Vorrei accettare....

L'ARROTINO


FELICITA'C'è un'ape che se posa su un bottone de rosa: lo succhia e se ne va... Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa. (Trilussa)Ogni mattina per raggiungere l'ufficio dove lavoro, percorro a piedi via Milazzo, una delle strade intorno alla stazione Termini ed a volte lo incontro, ebbene il personaggio che incontro sembra appartenere oramai ad un mondo tramontato, un mondo dove poeti come Trilussa, ti deliziavano  con sonetti composti di parole semplici, semplici come il mestiere che il personaggio in questione con un aria serafica un viso rilassato esercita; l'arrotino. Cari lettori, si proprio l'arrotino, questo vecchietto dalla faccia simpatica, pedala sulla sua bicicletta e pedalando muove un congegno che affila la lama del coltello; mentre lui è intento in questa operazione io passo e saluto sorridente "Bongiorno nonné" e lui ricambiando il sorriso risponde "Bongiorno, bongiorno giovanotto", non conosco il nome di questo meraviglioso esempio di umanità sparita, voglio dargli il  nome di Oreste, insomma quando di mattina incontro Oreste mi sento pervaso da un sentimento di gioia, mi aiuta a sorridere e pensare che nella stessa strada, ma anche nelle strade circostanti,  dove Oreste serenamente compie i suoi semplici gesti, la gente stressata da una vita sempre più intesa e nevrotica avanza come un rullo compressore e se per caso provi a dispensarle un sorriso ti guarda spesso in cagnesco, temendo chissà cosa, oppure si azzuffa per un misero parcheggio. Oreste, Oreste, brindo a te che tu possa vivere ancora a lungo per regalarmi la tua semplicità.