pubblicata da Moderati Pontecorvo il giorno lunedì 4 aprile 2011 alle ore 19.51 Il Presidente dei Moderati di Pontecorvo Domenico Trotta interviene in merito all’accordo stipulato giorni addietro tra i rappresentanti regionali delle Associazioni Sindacali per il comparto produttivo del latte bovino destinato al consumo alimentare fresco, la Regione Lazio – Assessorato All’Agricoltura, e alcune Cooperative e Industrie di trasformazione e vendita latte (le maggiori), nel quale viene sottoscritto un documento con cui ai produttori di latte viene riconosciuto un prezzo base di € 0,42 + iva più il premio di qualità. L’accordo è da ritenersi sicuramente vantaggioso per le tante aziende agricole, un modo per rilanciare il settore già in crisi da diversi anni. Un plauso quindi alle istituzioni e le organizzazioni sindacali che sono state al fianco dei produttori ma ora bisogna fare in modo che l’accordo venga esteso anche alle altre aziende e cooperative che operano nel settore in quanto a detta di molti titolari di aziende agricole, c’è chi ancora non intende adeguarsi al prezzo stabilito. Non tutti i produttori conferiscono il latte alle aziende che hanno sottoscritto il documento, molti non vogliono abbandonare le aziende con cui sono legati da anni ma questo accordo mette in risalto delle disparità che le istituzioni prima di tutti devono eliminare onde evitare un mercato diversificato in cui c’è chi guadagna di più e chi meno. Uniformare il prezzo del latte per tutti significherebbe riportare la serenità tra le tante aziende agricole che operano nel settore, nessuno deve sentirsi inferiore solo perché non è fornitore delle ditte acquirenti, firmatarie del documento. Chi non vuole adeguarsi all’accordo e non vorrà farlo in futuro deve motivare la scelta, dovrà giustificare ai tanti imprenditori agricoli, un atteggiamento arrogante e prepotente, un comportamento che favorisce una disparità di trattamento che influisce sui bilanci delle piccole e medie aziende agricole. Pontecorvo è una di quelle realtà dove sono presenti numerose aziende agricole e tra queste la maggior parte conferisce oggi il latte proprio a chi non ha voluto sottoscrivere il documento, una situazione che va chiarita e discussa subito nelle sedi opportune coinvolgendo tutte le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali
TROTTA INTERVIENE SUL PREZZO DEL LATTE BOVINO A SEGUITO DELL'ACCORDO TRA REGIONE LAZIO E AZIENDE DI TRASFORMAZIONE E VENDITA
pubblicata da Moderati Pontecorvo il giorno lunedì 4 aprile 2011 alle ore 19.51 Il Presidente dei Moderati di Pontecorvo Domenico Trotta interviene in merito all’accordo stipulato giorni addietro tra i rappresentanti regionali delle Associazioni Sindacali per il comparto produttivo del latte bovino destinato al consumo alimentare fresco, la Regione Lazio – Assessorato All’Agricoltura, e alcune Cooperative e Industrie di trasformazione e vendita latte (le maggiori), nel quale viene sottoscritto un documento con cui ai produttori di latte viene riconosciuto un prezzo base di € 0,42 + iva più il premio di qualità. L’accordo è da ritenersi sicuramente vantaggioso per le tante aziende agricole, un modo per rilanciare il settore già in crisi da diversi anni. Un plauso quindi alle istituzioni e le organizzazioni sindacali che sono state al fianco dei produttori ma ora bisogna fare in modo che l’accordo venga esteso anche alle altre aziende e cooperative che operano nel settore in quanto a detta di molti titolari di aziende agricole, c’è chi ancora non intende adeguarsi al prezzo stabilito. Non tutti i produttori conferiscono il latte alle aziende che hanno sottoscritto il documento, molti non vogliono abbandonare le aziende con cui sono legati da anni ma questo accordo mette in risalto delle disparità che le istituzioni prima di tutti devono eliminare onde evitare un mercato diversificato in cui c’è chi guadagna di più e chi meno. Uniformare il prezzo del latte per tutti significherebbe riportare la serenità tra le tante aziende agricole che operano nel settore, nessuno deve sentirsi inferiore solo perché non è fornitore delle ditte acquirenti, firmatarie del documento. Chi non vuole adeguarsi all’accordo e non vorrà farlo in futuro deve motivare la scelta, dovrà giustificare ai tanti imprenditori agricoli, un atteggiamento arrogante e prepotente, un comportamento che favorisce una disparità di trattamento che influisce sui bilanci delle piccole e medie aziende agricole. Pontecorvo è una di quelle realtà dove sono presenti numerose aziende agricole e tra queste la maggior parte conferisce oggi il latte proprio a chi non ha voluto sottoscrivere il documento, una situazione che va chiarita e discussa subito nelle sedi opportune coinvolgendo tutte le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali