mitomarcomane
io: due occhi, dieci dita, un'infinità di pensieri
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Aspetto con pazienza l’istante rubato alla felicità, sperando che la mia vita sappia farsi trovare al posto giusto.
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ULTIMI COMMENTI
Post n°19 pubblicato il 19 Agosto 2009 da mitomarcomane
Il mio pastore tedesco è vecchio e quasi completamente sordo. Qualche volta la cosa è ridicola: magari un cane gli sta abbiando dentro l’orecchio, ma lui non lo caga perchè sta col naso schiacciato in terra a inseguire disperatamente una traccia che gli sembra troppo vicina... e infatti lo è... Si fa delle grandi dormite però. Passano le ambulanze a sirene spiegate e lui ronfa pacioso. In natura sarebbe fregato: qualsiasi nemico potrebbe sorprenderlo nel sonno. Ma lui non sta mica nella natura! Lui regna sovrano nel suo giardino recintato. Che tipo di bestia sarebbe il cane nella natura selvaggia? Un predatore suppungo, qualcosa di simile al lupo. Ecco: il mio cane ritiene che chiunque non sia un uomo o un cane meriti di morire senz’altro, e che sia suo preciso dovere dare atto all’esecuzione. In vita sua ha inseguito centinaia tra lepri, gatti, cerbiatti, volpi. In oltre 11 anni di passeggiate il suo bottino è il seguente: un paio di uccellacci troppo goffi per spiccare il volo al primo tentativo, un animale da terra che non ho mai capito se era una talpa o cosa, qualche topo/pantegana, tre galline e – colpo grosso della sua carriera – un caprone. Pochino per un predatore professionista, non credete? Avrebbe fatto parecchia fatica a sbarcare il lunario coi proventi della sua attività venatoria!!! Inoltre: una macchina l’ha investito e gli ha tolto l’uso di una zampa; gli è venuto un tumore grosso come una pesca, infine è diventato sordo... Però: anche con tre zampe si guadagna tutti i giorni un pasto ricco, equilibrato e variegato. Per il tumore l’hanno operato nella migliore clinica veterinaria della città. La sordità? Se la dorme come un pascià! In natura non esistono industrie di mangimi, veterinari e recinzioni. Il cane in qualche modo si è invece procurato tutte queste cose. Ha scelto l’alleato più forte al mondo e, stando al suo fianco in qualità di collaboratore ma soprattutto di amico, ha stravinto la competizione naturale con le altre specie animali. Anche con bestie che sembrerebbero molto più forti di lui come leoni, tigri, alligatori, orsi... E non è certo lui a rischiare l’estinzione!!! Inutile essere tanto forti, alla fine vince sempre l’intelligenza. E saper scegliere bene i propri amici è una qualità che fa la differenza!!!
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Post n°18 pubblicato il 03 Agosto 2009 da mitomarcomane
Mi piacerebbe scherzare con la notte, poterla sfottere un po', con delicata confidenza. Lasciare che la luna ridacchi con noi e se ne vada solo all'ultimo momento, svanendo per la troppa luce. Come vecchi amici: io, la notte, la luna, qualche stella e poco altro: in un abbraccio unico, tutti insieme.
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Post n°17 pubblicato il 29 Luglio 2009 da mitomarcomane
Da ragazzino ero pazzamente innamorato (o invaghito, direbbe qualcuno, data l’età, ma io non sono d’accordo). Occhi e capelli castani, minigonna quasi sempre, ma la miglior descrizione di lei è la seguente: diomio quantoseibella miodio!!!!
Non sempre, però, l’amore è corrisposto e poi ci sono gli altri sentimenti: l’orgoglio, per esempio. Ci fu una gran nevicata e nel giardino della scuola si scatenò una battaglia di palle di neve. La gran parte dei ragazzi non osava colpire la più bella della scuola. Io avrei voluto che tutti l’avessero attaccata, così da potermi ergere a cavaliere valoroso in sua difesa (e dopo averla salvata condurla al castello e tutto il resto...); ma non fu così. Che patetici gli altri! Tutti gli adulatori la lasciavano in pace e si accanivano sulle altre poverette. Non era giusto. L’orgoglio montò dentro di me. Dovevo dimostrare di non essere un patetico adulatore. Lei stessa avrebbe apprezzato che io giocassi con lei con disinvoltura, trattandola alla pari, senza porla come gli altri sul trono ideale di regina della scuola (che del resto le spettava di diritto...). Caricai per bene la mia mano, compattai una bomba di neve così dura e grossa da poter rompere un vetro. Al sano orgoglio maschile si unì purtroppo anche il malcovato risentimento per l’amore non corrisposto. Così il colpo la raggiunse in faccia così forte da farla gridare dal dolore. Il gioco finì per tutti.
La malafede del mio gesto non fu scambiata per sana sportività. La malafede fu chiara per chiunque, bianca come la neve che ricopriva il giardino della scuola. Lei era furibonda con me. Le avevo fatto proprio male e l’avevo fatto apposta. Il sano disprezzo generale consacrò il mio gesto. Volevo dimostrarle la mia personalità, invece rovinai il gioco interrompendo la festa e mandai a casa la più bella della scuola con un occhio nero. Complimenti...
La morale? Ne vedo due, in questa stupida storia: che se io sono un imbecille adesso, è perchè lo sono sempre stato... ma soprattutto che in amore non si fa mai la cosa giusta!!! |
Post n°16 pubblicato il 27 Luglio 2009 da mitomarcomane
ore 7.30 del 17 dicembre 2005
Svegliati bel mondo. Fallo ora, intanto ti ammiro dal terrazzo e ti dò un bacio di buona notte. Porta un po’ di luce e una parvenza di calore, dopo la gelida notte, sotto il cui ghiaccio stanno in letargo le emozioni.
L’incantevole prima volta non si può superare, nè ripetere alla seconda. Diventa infine abitudine, come la sveglia di tutti i giorni. Il sorriso non è più un’immagine ma un’espressione. Sfiorarsi con le dita non più un fremito, ma il contatto di due corpi. Nella mente il sogno diventa pensiero. |
Post n°15 pubblicato il 25 Luglio 2009 da mitomarcomane
Ti vedo stesa sul letto. Forse dormi o forse no. Di certo sei triste. E io non posso far niente. Non ho più alcun potere su di te. L'amore è morto o semplicemente fuggito. Perchè sei così? Perche, anzi, tutte le donne sono così? Quando sono tristi si buttano sul letto a pancia in giù e non ascoltano nessuno, non guardano niente e soprattutto non vogliono, non desiderano, sono senza fame. Ti osservo. Lo so che non sei morta. Ma non ne sono neanche sicuro. Vorrei che tu fossi come me. Adesso voglio una birra fresca e sai che ti dico? In frigo c'è. E' lì; mi sta aspettando. Quando finisco di scrivere questa stronzata, la pubblico sul blog e me la rileggerò scolandomi la mia bottiglia gelata. E sai come starò? Bene. Questa è la verità. Non mi piace vederti così, mi fa un male tremendo percepire che la nostra storia sta incamminandosi lenta e morente verso la sua fine. In tutte le situazioni, però, per quanto possa essere depresso, trovo sempre qualcosa che voglio. Stasera è una birra. Un'altra volta è una partita a calcio, un film, un libro, una pizza. Non è che le situazioni di merda si possano sempre risolvere, anzi! Ma anche durante la peggiore delusione o nel più forte momento di disperazione... ho sempre fame. In senso anche metaforico, ma più spesso proprio letteralmente. Sembra un'idiozia, ma è proprio questo che mi ha salvato mille volte. E lo farà anche questa sera. Si dice che il cuore ti fa soffrire e gioire. Nello stomaco invece risiedono la rabbia e l'ansia. Ma anche la reazione. La voglia di reagire. Quel letto di merda in cui tu stai distesa, è fatto per dormire quando si è stanchi, non per starci a pancia in giù in desolata tristezza. Adesso vorrei invitarti a bere qualcosa in terrazzo e guardare qualche stella, ma tu non vuoi bere niente adesso, lo so. Invece io sì. Il segreto è tutto qua. Ok, basta, vado a farmi la mia birretta.
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Inviato da: margot
il 17/02/2012 alle 12:20
Inviato da: giusy
il 08/12/2009 alle 20:14
Inviato da: Salento_mare
il 02/12/2009 alle 21:00
Inviato da: stop.and_go
il 18/11/2009 alle 09:53
Inviato da: corasmith
il 17/11/2009 alle 20:11