stagioni

Gioco letterario INCIPIT


   QUESTO POST PARTECIPA AL GIOCO LETTERARIO Promosso da WRITER http://blog.libero.it/AltreLatitudini/"  =0=0=0=Una rovinosa vacanza  Era una magnifica giornata, tiepida e trasparente.Le montagne formavano un semicerchio di vette innevate e sembravano così vicine da poterle toccare allungando un braccio.Le otto del mattino. Pareva impossibile che avesse potuto rovinarsi in quel modo la sera prima, quando dopo cena, ci ritirammo in camera stanchi della lunga giornata, fatta di risate, di neve, di silenzi e di sole, e improvvisamente mi dicesti che c’era una cosa importante che volevi dirmi. Avevi ragione era molto importante, era una scelta per la vita. E come tutte le scelte importanti che dobbiamo annunciare al nostro prossimo è bene coronarle di grazia, ad esempio con una sontuosa cena e irrorarle con un vino ricercato, così quando porterai alle labbra un calice del medesimo nettare, potrai spolverare tra i ricordi lo stesso sapore, un sapore deciso anche se delicato, che ti lascia in bocca un non so che di amaro, ma che amaro non è, perché ha un retrogusto profumato come lo era quella magnifica giornata di sole, con le montagne che sembravano toccassero il cielo. O era il cielo che toccava le montagne? Forse era l’attrazione che entrambi provavano, a farle sembrare così vicine, le vette si innalzavano per posarvi un bacio e, il cielo che da lassù si era prodigato ad innevarle per renderle più alte, sembrava avvolgerle del suo colore perché si avvicinassero di più a lui. Davano la sensazione di un morbido abbraccio tra due elementi completamente diversi, come noi, due anime completamente dissimili, che per qualche decennio erano riuscite a vivere con gioia e in armonia, per poi una sera scegliere di camminare ognuno per la propria strada, lentamente in silenzio ciascuno con il suo dolore, per non sciupare quel tempo sereno e trasparente delle tante giornate affrontate insieme. Lontano, un campana batteva le ore, erano le otto di un mattino ancora dormiente, una nebbiolina leggera offuscava la valle, i primi raggi di sole inondavano le vette e la terrazza, dove, seduta ad un tavolo una donna con mano tremante sorseggiava un caffè, pensando come nella vita sia tutto relativo, tutto sospeso ad un filo, in balia del vento, basta un attimo un soffio e una splendida giornata di sole si tramuta in una giornata di rovinosa bufera e, per un momento che sembra infinito, non vediamo più il cielo baciare le vette.