Mentre tutto scorre
Qui vive lui, le mie emozioni, i miei pensieri...
Post n°4 pubblicato il 23 Ottobre 2012 da IleSweet
Solitamente si conversa bene con chi la pensa come noi, ma io non ho mai avuto questa tendenza. Non cerco chi la pensa come me, ma solo chi ha una mente elastica, rispettosa dei pensieri e delle scelte altrui, non chiusa e non discriminatoria. Sembra che io esiga tanto, ma in sostanza chiedo ciò che dovremmo dare spontaneamente ogni giorno: rispetto e ragionamenti privi di chiusura mentale. Mi è capitato di conoscere gente che, nonostante dicesse di non discriminare nessuno, offendeva e chiudeva le porte insultando proprio chi non aveva i suoi stessi ideali. Se questa non è discriminazione, come dobbiamo chiamarla? Io non capisco proprio che interesse si possa avere nel parlare con queste persone. È palese che non sono alla ricerca di un dialogo, ma soltanto di consensi; è chiaro che a loro non interessa confrontarsi con gli altri, ma sono solamente alla ricerca di qualche loro simile con il quale condividere le proprie frustrazioni piene di rabbia e di odio. Spesso ho sentito o/e letto frasi come queste: "odio Prodi e tutti coloro che lo hanno votato; odio Berlusconi e tutti coloro che continuano a votarlo; odio, odio e odio... Questi sono solo esempi, ho messo quelli che più frequentemente ho letto e sentito ovunque. Ora, se si vuole fare una battuta ironica sui personaggi, si può anche fare, ma addirittura insultare una persona solo perché vota o ha votato chi consideriamo un imbecille o comunque un soggetto inutile, mi sembra che sia veramente esagerato. Una volta avevo più pazienza e quindi mi cimentavo a conoscere anche queste persone, ma ora non ne ho più proprio perché, con l'esperienza, ho capito che sarebbe tempo sprecato e fegato rovinato. Io ho allontanato dalla mia vita anche chi aveva i miei stessi ideali, e non perché mi fosse antipatico/a, ma solo perché sono estremamente allergica all'aggressività verbale e alla chiusura mentale, mi da noia sentire le solite frasi scontate e offensive che non ti lasciano niente e non ti insegnano niente. Dentro di me pensavo: "in questo momento, visto che la pensiamo nella stessa maniera, non sta offendendo me, ma è chiaro che il giorno in cui avremo opinioni diverse lo farà anche con me, quindi...per me può anche continuare ad urlare da solo/a". È tanto bello confrontarsi civilmente, ma a quanto pare si preferisce gridare e basta. |
Ogni giorno sono alle prese con donne, precisamente amiche, che non riescono a stare da sole. Io sono sempre qui, pronta ad ascoltarle, ma non nego che sentire il modo in cui si fanno prendere in giro e il modo in cui calpesatno la propria dignità, bruciando completamente e volontariamente l'intelligenza, mi fa innervosire parecchio. Forse perché sono molto empatica e forse perché le ascolto veramente senza fingere, non lo so, so soltanto che in certi momenti vorrei prendere il comando della loro mente per restituirgli ciò che hanno cestinato da tempo: l'amor proprio. È vero che amare significa "venirsi incontro", scendere in certi casi a compromessi, ma tutto questo non deve essere interpretato come "tu prendi in giro me ed io fingo di non vedere, di essere ingenuamente stupida e di fingermi felice". Ma a quanto pare è questa l'ultima moda a cui assisto ogni giorno. Stare soli, a lungo termine, fa male e lo capisco, ma è sempre meglio piuttosto che stare con chi sola ti ci fa sentire. Le senti rabbiose, agguerrite mentre dicono o scrivono "ora basta, gliel'ho detto che se non cambia è finita", ma poi? Rieccole lì, il giorno stesso o la stessa sera, pronte ad abbracciarli. La mia solita frase è "tesoro, fino a quando tu ci sarai, dando a lui il tuo tempo, le tue comprensioni a fronte di mancanze di rispetto e di puro egoismo, le tue parole intimidatorie non serviranno ad un bel niente". Un po' come succede con i bambini: "il bambino sbaglia, tu sbraiti e subito dopo lo abbracci". Cosa vuoi che capisca questo bambino da un simile atteggiamento? È chiaro che farà sempre lo stesso errore fino a farti stressare! Io so cosa significa stare sola, ci sono stata per quattro anni consecutivi: ero io con i miei amici e senza l'ombra di un uomo. Ho preferito così, piuttosto che essere l'oggetto e/o il burattino di qualcuno. Sono in tanti a giudicare queste donne come donne senza interessi, dipendenti da un uomo o insicure, ma si sa: di gente che parla tanto per parlare ne è pieno il mondo. Io non giudico le mie amiche, le mie parole sono solo rabbia e tristezza per loro, ma vorrei tanto che riuscissero a distaccarsi da questa figura: sì, una figura. Ma vabbè, mi rendo conto che certe mancanze hanno inciso su di loro in maniera diversa da me e quindi posso solo sperare che, anche se nella finzione, riescano veramente a convincersi di essere felici... |
Con poche parole è molto difficile, se non impossibile, descrivere emozioni che hanno colpito nell'anima, ma è anche vero che ogni volta che le rileggerò saprò io cosa ho provato nel viverle e sarò io a tuffarmi in quei ricordi...
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Nel mio blog ci tengo a riportare mie vecchie frasi e per chi le leggerà potranno sembrare sciocche, ma per me rappresentano dei ricordi indelebili...
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