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« Il cambio degli armadi -...Messaggio #86 »

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Post n°85 pubblicato il 04 Maggio 2007 da margherita_n

Come prevedibile la temperatura è tornata ad abbassarsi; io ho seguito i vostri consigli così ora sono attrezzata per affrontare la situazione :-)

Ho finito di leggere "Q", ci ho messo più di quanto avrei voluto. Fino a circa metà libro è stato abbastanza faticoso procedere: atmosfera cupissima, morte, distruzione, solitudine, follia, e mai un briciolo di ironia per prendere fiato. L'argomento è molto serio ma anche le cose più tragiche hanno dei risvolti quotidiani, se non comici.. Insomma mi sembra che l'autore (gli autori...) siano stati troppo compunti, si siano presi troppo sul serio. Poi da metà libro cambia quasi tutto, l'umore del personaggio principale migliora molto, i posti in cui è ambientata la storia sono più gradevoli, i personaggi scoprono i piaceri della vita, c'è qualche scena divertente, e addirittura dei simpatici omosessuali rinascimentali un po' improbabili. Finale molto "politically correct".  Complessivamente gli darei un sette meno (su una scala di dieci).

Ora ho iniziato Gomorra, di Saviano. Argomenti altrettanto tragici, trattati con serietà ma anche con "umanità" (insomma, come avrei voluto che fosse nella prima parte di Q).

Visto l'umore non eccellente del periodo probabilmente farei meglio a riprendere in mano "I love shopping"...

 
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