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Il cuore pił bello

Post n°164 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da aesse.sa


C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone;
diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno della vallata.
Tutti quanti glielo ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun minimo difetto.
Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso.
All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse: 'Beh, a dire il vero, il tuo cuore è molto meno bello del mio'.
Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti, della folla e del ragazzo.
Certo, quel cuore batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici.
C'erano zone dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene, così il cuore risultava tutto bitorzoluto.
Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi.
Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse bello.
Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere:
'Starai scherzando! - disse - confronta il tuo cuore col mio, il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime.'
'É vero! - ammise il vecchio - il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto ma non farei mai a cambio col mio.
Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ho ricevuto in cambio un pezzo del loro cuore, a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore.
Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi e così ho qualche bitorzolo, a cui però sono affezionato:
ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso.
Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto, questo ti spiega le voragini...
Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che ho provato anche per queste persone... e chissà, forse un giorno ritorneranno e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro.
Comprendi, adesso, che cosa sia il vero amore?'
Il giovane era rimasto senza parole, e lacrime copiose gli rigavano il volto.
Prese un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano.
Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore, poi prese un pezzo del suo vecchio cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane. Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo.
Poi il vecchio aggiunse:
Se la nota musicale dicesse: 'Non è la nota che fa la musica...' non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse: 'Non è una parola che può fare una pagina...' non ci sarebbero i libri.
Se la pietra dicesse: 'Non è una pietra che può alzare un muro...' non ci sarebbero case.
Se la goccia d'acqua dicesse: 'Non è una goccia d'acqua che può fare un fiume...' non ci sarebbero gli oceani.
Se l'uomo dicesse: 'Non è un gesto d'amore che può rendere felici e cambiare il destino del mondo...'
non ci sarebbero mai né giustizia, né pace, né felicità sulla terra degli uomini.
Dopo aver ascoltato, il giovane guardò il suo cuore, che non era più il cuore più bello del mondo, eppure lo trovava più meraviglioso che mai perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui.

Questa storia l'ho letta hanni fa nel web..mi era rimasta nel cuore, così l'ho messa qui perchè mi è tornata alla mente leggendo un post sulle "rughe dell'anima".

 

Domenica sono stata in sauna con degli amici, mi sono vestita da "donna" nel senso di donna con la gonna, perché oltre ad andarci con il mio compagno sarei stata accompagnata anche dal mio migliore amico che un tre anni fa, anzi no quattro, in un giorno di pioggia aveva consolato le mie lacrime durante un incontro clandestino in un bar, ero vestita molto provocante, dovevo uscire da sola quella sera e volevo vedere cosa avrebbe detto il mio allora marito vedendomi così, mentre la gonna di domenica l'avevo infilata per lui, per mostrargli l'altra me, le sue esclamazioni entrambe le volte sono state "WAUU!" ma poi mi ritrovo nella mail questi pensieri:

 

Una riflessione personale su domenica scorsa, quando ti ho vista con quella gonna stavi veramente bene, ma non dal punto di vista puramente estetico, stavi bene perchè ti sentivi bene e si vedeva chiaramente, infatti quando ti ho detto: "Hei ma come stiamo bene" quando ci siamo salutati, l'ho detto perchè secondo me in quella gonna c'era un chiaro messaggio per tutti quelli che ti conoscono e che conoscono la tua storia, ovvero: "adesso sto bene, con me stessa, col mio compagno e i miei amici e posso permettermi di sentirmi donna e dimostrare chi sono e cosa sono".

A differenza di quella volta in cui ci siamo incontrati in quella giornata di pioggia e sei venuta con la gonna e le autoreggenti, la era quasi un gesto di disperazione, da ultima spiaggia per vedere di risvegliare qualcosa in qualcuno che non si era e non si ancora reso conto di chi sei.

Come se in un roseto qualcuno tagliasse volontariamente tutte le rose che sbocciavano, solamente perchè gli dava fastidio che le rose potessero aprirsi al cielo e al sole per dimostrare quanto sono belle e profumate, invidioso di questo in quanto incapace di sbocciare ed aprirsi agli altri.Questa volta invece è stato un gesto dettato dal tuo star bene e aver preso coscienza di chi sei e di quanto vali....insomma, finalmente stai sbocciando e nessuno riuscirà ad impedirtelo adesso....Si mi sa che la strada è proprio quella giusta.....:-)

Ecco quando si dice ESSERE SULLA STESSA LUNGHEZZA D'ONDA!

I miei due uomini, come li chiama scherzosamente una ragazza che conosco quando ci ha visto entrare in sauna tutti e tre...ognuno a modo loro ha contribuito a creare la mia "Nuova VITA".

 

 

 
 
 
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Un blog di: aesse.sa
Data di creazione: 07/06/2007
 

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