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MenuAffetuosa, affidabile, socievole, timida, testarda, precisa. 1.60 mt x 45 kg. Leggo, scrivo, vado al cinema ogni volta che posso. Non fumo, non bevo. Gradisco solo del buon vino rosso e la Guinness made in Ireland. Mi piace studiare. Mens sana in corpore sano: la cura di sè per me è importante quanto la cultura personale. Amo le mani curate, i capelli in ordine e l'odore di buono sia nelle donne che negli uomini. Non mi piacciono gli arroganti, i so tutto io, i politici, le prime donne, le maliziose. Odio le bugie e le omissioni. Mangio pasta a chili, cioccolata rigorosamente fondente e tutti i tipi di salumi. Ma non sono ciccia e brufoli, tiè! Non mi piace la pizza, il ragù, non mangio dolci, odio l'anice, l'aglio, la cipolla, le bibite gassate. Tifo Inter e la Domenica è fatta solo per il calcio.
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Post n°152 pubblicato il 10 Ottobre 2012 da Lyra1988
Tag: 14 anni, bambina, coraggio, diritti delle donne, Malala Yousufzai, Pakistan, sparatoria, talebani, violenza Malala Yousufzai, una ragazzina pachistana di 14 anni che tempo fa ha avuto il coraggio di criticare il modello di vita imposto dai talebani nella Valle dello Swat (Pakistan nord-occidentale) è stata attaccata e gravemente ferita a colpi d'arma da fuoco mentre viaggiava in un autobus scolastico vicino a Mingora. Vincitrice del Premio nazionale della pace giovanile, Malala é stata colpita con due proiettili al collo e alla testa. Alcuni media hanno riferito che un commando armato ha fermato l'automezzo e cercato espressamente Malala prima di sparare, ferendola insieme ad almeno altre due ragazze. Trasferita in un ospedale locale, la giovane è stata trasportata successivamente in un elicottero inviato dal premier pachistano Raja Pervez Ashraf a Islamabad. Conosciuta anche all'estero per la sua ribellione contro l'imposizione da parte dei talebani di una cultura che punisce le donne, la ragazza era stata posta dal movimento Tehrik-e-Taliban Pakistan (TTP) in una lista di personaggi da colpire. E' stato rivendicato qualche ora dopo dai talebani il ferimento oggi di Malala Yousufzai: "l'abbiamo attaccata perché stava sviluppando una propaganda anti-talebana ed un pensiero 'secolare' fra i giovani della zona". In particolare, la ragazzina si batteva per il diritto all'istruzione delle donne. Preghiamo per questa bambina, il cui coraggio è pari a quello di una donna matura e di un uomo spavaldo. Lottare a 14 anni da donna per i diritti delle donne in un Paese come il Pakistan è un atto di valore e merita l'attenzione del mondo. Comunque vada a finire, piccola Malala, hai dato dimostrazione agli uomini talebani della forza che possono avere le parole in bocca a una giovanissima donna. Hai sparato loro contro cartucce molto più dolorose delle uniche che quei disgraziati sono riusciti a trovare per cercare di metterti fuori gioco. Devi farcela, per tutti noi. Forza.
Post n°151 pubblicato il 29 Settembre 2012 da Lyra1988
Servizio all’ora di pranzo del Tg2, 28.092012. Il giornalista lo lancia così: “Vediamo ora cos’è accaduto questa notte a mezzanotte all’apertura degli Apple Store. In vendita l’IPhone5”. Parte il servizio. La giornalista si avvicina ai ragazzi in fila e inizia la lunga serie di domande, sempre una, sempre la stessa: “Tu da quanto sei qui?” Risposta di un ragazzotto mezzo addormentato: “Dalle sette e mezza di ieri sera”. Altra domanda: “Tu da quanto sei qui?”. Risposta: “Da mezzanotte di ieri”. La giornalista: “Hai dormito qui davanti?”. Risposta: “Ner sacco a pelo”. Domanda: “Tu da quanto sei qui?”. Risposta: “Dall’altro ieri, vengo da Catania”. Ancora: “E dove hai dormito?”. Risposta: “Non me lo ricordo”. Cambia la domanda: “Cos’è l’IPhone5 per te?”. Risposta: “La vita” Altra domanda: “Non ti sembra che costi un po’ troppo?”. Risposta: “Aho, ma che me frega a me, ho vinto alla Snai. Ho intascato i soldi e me so’ messo ‘n fila”. All’apertura dello Store, i commessi abbracciano tutti insieme, tutti commossi, il primo della fila, quello che probabilmente ha sostato davanti alla vetrina tre giorni e tre notti. Il ragazzo è emozionato, abbraccia a sua volta tutti, li bacia e poi, carta American Express Gold in mano, si avvicina al bancone e la scatoletta magica con l’IPhone5 si apre per mostrargli il gioiello dei suoi sogni proibiti.
Oh lo so, lo so, sono la critica fatta la donna; l'impersonificazione della lamentela, della polemica, del controcorrente. La verità? Mi piaccio così. Io vorrei sapere dove hanno trovato praticamente 1000 euro da spendere per un CELLULARE, i cari ragazzi in coda davanti agli Apple Store dalla mattina del 27.09,in attesa della notte bianca della fessaggine iniziata alla mezzanotte del 28.09. Tutti quei soldi e quelle ore di coda per acquistare un cellulare più lungo di un centrimetro rispetto alla versione 4s e dotato di mappe satellitari che.. NON FUNZIONANO!! (Dichiarazione dell'amministratore delegato Apple, Tim Cook, il quale ha chiesto scusa ai clienti tramite una lettera -> Leggi qui) : fine delle differenze rispetto al "superato" Iphone 4s. Ora, io dico: questo Paese è al tracollo, la gente lamenta di non arrivare a fine mese, di poter comprare lo stretto necessario e di non potersi concedere mai vezzi, di non riuscire ad averi risparmi in banca. E questi ragazzi che fanno? Spendono soldi per viaggiare fino a Roma/Milano (sedi Apple in cui si è fatta la notte bianca) e ne spendono anche di più per comprare un CELLULARE DA 1000 EURO. CAPRONI. Saranno forse i soli ragazzi ricchi del Paese, quelli in fila agli Apple store? O saranno i tanti disadattati che invece di risparmiare per il veramente necessario, preferiscono investire i propri risparmi in un modello di telefonino che fra un anno sarà già superato? Quei ragazzi che non hanno un'idea nemmeno vaga di cosa significhi vivere? Io opto per la seconda, inutile dirlo. Tutto questo mentre ci sono operai dell'Ilva arrampicati sulle torri e altri della Sulcis su silos di 70 metri. Io resto allibita. E auguro a tutti i proprietari del nuovo Iphone5 che caschi loro di mano entro la fine della settimana.
Post n°149 pubblicato il 23 Settembre 2012 da Lyra1988
Che ci fa un bambino di due anni a giocare con una bacinella nel bagno di una prigione? Che ci fa, un altro poco più grande di lui, aggrappato alla sbarre mentre aspetta qualcuno che apra la «gabbia»? Antonio Crispino per il Corriere della sera
Post n°148 pubblicato il 20 Settembre 2012 da Lyra1988
Dallo studio condotto dal Censis e dalla Coldiretti, viene fotografato un quadro perfettamente in linea con quelle che sono le caratteristiche tipiche del nostro paesi: italiani che vivono con i genitori fino all'età adulta, ma soprattutto pure quando si spostano dal nido familiare,la distanza tra loro e la mamma è ben poca
Farei notare il "tempo trascorso ogni anno per preparare i pasti" degli uomini: ragazzi, ma che, campate d'aria? Fuoco ai fornelli, giovani! E' un piccolo passo che vi permette di staccarvi da mammà, da bravi cuccioli svezzati.. Forza e coraggio! Per il resto, che dire..chi rimane in casa perchè non ha altre possibilità ha tutta la mia comprensione, e ci mancherebbe altro.
Post n°146 pubblicato il 11 Settembre 2012 da Lyra1988
Ansa Beh, che dire?Io ho sempre sostenuto che una donna sospettosa/gelosa/offesa potesse condurre indagini più produttive di quelle portate avanti da un intero plotone dell' FBI, ma effettivamente quella dell'investigatrice è una carriera alla portata di tutte, sospetti/gelosie/offese a parte: dal banale scoprire vita morte e miracoli di una persona alla più complicata operazione di affinare il naso per odorare in anticipo i guai, noi donne siamo 007 perfette di natura. Non trovate? Lyra
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