Noblesse

"Vieni, entra..."

"Grazie per avermi ricevuto, cara..."

"Ne dubitavi?"

"Sì."

"Sì?"

"Sì, ne ho dubitato. Seriamente."

"Vuoi sedere?"

"No."

"No? Perché?"

"Vieni. Vestiti. Usciamo."

"Sono già vestita..."

"Intendo copriti. Usciamo."

"Non intendo, affatto, farlo... Fa troppo freddo!"

"Lo faremo, eccome. Terrai qualche mantello, nel tuo armadio..."

"Ma!"

"Tieni. Copriti. Vieni."

"Ti ho detto che non voglio!"

"Io sì... Ecco!"

"Mettimi giù!"

"Non ti ricordavo così leggera..."

"Fammi scendere!"

"Soltanto qualche passo..."

"Come ti odio!"

"Lo so già..."

"Perché sei qui?"

"Ecco. Ora puoi scendere..."

"Fa freddo. Troppo!"

"Fa un po' freddo. Vieni."

"Dove vuoi andare?"

"Qualche passo... Vieni..."

"Dammi la mano..."

"Realmente?"

"Sì."

"Eccola..."

"Togli il guanto..."

"Fa freddo..."

"Voglio sentire il calore della tua pelle."

"Come preferisci..."

"Grazie."

"Ora dimmi..."

"Cosa vuoi sapere? Non ci sono parole..."

"Sì."

"Perché sei qui?"

"Perché sono stato costretto!"

"Costretto? Da chi?"

"Da tuo marito..."

"Ti senti costretto?!"

"Sì."

"Perché sei qui, allora?"

"Perché me l'ha chiesto..."

"Non mi ami più..."

"Se non ti amassi, non sarei qui..."

"Mi hai detto di essere stato costretto..."

"Sì..."

"Non capisco..."

"Mi sento così poiché non so cosa saprei mai dirti..."

"Non ti sto chiedendo di parlare..."

"Dominic mi ha detto che io avrei saputo farlo, ma mi ha grandemente sopravvalutato..."

"No. Dominic lo sa."

"Cosa?"

"Che non avrei voluto altri, qui, che te..."

"Perché?"

"Non so dirti il perché. So che è così."

"Forse desideri restare sola..."

"Posso dimostrarlo, ma non è così."

"Cosa desideri, quindi?"

"Non lo so."

"Come posso esserti utile? Qualunque mia iniziativa potrebbe risultarti inutile... Fastidiosa..."

"Il tuo essermi amico si dimostra anche da queste tue parole... A me basta la tua vicinanza."

"La mia vicinanza?"

"Sì. Senti freddo?"

"No. Fino a dove vuoi arrivare?"

"Non molto lontano. Soltanto un altro poco..."

"Amica mia..."

"Sì?"

"Cosa farai, ora?"

"Niente. Starò qui, ad aspettare."

"Perché non sei partita?"

"I miei altri due ragazzi sarebbero rimasti soli..."

"Tua figlia è già arrivata?"

"Credo che sarà qui a breve... Non potevo lasciarla. Maxime..."

"Ragazzo mio..."

"Vieni. Vieni, rientriamo."

"Lo vuoi realmente?"

"Sì."

"Dimmi come posso aiutarti."

"Abbracciami."

"Soltanto questo?"

"Sì. Ora, sì."

"Vieni qui..."

"Stringimi."

"Tesoro mio..."

"La stretta delle tue braccia mi fa sentire così protetta..."

"Lo sei. Non temere."

"Antoine?"

"Nh?"

"Vorrei confidarti un mio pensiero segreto..."

"Dimmi, cara..."

"Tu hai mai pensato..."

"Sì?"

"Alla possibilità di noi due?"

"Come?!"

"Sì."

"Io..."

"Sì. Se tu non avessi amato Marianne... Nell'ipotesi... Ed io non avessi sposato Dominic..."

"Anaïs..."

"Sì... Soltanto così... Se noi due, semplici amici, fossimo stati qualcosa di più... Ci hai mai pensato?"

"Vieni. Vieni, fa realmente troppo freddo."

"Sì. Ora ti sciogli e ti allontani. Non mi hai risposto, però..."

"Sì, Anaïs. Ci ho pensato."

"Lo dici per farmi tacere?"

"No, perché dovrei dirti di tacere? Mi hai interrogato, ti ho risposto. Le nostre vite sono andate in direzioni separate."

"Non mi hai chiesto se io l'abbia mai pensato."

"No. Non te l'ho chiesto."

"Perché?"

"Perché, oramai, è irrilevante."

"Sì, ci ho pensato. Mille e mille volte."

"Vieni."

"Sto venendo. Siamo quasi arrivati."

"Bene. Potremo scaldarci un poco."

"Vuoi i guanti?"

"No, non servono."

"Mi hai amata, quindi?"

"Sei la mia migliore amica. Ti ho amata e ti amo."

"Di un amore diverso, intendo."

"Non importa."

"Non importa..."

"Ora no. Non più."

"Io mi sono vista infinite volte, accanto a te. Credo che, insieme, saremmo stati molto felici."

"Me lo dici soltanto ora?"

"Se io te l'avessi detto, mi avresti creduto?"

"Cosa sarebbe stato, allora?"

"Tu hai sempre amato solo e soltanto Marianne. Adorabile, nessuno lo nega. La donna adatta a te. Siete speciali, insieme."

"Sì. Io ho sempre amato la mia Marianne. Continuo ad amarla, e fino alla fine dei miei giorni... Perché mi stai dicendo questo, Ni?"

"Ti sto aprendo il mio cuore."

"Lo conosco."

"Questo tuo silenzio significa che non mi amavi, quindi..."

"Questo mio silenzio significa che non siamo sposati, non siamo amanti e che ciò che è stato non è dipeso sempre e soltanto da noi."

"Sei pentito?"

"No."

"Non mi ami."

"Non dirlo mai. Ecco ciò che non puoi dire, in mia presenza!"

"Abbracciami."

"Contenta?"

"Mi stai trattando malissimo!"

"No, non è così. Non ti sto affatto trattando malissimo. E ti ho sempre amata. Infinitamente."

"E' una conversazione vuota..."

"Sei triste. Cerchi, in me, il pieno del tuo vuoto."

"Sei ingiusto."

"No, amore mio. No, non lo sono."

"Ti sto confessando d'averti amato. Ho pensato che il momento fosse giusto. Per non so che moto dell'anima. Non lo so... Non avrei dovuto."

"No, non avresti dovuto."

"Scusami. Ti sei offeso?"

"Non avresti dovuto. No."

"Perché?"

"Perché io, ora, in nome dell'amore che sento per te, mi sentirei autorizzato a baciarti. Ad esempio. A stringerti a me. A desiderarti..."

"Avrei voluto tanto sentire queste tue parole..."

"Sono parole vuote."

"No. No. Sono la mia consolazione."

"Io non posso offrirti alcunché, Ni..."

"Io non lo voglio. Tutto ciò che mi dici può bastarmi. Tu mi hai amata."

"Tu hai amato me... Me..."

"Sì. Infinitamente."

"Hai smesso..."

"Mai completamente. Sei sempre..."

"Cosa?"

"Ciò che sei stato..."

"Stringimi..."

"Tesoro mio..."

"Anaïs..."

"Giurami, ti prego, che ci ameremo per sempre. Che soltanto noi lo sapremo..."

"Serve che io lo giuri?"

"A me, sì..."

"Te lo giuro. Giuramelo, tu, ora..."

"Sì, tesoro mio... Te lo giuro..."

"Ora rientriamo. Fa troppo freddo."

"Tienimi ancora così... Abbracciami. Tienimi stretta a te..."

"Amore mio..."

"Non abbandonarmi..."

"Non saprei... Mai..."

"Restami accanto..."

"Perché non volevi uscire?"

"Perché sapevo che il tuo intento sarebbe stato di farmi congelare. Stordirmi."

"Sì. Lo sapevi."

"Ora che hai raggiunto il tuo scopo?"

"Ora rientriamo e ti accompagno nella tua stanza. Togli questi abiti gelidi e ti stendi. Una tazza di the caldo e ti lasci andare. Almeno un poco."

"E' mezzogiorno!"

"Appunto. Hai il diritto di prenderti cura di te. Qualche goccia di sonnifero e dici addio al mondo."

"Proprio ciò che non avrei mai voluto fare!"

"Dominic mi ha detto di vegliare su di te."

"Servivano propro, le sue parole?"

"No."

"Bene... Mi accompagni?"

"Ti rimango accanto, finché non ti addormenti."

"Non so dirti altro..."

"Che cosa?"

"Grazie."