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STORIA DEL CONFETTO

Post n°16 pubblicato il 09 Aprile 2009 da momentidicharme

E' arrivata la primavera e arriva il tempo in cui molte giovani coppie decidono di sposarsi. In questa splendida occasione nessuno festeggia senza confetti.

  • Questa tradizione ci arriva addirittura dai Romani che erano soliti usare confetti per festeggiare unioni e nascite, ovviamente i confetti di allora non erano prodotti con gli stessi ingredienti, infatti al posto dello zucchero veniva utilizzato del miele. Tracce storiche le possiamo ritrovare in scritti riguardanti la famiglia dei Fabi 447 a.C. ed negli scritti di Apicio 37 d.C. amico dell'imperatore Tiberio.
    La fabbricazione dei confetti moderni, iniziò a Sulmona nel XV secolo, testimonianze si trovano presso l'archivio del Comune in documenti datati 1492 - 1493 . Altro primato della città di Sulmona è la lavorazione artistica del confetto, infatti presso il monastero di Santa Chiara, sempre nel XV secolo, vengono utilizzati confetti legati con fili di seta, per la preparazione di fiori, grappoli, spighe e rosari. Certo è che tuttora la patria mondiale del confetto spetta di diritto alla Città di Sulmona, dove esiste anche il "Museo dell'arte e della tecnologia confettiera", monumento nazionale.
  • E' d'obbligo citare le ditte che sono più importanti nella produzione di confetti di Sulmona, la ditta Di Carlo 1833 e la ditta Pelino, la più antica 1783 ad oggi la più premiata con riconoscimenti a livello mondiale, unica azienda che non utilizza amido nella produzione, rispettando i canoni delle antiche ricette.
  • Il confetto tipico è formato da un nucleo interno, detto anima. costituito da una mandorla intera, del tipo Pizzuta di Avola, sgusciata e pelata, rivestito da strati di zucchero sovrapposti per successive bagnature. Il confetto mantiene la forma del seme di mandorla, fortemente appiattito, con assenza di screziature e lesioni. La superficie esterna è liscia, bianca con riflessi porcellanati. Le dimensioni ed il peso del confetto variano in funzione del calibro della mandorla impiegata. L’anima del confetto può essere costituita anche da altri ingredienti (nocciola, cannella, cioccolato, canditi vari, pistacchio, frutta secca rivestita da strati di zucchero e o di cioccolato. Forma e dimensioni del confetto varieranno in tal caso in funzione dell’anima. Per ottenere la zuccheratura vengono utilizzate delle macchine dette bassine, esse sono delle caldaie preferibilmente in rame o acciaio, in continua rotazione, dove vengono lavorate le mandorle con lo zucchero.
  • Altra curiosità sicuramente di origine più recente, è la colorazione esterna; ad ogni colore corrisponde una determinata cerimonia, un lieto avvenimento, una importante ricorrenza; si può anzi dire che il confetto accompagna l’uomo dalla nascita alla vecchiaia.
    Sono bianchi i confetti per il Matrimonio, la Prima Comunione e la Cresima. Azzurri o rosa per il Battesimo. Verdi per il fidanzamento. Sono generalmente rossi quelli da distribuire per la laurea e variopinti quelli che si adoperano per festeggiare i compleanni.

 
 
 
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