Post n°106 pubblicato il 30 Giugno 2008 da aesse.sa
Allora, devo imparare a convivere con la mia “ansia” e nel
contempo cercare di modificare i pensieri automatici che arrivano alla mia
testa, in determinate situazioni, e che provocano la crisi.
Eliminato il fatto che siccome tutti gli esami eseguiti sono
ok, quindi non c’è nessuna crisi epilettica in atto, l’ansia serve a mettere in
allerta di un pericolo (reale o presunto) che come riflesso provoca: l’attacco,
la fuga o il congelamento: abbiamo appurato che rientro nella terza categoria. La
mia testa si congela temporaneamente creando poi una situazione di caos da cui
mi ci vuole un po’ a riemergere…devo pensare a cose positive da sostituire a
quelle negative che partono in automatico quando mi trovo a che fare con il mio
ex o sua madre, potrei pensare alla “fortuna” di essere uscita da quella casa,
da quella vita, e che anche se mi tocca sorbirmi le loro paranoie e le loro
critiche io ho la mia vita ora…potrei dirmi quando sento squillare il telefono
e vedo il suo numero invece di pensare “ecco cosa vorrà ancora, ma sarà mai
finita, chissà quali ingiurie vorrà scaricarmi contro” pensare ….pensare….ecco
non mi viene in mente nulla di positivo…VUOTO.. qui devo lavorarci, su.quando
attacca la solfa dovrei tagliare la linea con: “non sono la tua psicologa ci
sono dei seri professionisti che possono aiutarti, io non posso far più nulla
per te”. Ma perché la mia testa comincia a pensare: “è maleducazione buttar
giùil telefono a qualcuno, sta male è
ha bisogno di scambiar due parole con qualcuno è solo una persona sola”….e così
ascolto di quanto io sia egoista..di quanto sono meschina, di come lo tratto…..ma
ora BASTA! Ieri dopo l’annesima sfuriata per 10 min di ritardo (tra l’altro l’avevo
pure avvisato che sarei arrivata in ritardo due ore prima perché c’era traffico
per strada) l’ho guardato e gli ho detto una frase che per me ha segnato una
svolta VERA nel mio modo di essere:
-Meglio essere odiati per ciò che si è che essere amati per
la maschera che s’indossa.
Sono salita in macchina e sono volata a casa, ma mi serve
uno spunto, una illuminazione per togliere quel potere che ancora ha su di me e
che sono io stessa a fornirgli…
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il 21/12/2009 alle 11:09
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