Creato da ogniscanditoattimof il 04/10/2006
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THE POWER OF LOVE

I'll protect you from the hooded claw
Keep the vampires from your door

Feels like fire
I'm so in love with you
Dreams are like angels
They keep bad at bay-bad at bay
Love is the light
Scaring darkness away-yeah

I'm so in love with you
Burns the soul
Make love your goal

The power of love
A force from above
Cleaning my soul
Flame on burn desire
Love with tongues of fire
Burns the soul
Make love your goal

I'll protect you from the hooded claw
Keep the vampires from your door
When the chips are down I'll be around
With my undying, death-defying
Love for you

Envy will hurt itself
Let yourself be beautiful
Sparkling love, flowers
And pearls and pretty girls
Love is like an energy
Rushin' rushin' inside of me

The power of love
A force from above
Cleaning my soul
Flame on burn desire
Love with tongues of fire
Burns the soul
Make love your goal

This time we go sublime
Lovers entwine-divine divine
Love is danger, love is pleasure
Love is pure-the only treasure

I'm so in love with you
Burns the soul
Make love your goal

The power of love
A force from above
Cleaning my soul
The power of love
A force from above
A sky-scraping dove

Flame on burn desire
Love with tongues of fire
Burns the soul
Make love your goal

I'll protect you from the hooded claw
Keep the vampires from your door

 

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WELCOME TO THE PLEASURE DOME

The world is my oyster........
Ha ha ha ha ha........

The animals are winding me up
The jungle call
The jungle call

Who-ha who-ha who-ha who-ha

In Xanadu did Kublai Khan

A pleasuredome erect
Moving on keep moving on-yeah
Moving at one million miles an hour
Using my power
I sent it by the hour
I have it so I'm mocking it
You really can afford it-yeah
Really can afford it

Shooting stars never stop
Even when they reach the top
Shooting stars never stop
Even when they reach the top

 

TWO TRIBES

The Air Attack Warning Sounds Like.... This is the Sound... Let's go... Oh!
When two tribes go to war, a point is all that you can score, score no more, score no more
When two tribes go to war, a point is all that you can score, working for the black gas
Cowboy number one, a born again poor mans son, poor mans son
On the air America, I modelled shirts by Van Huesen,
working for the black gas! Give me more!
When two tribes go to war, a point is all that you can score, score no more, score no more
When two tribes go to war, a point is all that you can score, working for the black gas! The Air Attack Warning Sounds Like.... This is the Sound... Let's go... Oh!
When two tribes go to war, a point is all that you can score, score no more, score no more
When two tribes go to war, a point is all that you can score, working for the black gas
Cowboy number one, a born again poor mans son, poor mans son
On the air America, I modelled shirts by Van Huesen,
working for the black gas! Give me more!
When two tribes go to war, a point is all that you can score, score no more, score no more
When two tribes go to war, a point is all that you can score, working for the black gas!
Switch off your shield, switch off your feel, I'm working on loving, yeah
Giving you back the good times, Ah ship it out, Out! I'm working for the black gas
Tell the world that your winning, love and life, love and life,
Listen to the voice sing follow me, listen to the voice sing follow me, oh!
When two tribes go to war, a point is all that you can score
When two tribes go to war, a point is all that you can score
We got two tribes, we got the funk, we got the funk, yeah!Sock it to me biscuits now!
Are we living in a land, where sex and horror are the new Gods, yeah ?
When two tribes go to war, A point is all that you can score!


Switch off your shield, switch off your feel, I'm working on loving, yeah
Giving you back the good times, Ah ship it out, Out! I'm working for the black gas
Tell the world that your winning, love and life, love and life,
Listen to the voice sing follow me, listen to the voice sing follow me, oh!
When two tribes go to war, a point is all that you can score
When two tribes go to war, a point is all that you can score
We got two tribes, we got the funk, we got the funk, yeah!Sock it to me biscuits now!
Are we living in a land, where sex and horror are the new Gods, yeah ?
When two tribes go to war, A point is all that you can score!

 

 

« Preghiera...CHE   LA   STUFA   SI... »

da Diario Doppio

Post n°6 pubblicato il 01 Novembre 2006 da ogniscanditoattimof

[........]

I conti li fa il portafoglio, non le parole al vento settembrino.

Scarpe si, e buone se il prezzo è ragionevole. Vestiti si e idem, come le scarpe. Come sempre si baratta insalata con pomodori della vicina. Come sempre si prende la carne che si può, il pane che si può. Anche le uova, anche la frutta che si può.

Si scambiano idee sul risparmio, si prepara un attento inventario di quel che serve assolutamente.

Vale per i pensionati, come per i ragazzi che non trovano lavoro, vale per tutti.

Alla fine della fiera sono i piccoli consumatori che tengono in piedi l’economia. Se a loro mancano i soldi per il lusso, per il superfluo non si conti che tutto possa andare, prima o poi, bene.

E non basta, né vale correre all’estero a impiantar aziende che hanno breve luce di sole.

Gli italiani non sono abbastanza stupidi da finanziare aziende che hanno tutte le loro basi all’estero anche se nome italiano.

Sentivo di questi boicottaggi casalinghi (che sono temibilissimi, perché le massaie sono severe e passano sempre parola) molti anni fa, adesso siamo al delirio, positivo. Neanche un solo euro a chi fa lavorare i bambini, non un centesimo alle ditte che hanno trasferito tutte le loro aziende produttive all’estero.

Nessuna donna di casa mantiene le multinazionali che sfruttano gli operai cinesi.

Miei cari imprenditori e stilisti, la massaia sa che applicate un rincaro del 400% e quella borsa e quelle scarpe vendute a 40 euro vi sono costate in tutto appena 3 euro sani!

E con quel che resta ci mantenete solo quattro commesse e tre direttori, il resto prolifica altrove, ma non in Italia. I prezzi di certi marchi crollano letteralmente sui mercati, nessuno prende quel famoso marchio italiano che ormai di italiano non ha neanche i peli sulla lingua.

Vogliono sapere!

Scandagliano le etichette e non vogliono sentir ragioni di commessi. Deve essere made in Italy, ma spesso neanche questo soddisfa i più attenti. Infatti la dicitura non sempre è autentica, falsificano anche quella e non provate a dire che non è vero. E’ cosa vista a occhi aperti.

Si controllano tutte le diciture, si segue ogni passo delle aziende più vicine, e si ascolta e si pensa.

Hai deciso di fabbricare le tue borsette multicolori all’estero? Bene e là vendile!

Ma il sano imprenditore sa che all’estero la partita della vendita è quasi persa, anche se non ovunque. Sa che spesso non viene apprezzato il valore di un oggetto ben fatto, sa che questo tempo avrà anche fine.

Qualcuno era partito e già ha fatto ritorno, codina tra le gambette, dovendo ammettere che chi troppo vuole prende qualche calcio nei coglioni.

Lo so che alcuni hanno preso anche soldi di sovvenzioni, ma quando si prepara una nuova attività in un paese lontano si spende molto e se questo momento economico non dura abbastanza per ammortizzare le spese… Beh, alla fine ci si rende conto che si è perso anche il tempo, il proprio e non solo.

Gli imprenditori spesso pretendono di esser poeti, invece dovrebbero solo essere economisti attenti. Da poeti credono di predire il futuro (esercizio sempre lesivo), arriva un governo che dice che saranno meno tassate le imprese che hanno meno di cinquanta dipendenti? E tutti quelli che stan sopra a licenziare!

Finito di licenziare, quando i migliori assi sono andati via e non torneranno indietro neanche al doppio del vecchio stipendio, cambiano idea politica e anche quelli che di dipendenti ne hanno quattrocento pagano meno. Se non addirittura meno chi ne ha seicento e più quelli che ne hanno trenta!

Come economisti siete degli emeriti imbecilli.

Non capite la differenza tra due più due e la poesia di Prevert.

Le cancre.

 

Il dit non avec la tête
mais il dit oui avec le coeur

(Jacques Prevert – da “Paroles” ).

 

Se volete fare i poeti imparate prima a dire no con la testa e si con l’anima, come suggeriva Prevert.

E se siete imprenditori, trovate a casa vostra le strade, guadagnate meno ma non sputate addosso ai clienti che vi hanno reso imprenditori.

Il resto verrà da se, i nipoti dei dipendenti, se anche non sono i vostri nipoti naturali, troveranno un modo per aprire aziende anche dove ancora non vi sono, trattando equamente i dipendenti, senza pensare a sfruttamenti o a incentivi governativi.

 

La vera arte dell’economia è più alta di quanto si immagini, non serve poesia ma ferma razionalità imprenditoriale.

Non basta apparire nelle foto dei giornali per convincere l’operaio che lavora nella vostra azienda che siete ancora al top delle possibilità. Lui vede la vostra faccia tesa quando uscite dall’ufficio, lui sa se e quando è tempo per trovare un altro lavoro.

 

Quindi adesso tutti a licenziare il cinquantunesimo operaio, domani lo piangeranno come l’amico più caro, falsamente.

E poi vogliono guadagnar denaro e loro stessi ne sputano sopra ogni schifezza.

 

 

 Patrizia.

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Commenti al Post:
rivedelfiume
rivedelfiume il 01/11/06 alle 09:01 via WEB
E' esattamente il male italiano, quello che sta uccidendo una parte di economia che consentì al made in Italy di decollare. Frana la fiducia, frana la qualità del lavoro: hai ragione, più che business school, master, brainstorming, thinktank, ecc.ecc., mettiamogli tra le mani un libro di poesia. Con l'obbligo di "capire" prima di aprir bocca.
 
 
ogniscanditoattimof
ogniscanditoattimof il 02/11/06 alle 03:58 via WEB
E la capiranno la poesia senza qualche povera anima che la spiega per filo e per segno? Proviamo! Grazie a te...un abbraccio. Patrizia.
 
   
rivedelfiume
rivedelfiume il 02/11/06 alle 12:00 via WEB
Notturna Patrizia, è così..il Dio Profitto uccide..guarda ad esempio il ricco NordEst. Un tempo ci trovavi le ville del palladio, adesso orridi centri commerciali all'americana; dove stavano giardini e boschi, spazio a capannoni industriali. E poi? Sotto il denaro, nulla.....
 
     
stagionidiverse
stagionidiverse il 03/11/06 alle 00:43 via WEB
Devo ancora capire se sono notturna o se devo andare a vivere in America, per via del mio fuso orario fuori sincro! Non posso darti torto anche se i centri commerciali hanno la loro utilità, forse potrebbero essere meglio inseriti nell'ambiente... C'è un archieteettooo in giroooo? Wright salvaci tu! Sotto il denaro c'è sempre qualcosa, ma non dare a me l'incombenza di alzare la coperta!!! Thanks, see you later alligator (è un modo di dare il benvenuto per gli americani, mi adeguo al fuso...cioè fusa, io!). Suggerisco risposta: after a while (se sbaglio a scriverlo la mia insegnante di americano non me la lascia passare!!!) crocodile! Patrizia.
 
     
rivedelfiume
rivedelfiume il 03/11/06 alle 08:04 via WEB
L'idea del centro commerciale, che risponde all'idea che il danaro debba circolare, mi deprime nel momento in cui diventa il concentrato di tutto il peggio che si possa trovare in giro. E' avvilente pensare come questi posti si riempiano la domenica, per esempio, quando proprio perchè non si lavora, si potrebbe sfruttare il tempo per investirlo in una gita, in una visita, nella scoperta/riscoperta di antichi piaceri (anche della tavola o del buon bere, perchè no?). Invece assisti allo stsso carosello di macchine e gente, plastificata nelle loro assimilazioni, nel loro rito, che da pagano diventa di color che pagano.... Sul fuso orario stile States, ti diro' che non tutti i mali vengono per nuocere: anzi, sono le ore migliori per ascoltare musica, per gustarsi un buon film nel caldo di casa senza rumori e/o presioni esterne, al limite (ma molto al limite) per ricordarsi che "the night belongs to lovers" (le telefonate notturne restano le migliori...).
 
     
ogniscanditoattimof
ogniscanditoattimof il 04/11/06 alle 01:04 via WEB
Sarò categorica. Prima di tutto stai trasformando l'acquisto di una manciata di zucchine in un inferno apocalittico. Sono idealista, lo confesso, ma l'essere umano si nutre, fa pipì (se dicevo piscia era da censurare) e la cacca (insomma defeca anche l'essere umano) quindi si agli alti voli, ma ricordiamoci che siamo anche fatti d'acqua. Ergo, ti piacesse o no, anche l'acquisto rientra nei nostri usi, e non vale esimersi dicendo che altri fanno la spesa per noi. Allora: che schifo i centri commerciali (ma son sincera eh!), ma ci si va. Che schifo, che noia, che palle! Ma ci andiamo!!! Vado di sabato di solito, sono salva? Non credo! Ci vado a malincuore, pago molto disperata, mi salvo? Non so, penso che non ci sia inferno neanche per i consumatori. Del fuso orario dicevo perchè ho una sana voglia di America (tutta non solo gli States),forse a forza di Italia mi è nata la voglia di esilio! Lo dico tristemente, ma lo dico. Tu però, mi dici che le ore notturne sono..ecc ecc, non voglio contraddire (ma sapessi che figata farlo in pieno giorno!), ma tu scrivi sempre al mattino... Notti impegnatissime eh? Le telefonate notturne sono assolutamente le migliori, a parte quando le paghi! Patrizia.
 
     
rivedelfiume
rivedelfiume il 04/11/06 alle 16:46 via WEB
Patrizia, quello che mi dispiace (sarei un pazzo a contestare il diritto di fare la spesa, perbacco!) è pensare che ci si sbatta tutta la settimana per andare poi la domenica a chiuderci in questi moloch del consumo, dove incontri la stessa gente che incontri tutta la settimana dovunque....vuoi mettere le sane "vasche" per piazza, il chiacchierare col giornalaio, col barista, con la gente che usciva dalla messa (ammesso che ti salutasse ancora...), qualche amico o amica per un aperitivo. Poi ti confesso: a me piace fare la spesa, anche se quando ci vado da solo faccio "esperimenti" di prodotti che poi mi devo "cuccare" io dopo vibrate proteste...... Capisco la tua voglia di esilio: non avessi avuto famiglia, sarei già da anni a Bahia o in qualche sperduto villaggio sull'Oceano (quale dei due, poco importa...). Scrivo al mattino perchè al lavoro devo monitorare la rete e quindi posso navigare tranquillo, mentre a casa dovrei prenotare il pc dopo ricerche, mail, msn degli altri.... Notti impegnatissime, dici? No, davvero: anzi, se ripenso alle 50 notti insonni per l'agonia di mio padre, credo di essere in credito...(Qual è la figata da fare in pieno giorno? Ascoltare musica? ). Vabbè, ti saluto e ti auguro un buon w/e (domani dopo 5 mesi finalmente esco di casa per una sana mangiata....)
 
     
ogniscanditoattimof
ogniscanditoattimof il 05/11/06 alle 01:59 via WEB
Piango...ti avevo risposto con un commento lungo e motivato...forse lo riscrivo, ma adesso non posso. Patrizia.
 
     
luieraimmobile
luieraimmobile il 05/11/06 alle 03:37 via WEB
Mi scuso per il nick diverso, sono sempre io e rispondo a rate. Per quanto riguarda tuo padre mi spiace, mio padre è ammalato, ma so di essere più fortunata di te (oggi!) almeno dalle tue parole che leggo. Patrizia.
 
     
luieraimmobile
luieraimmobile il 05/11/06 alle 03:39 via WEB
Come credo di aver spiegato non vado quasi mai (ma di necessità...) al supermercato di domenica, ma credo che a molti sembri una soluzione adeguata a settimane vissute di corsa, si spera non sempre. Ti ricordo però che non si compra solo, ogni giorno va bene per osservare e imparare e questo vale anche al supermercato e nei centri commerciali. Patrizia.
 
     
luieraimmobile
luieraimmobile il 05/11/06 alle 03:54 via WEB
Rispondere frammentariamente non mi piace, ma è una solida soluzione. Che cosa è una figata ecc ecc... Lascia perdere la locuzione giorno e notte (fa dimagrire, forse, ma forse, e non ci serve). Concentrati sulla figata! Una figata è: Scegliere la frutta che piace a tuo figlio/a Prendere un metrò a Parigi Salire le scale e sentire le gambe stanche (dopo un giorno passato a correre) ma che reggono, cosa che non accadeva prima delle cure Cambiare espressione ogni volta che... Ridere per una barzelletta bellissima, ricordarsela e raccontarla al massimo delle proprie possibilità Non raccoglere quella verbena che stai guardando su un prato montano Assaporare un nuovo gusto e ascoltare il palato e il cervello che godono insieme Assalire ancora la propria mamma di baci (ma vale per tutti) Trombare come due mastraponi (animale strano e raro che vive in luoghi remoti e inaccessibili a essere umano) e godere anche Baciarlo mentre dorme (piano) Pensarlo adesso e pensarlo senza volerlo pensare Sentire che suona come se Stradivari fosse rinato, anche se lui non suona il violino (chiedo scusa a Stradivari, ma lo amo) Sapere che torna presto Scrivere per ore sulla tastiera e controllando scoprire che davvero hai detto quello che volevi dire Leggere con una mano che accarezza la pelle, la propria Ascoltare e basta Parlare e pensare (non in questo ordine) Sentirsi soli ma avere una marea di cose da fare Ascoltare questo rumore di oceano (trovato in un blog interessantissimo) e rilassarsi come uno squaletto abbandonato alle onde prive di predatori Camminare a piedi nudi sulla sabbia fresca di notte Camminare a piedi nudi sull'erba carica di rugiadose promesse (quando si trova rugiada e non è sempre di mattino) Essere non avere Dare e prendere Costringere se stessi alla pazienza Perdere la pazienza quando è il caso di smarrirla Bere succo di papaya fresco dopo una sigaretta Dirsi pirla e salame e amarsi comunque Limonarlo con sanissimo gusto e pensare solo alle sue labbra, alla sua lingua affatto al resto, tutto Ma ognuno sceglie le figate sue, giustamente. Patrizia.
 
     
rivedelfiume
rivedelfiume il 05/11/06 alle 19:40 via WEB
Patrizia, ti ammiro. Sai cogliere l'essenza delle cose.Domani ti ripondo sui piaceri (o figate) della vita. Molte le condivido, di quelle che hai scritto. Potrei raccontarti di un'alba sul traghetto tra Messina e Villa, di un salame di campagna con un bicchiere di rosso e le risate tra amici, di un bacio rubato mentre un treno sta partendo, dei colori di una mattina di primavera in cui la luce ti riscalda se avevi freddo nell'anima.... (continua)
 
     
ilsilenziodeimusei
ilsilenziodeimusei il 05/11/06 alle 23:22 via WEB
Ringrazio! Spero di saperlo fare, spero di non dimenticarlo mai! Se hai tante belle immagini dentro e ti va di raccontarle ti invio il mio indirizzo mail volentieri, è un piacere osservare anche altro e non solo quello che vedono i nostri occhi, i miei. Un abbraccio sincero, Patrizia.
 
     
rivedelfiume
rivedelfiume il 05/11/06 alle 19:56 via WEB
Anzi, ho ritrovato la mail di una catena : cosi risposi. 30 cose per cui vale la pena vivere 1. Innamorarsi. 2. Una doccia calda. 3. Nessuno in coda davanti a te. 4. Uno sguardo speciale. 5. Ricevere posta. 6. Girare in macchina per strade bellissime ed isolate. 7. Accendere la radio proprio quando stanno trasmettendo la “tua” musica. 8. Restare sdraiato a letto ad ascoltare la pioggia. 9. Il profumo degli asciugamani caldi stesi al sole. 10. Trovare qualcosa che cercavi a prezzo speciale. 11. Una telefonata con qualcuno lontano. 12. La Poesia. 13. Una bella chiacchierata. 14. Il mare d'inverno. 15. Trovare dei soldi nei vestiti messi via lo scorso inverno. 16. Un buon vino bevuto in compagnia. 17. Correre sotto la pioggia. 18. Ascoltare per caso qualcuno dire qualcosa di positivo su di te. 19. Svegliarti nel cuore della notte e realizzare che hai ancora qualche ora per dormire. 20. I quadri di Gustav Klimt e degli Impressionisti. 21. Il Cinema, quello vero. 22. Una cioccolata (calda o in tavoletta). 23. Ridere così forte fino a farsi venir male alle mascelle. 24. Incrociare lo sguardo di una persona sconosciuta che ti sorride. 25. Un bicchiere di acqua fresca. 26. Un libro che ti fa passare una notte intera a leggerlo. 27. Intrecciare le dita con qualcuno a cui vuoi bene. 28. Incontrare per strada un vecchio amico e scoprire che alcune cose (buone o cattive) non cambiano mai. 29. Fare un regalo a qualcuno che ti è caro, e restare ad osservare l'espressione sul suo viso mentre apre il pacchetto, e leggerne la gioia. 30. Fotografare l’alba, anche senza fotocamera .
 
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