuto a creare, tra noi, ed avrei voluto tenderti la mano.

Michelle me l'aveva chiesto. Soffriva, nel vedere come tu te ne stessi appartato, e non la degnassi nemmeno di un saluto.

Sappi che l'hai resa infelice! Io, no!

Non credo d'averlo mai fatto. No.

Non ho voluto ascoltarla.

"Lasciateli dove sono, amica mia. Non chiedono la nostra compagnia. Verrebbero a cercarla, altrimenti..."

Non ribatteva, ma, di quando in quando, me lo chiedeva.

Nel mio rifiuto, forse, le ho dato un dolore.

Ti odio anche per questo.

Stupido! Non ti credevo tanto assurdo! Non ti sei reso conto di che tesoro ti fosse stato regalato... Ed andrai all'altare ad attendere una perfetta sconosciuta!

Ingrato!

Attento a quel tuo amico... Attento...

Hai visto il mio Charmant? Sì... Lo stai guardando da almeno mezz'ora... Nemmeno il mio cavallo è un virus, sai?

Ne possiedi, tu, di così belli?

Ma... Ma perché non scendi?

Il tuo sguardo, su di me, è sgradevole. Non azzardare un'espressione pietosa! Non provarci nemmeno!

Ti sento... Sento che sei lì... Mi chiedo perché mia madre non ti obblighi a spostarti... Forse state parlando di me...

Forse vorrebbe che tu venissi qui. Vorrebbe che noi due smettessimo di comportarci da rivali. Come due bimbetti viziati che litighino per rubarsi le caramelle...

Ti avevo valutato diversamente. O no.

Sei un uomo capace, coso. Lo so, per quanto io non voglia ammetterlo. E tu pensi esattamente lo stesso, di me. Sono talmente presuntuoso da crederlo.

Fingiamo che il tuo amico non si sia comportato indegnamente.

Peggio per lui, se dovesse amarla! E' soltanto mia! E' soltanto mia!

Mia. Quindi... Tranquillizzatevi.

Vieni. Vieni qui, che ti presento il mio Charmant. Non te lo lascio montare, ma puoi accarezzarlo. Non credere che io lo conceda a molti...

Per lei, per farmi perdonare, lo farei.

Abbandona la maschera che ti trattiene, che ti trasfigura. Che ti immobilizza.

Non temere la mia persona. E' del tutto innocua, credimi. Ed il mio cavallo è erbivoro.

Io abbandono la mia.

Gettiamole, entrambe. Smetti di comportarti assurdamente. Scostati. Smetti di guardarmi. O salgo e ti uccido.

No... Ho detto che avrei buttato la mia maschera. Tu lo farai, con la tua.

Vieni qui. Abbracciami.

Asciuga le mie lacrime. Io lo farò, con le tue.

Vieni!