O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza. (Ernesto Che Guevara)
Ritorna sarai il ben venuto!
grazie per la vista
Vivamus, mea Lesbia, atque amemus
Rumoresque senum severiorum
Omnes unius aestimemus assis.
Soles occidere et redire possunt:
nobis cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda.
Da mi basìa mille, deinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum
deinde usque altera mille, deinde centum.
Dein, cum milia multa fecerimus,
conturbabimus illa, ne sciamus,
aut nequis malus invidere possit,
cum tantum sciat esse basiorum.
________________________________
la tua vita sorgesse sull`attesa!
Ma dove sto cadendo? Primavera,
nel frattempo, dilapida il suo aroma
intorno a me e nella caduta sfugge.
Quanto si affretta solitariamente
- e c`e`la notte lì,, mutando fuori -
la gravità di un'inerme brama!
Ma un tale soffocare dentro il vuoto
terminerà. Godrò di apparizioni
che freneranno il vergognoso intento
di colmar la tua assenza col delirio.
Realtà, realtà, non mi lasciare
per sognare meglio il profondo sogno.
A volte le parole servono a poco
per esprimere ciò che vorremmo dire.
Restiamo in silenzio,
sperando che qualcuno riesca a cogliere
ciò che non diciamo.
Ma solo un cuore attento riesce a leggere
negli occhi.
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la mia casa continuerà
a viaggiare su due gambe
e i miei sogni non avranno
frontiere.
E. CHE GUEVARA
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Post n°173 pubblicato il 30 Marzo 2010 da asia_doro
I “ciciu” di Villar
Le colonne di erosione di Villar San Costanzo, comunemente denominate “Ciciu”, ebbero origine al termine dell’era glaciale, quando il torrente Fanssimagra affluente della Maira con lo scioglimento dei ghiacciai erose le pendici del monte San Bernardo, portando a valle una enorme massa di detriti. Si formò così un conoide alluvionale ricco di materiale ferroso (da qui il colore rossiccio), si verificarono inoltre forti scosse sismiche che staccarono grandi massi scuri facendoli rotolare a valle, proprio sulla massa dei detriti antecedentemente portati dal torrente, che successivamente continuando il suo inesorabile lavoro andò a ricoprire i massi che si erano staccati dal monte San Bernardo. Nei secoli successivi imponenti movimenti tettonici provocarono l’innalzamento della pianura cuneese obbligando i torrenti a scavarsi un nuovo letto. Il torrente Fanssimagra riportò così alla luce qui massi che a suo tempo aveva ricoperto, ma mentre il terreno non compattato e riparato dalle grandi pietre veniva trasportato velocemente a valle, quello sotto i massi rimase sul posto formando originali colonne di terra rossa con un masso scuro e rotondeggiante come“cappello”.
San Costanzo era un soldato della legione romana “Tebea” che, secondo la tradizione subì il martirio, proprio sulle pendici del monte San Bernardo, nel corso della persecuzione ai cristiani dell’Imperatore romano Diocleziano. Secondo la leggenda i ciciu sarebbero la pietrificazione di 100 legionari romani che stavano inseguendo San Costanzo per imprigionarlo. Ma il santo giunto in quel luogo si fermò e voltandosi indietro rivolgendosi a coloro che lo insultavano, sbeffeggiavano e minacciavano di morte, lanciò questo anatema: “O empi incorreggibili o tristi dal cuore di pietra! In nome di Dio vero vi maledico. Siate pietre anche voi”. All’istante tacquero le grida e le invettive degli inseguitori, intorno a San Costanzo si fece un gran silenzio, i persecutori, erano là, immobili, pietrificati, mutati “in ciciu”.
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Inviato da: giramondo595
il 19/07/2014 alle 23:47
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il 23/01/2014 alle 23:15
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il 01/09/2013 alle 19:39
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il 12/07/2013 alle 07:35
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il 03/07/2013 alle 08:42