Creato da: Lyra1988 il 07/05/2011
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Affetuosa, affidabile, socievole, timida,  testarda, precisa. 

1.60 mt x 45 kg.  

Leggo, scrivo, vado al cinema ogni volta che posso.

Non fumo, non bevo. Gradisco solo del buon vino rosso e la Guinness made in Ireland. 

Mi piace studiare. 

Mens sana in corpore sano: la cura di sè per me è importante quanto la cultura personale.

Amo le mani curate, i capelli in ordine e l'odore di buono sia nelle donne che negli uomini. 

Non mi piacciono gli arroganti, i so tutto io, i politici, le prime donne, le maliziose. Odio le bugie e le omissioni.

Mangio pasta a chili, cioccolata rigorosamente fondente e tutti i tipi di salumi. Ma non sono ciccia e brufoli, tiè! Non mi piace la pizza, il ragù, non mangio dolci, odio l'anice, l'aglio,  la cipolla, le bibite gassate.

Tifo Inter e la Domenica è fatta solo per il calcio. 

 

 

 
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Love is..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La lettura non č un piacere sostitutivo

Post n°145 pubblicato il 09 Settembre 2012 da Lyra1988
 

   Una delle gioie della mia vita di adolescente  consisteva nella lettura: mi sdraiavo sul mio  letto con un libro e diventavo il testo.

 Se il  romanzo era bello, mi trasformavo in lui.

 Se  era mediocre, trascorrevo comunque delle ore meravigliose a godere delle cose che non mi piacevano e a sorridere delle sue occasioni mancate. 

 La lettura non è un piacere sostitutivo.


 Vista dall’esterno, la mia esistenza era scheletrica; vista dall’interno ispirava quello che ispirano gli appartamenti il cui unico mobilio è una biblioteca sontuosamente stracolma di libri: l’ammirazione gelosa per chi non si sovraccarica del superfluo e trabocca del necessario.

 [..] L’infelicità serve a qualcosa: io, per esempio, avevo recuperato la mia stanza e il mio diritto alla lettura.
 Non avevo mai letto tanto come in quel periodo: divoravo libri, sia per compensare le carenze passate sia per affrontare la crisi imminente.

Chi crede che leggere sia una fuga è all’opposto della verità: leggere è trovarsi di fronte il reale nella sua massima concentrazione, il che, stranamente, è meno spaventoso che avere a che fare con le sue eterne diluizioni.

Amelie Nothomb, "Antichrista"

Leggo da sempre, da quando ho memoria. Ma mai, prima di adesso, mi ero imbattuta in un pensiero come quello della Nothomb, che descrive alla perfezione la mia esperienza di lettrice. 

Le parole del libro non sono mai state per me solo lettere stampate su un foglio di carta: sono un altro mondo, uno spazio in cui posso vivere un'altra storia e fare esperienza e tesoro delle sue vicessitudini. 

Di alcuni personaggi son diventata amica, concludere la lettura che li vedeva protagonisti era un momento triste, ma la cosa bella è che li posso ritrovare quando voglio. Basta allungare il braccio verso la mia libreria, non ancora grande e spaziosa quanto quella dei miei sogni, appoggiarmi allo schienale della sedia, sfogliare le pagine e sgombrare la mente. 

Dimentico la fame, il sonno, il cellulare e gli impegni. 

In tanti non capiscono, c'è chi dice che la mia passione sia una via di fuga, un tentativo di alienarsi dalla quotidianità del reale, ma la Nothomb ha dato finalmente voce ai miei pensieri contrari, mai usciti abbastanza puntualmente dalla mia bocca: 

leggere è trovarsi di fronte il reale nella sua massima concentrazione, il che, stranamente, è meno spaventoso che avere a che fare con le sue eterne diluizioni

Ah, com'è la libreria dei miei sogni? Esattamente così: 

Davvero, capisco perfettamente perchè Belle sia rimasta nel castello della Bestia: per una libreria così, avrei sopportato anche io!

Lyra

 
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Il paradiso per le donne? In Islanda

Post n°144 pubblicato il 08 Settembre 2012 da Lyra1988
 

Donne, se state pensando di cambiare radicalmente la vostra vita considerate l'ipotesi di trasferirvi in Islanda. Secondo il World Economic Forum la fredda isola del nord è infatti il miglior paese del mondo per qualità di vita della popolazione femminile.
Il dato è stato pubblicato qualche settimana fa nel 2011 Global Gender Gap Report, uno studio periodico che analizza il divario di opportunità tra uomini e donne in 135 paesi.
Il rapporto si focalizza su 4 aree:
1) le opportunità economiche: salari, percentuale di donne che lavorano, percentuale di donne che svolge lavori ad elevata specializzazione
2) opportunità educative: possibilità di accesso ai più elevati livelli di istruzione
3) livello di salute e aspettativa di vita: tasso di mortalità ed età media rispetto agli uomini
4) oppotunità politiche: numero di donne in parlamento e in ruoli politici chiave negli ultimi 50 anni

 

In questa curiosa graduatoria i tre gradini più alti del podio sono occupati da 3 paesi del nord Europa: Islanda, Norvegia e Finlandia. Gli USA, si collocano solo al 17° posto. 


E l'Italia? Purtroppo il nostro paese si classifica solo 74° posto: a penalizzarci è il livello dei salari, che per le donne è in media più basso rispetto a quello dei colleghi maschi, e la totale assenza del gentil sesso tra i top manager e tra le più alte cariche politiche del paese.
Ma c'è comunque chi se la passa molto peggio: agli ultimi posti della classifica si troviamo Chad, Pakistan e Yemen.

Focus.it

 
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Il mistero della bellezza

Post n°143 pubblicato il 04 Settembre 2012 da Lyra1988
 

 "Definire il bello è facile: è ciò che fa disperare". Così concludeva il filosofo francese Paul Valéry, mettendo l'accento sulle tante contraddizioni che trascina con sè la bellezza. La lotta disperata per raggiungerla e per conservarla oppure l'uso indiscriminato per sfruttarla dimostrano che a volte essere belli significa anche essere disperati. Naturalmente ogni epoca e ogni luogo ha avuto e ha i suoi canoni. La stessa bellezza femminile e maschile è cambiata nei secoli. Pur senza una definizione univoca, la "bellezza" dunque esisterebbe, come tutto ciò che risveglia nell'uomo piacere, qualità e salute. Ma è sempre così?

I Greci hanno fatto di ritmo e armonia le caratteristiche fondamentali della loro arte; proporzione e simmetria che, secondo alcuni, sarebbero valori quasi universali di bellezza. Il "quasi" è d'obbligo per un campo, come quello del gusto, dove soggettività e cultura fanno da padroni. Alcuni ricercatori avrebbero dimostrato come la reazione di fronte al bello sia unanime e risulti in un'emozione che nasce nelle zone più profonde del cervello (ipotalamo laterale). Questione di chimica? Non tutti sono d'accordo… 

Esiste uno schema di percezione della bellezza innato e comune a tutti gli uomini? James Joyce aveva detto che "le curve sono bellezza", consacrando il mito della donna formosa. Lo stereotipo del 90-60-90 - per qualcuno, al tramonto - sarebbe solo un'imposizione culturale dell'Occidente. Alcune verifiche in tribù isolate di Matsugenka (Perù), avrebbero dimostrato che i maschi "non occidentalizzati" preferirebbero donne longilinee.  Seno prosperoso e fianchi floridi sarebbero invece per l'uomo occidentale segno della fase ideale del concepimento e di massima fertilità. Una garanzia biologica e sociale per la trasmissione dei propri geni...

Quanto è collegato oggi il canone estetico all'idea di salute e vitalità? Sulle passerelle e sulle riviste di moda a furoreggiare sono modelle magrissime, al limite dell'anoressia. Qualcuno interpreta questa nuova tendenza come l'esplicitarsi di una paura di crescere, aggrappandosi ad un corpo poco femminile; per altri si assiste al definitivo tramonto della perfezione fisica per un corpo spigoloso e "difettoso". La nuova moda per verificare la forma fisica è il calcolo dell'indice di massa corporea (IMC) che si ottiene dividendo il peso corporeo per l'altezza. In Italia l'allarme obesità scatta quando il valore è a 30, negli Stati Uniti già a 22.

L'ossessione per la bellezza non è più solo affare da donne e anche i maschi si sottopongono a cerette, raggi Uva, sedute in palestra e spendono follie per look da capogiro. D'altronde molti studi confermano che le donne scrutano l'aspetto fisico per scegliere il partner ideale. I maschi della tribù africana dei Bororo, o Wodaabe, devota al culto della bellezza, partecipano ad un concorso di bellezza durante il Gerewol - festa per la fine della stagione delle piogge.

Nel Medioevo le nobildonne usavano il sangue di pipistrello come unguento. Nel Diciottesimo secolo gli americani erano convinti che gli impacchi di urina fossero utili a far scomparire le lentiggini. Al salone del cioccolato di Perugia si è visto ancora di meglio: anche il cioccolato può diventare uno speciale trattamento di bellezza per viso, corpo... e capelli. Secondo il The Economist, il giro d'affari che comprende trucchi, cura della pelle e dei capelli, profumi, chirurgia estetica, centri dedicati alla bellezza e farmaci dietetici, si aggira sui 160 miliardi di euro l'anno.

Nel video della canzone "Hollywood" di Madonna, la rock star riceve un'iniezione di Botox, tossina botulinica che rilassa la pelle e riduce la mobilità dei muscoli facciali. Risultato del trattamento? Via le rughe, ma a caro prezzo... I tessuti del viso possono infatti progressivamente irrigidirsi, impedendo i normali movimenti come corrugare la fronte, spalancare gli occhi, ridere e piangere. Questo non sembra spaventare però gli irriducibili della bellezza che alimentano un mercato incredibile: insieme al Viagra, è infatti il farmaco più ricercato d'America. Simbolo della perenne lotta per un ideale estetico è stato Michael Jackson, che copriva con una maschera il viso deturpato da piaghe e cicatrici... Essere belli - o anche solo non brutti - è un vantaggio dal punto di vista genetico e sociale: il filosofo inglese di metà del Settecento, Edmund Burke, parlava esplicitamente della bellezza come qualità sociale.

Ne sanno qualcosa le donne nomadi Kalbeliya che vivono nello stato indiano di Rajasthan. Aspetto curato, abbigliamento vistoso: difficile immaginare che queste donne vivano ai margini della società. In realtà usano tutto il loro charme per sedurre potenziali turisti disposti a pagare per una loro esibizione davanti all'obiettivo. Una danza, un tatuaggio all'henné bastano a pagare qualche pasto per la famiglia.

Una collana di dodici chili di peso: è questo il fardello che le donne dell'etnia Paduang si portano per una vita intera. Un anello dopo l'altro va ad allungare il collo di queste fragili donne che arriva a misurare anche 25 centimetri di lunghezza. Perché? Gli antropologi non sono unanimi: secondo alcuni sarebbe un modo per rendere le donne sposate poco appetibili ad altri pretendenti. Per altri, una protezione contro possibili attacchi di tigre o magari solo un modo per ostentare bellezza e ricchezza. Varrà ancora la pena sottoporsi oggi a questa tortura? Pare di sì: le "donne giraffa" sono una sicura e attrazione per i turisti sempre disposti a lasciare laute mance.

Il corpo si curva, la pelle si piega sotto i colpi del tempo. Invecchiamo e la bellezza svanisce, ma non il fascino che sembra immune al passare degli anni. Non bastano il bisturi né il cosmetico di ultima generazione a fermare il processo dell'invecchiamento, che non ci priva mai della bellezza interiore. Così, se ci deve rassegnare a lasciare per strada la freschezza degli anni migliori, difficile è che qualcuno, con occhio attento, non riesca a cogliere la forza e il bello della vita vissuta.

Focus

 
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In Ucraina, se svegli la bella addormentata la sposi

Post n°142 pubblicato il 03 Settembre 2012 da Lyra1988
 

 

 La bella principessa è immersa in un sonno profondo. Solo un bacio del principe azzurro potra' svegliarla e sciogliere l'incantesimo che la costringe a dormire da cento anni.

 Tutti conoscono la fiaba della bella addormentata e in questi giorni e' possibile riviverla al museo d'arte nazionale di Kiev in una installazione dell'artista ucraino-canadese Taras Polataiko.

  Da quando e' iniziata la mostra, l'hanno baciata in molti, ma senza successo. La bella non si è ancora svegliata: continua imperterrita a dormire aspettando il principe in una stanza del museo.

E' completamente vestita di bianco, cosi' come bianche sono anche le pareti e le tende alle finestre (''rappresenta l'innocenza'', spiega Polataiko). La luce, soffusa, illumina il volto della principessa svelando le gocce di sudore che le rigano la fronte.

Gli aspiranti principi azzurri devono presentare un documento d'identità all'ingresso del museo prima di baciare la giovane addormentata. Sì, perchè se riusciranno a destarla dal sonno, la sposeranno, cosi' come sancisce un contratto che hanno firmato e senza il quale non avrebbero avuto il permesso di baciare la principessa.

C'e' tempo ancora fino a domenica prossima, quando l'installazione verra' smantellata e la bella addormentata, volente o nolente, con o senza bacio del principe, dovra' svegliarsi. '

'Quando il museo nazionale mi ha invitato, due anni fa - racconta Polataiko -, ho cominciato a pensare a cosa potevo fare per l'Ucraina. Penso che le persone in Ucraina siano molto passionali, e anche la bella addormentata e' un personaggio molto passionale. In fin dei conti, è in attesa. In continua attesa di essere svegliata''.

La bella addormentata rappresenta quindi l'Ucraina? ''Nella fiaba - spiega l'artista - il regno è incantato, addormentato per effetto di un sortilegio, proprio come la bella principessa. Solo quando la bella addormentata si sveglierà anche il regno uscirà dal sonno''.

Le principesse di Polataiko sono cinque, si stanno dando il cambio nella parte della bella sdraiandosi per tre giorni ciascuna sul letto ''incantato'' disegnato apposta da Polataiko. Più di 100 aspiranti principesse hanno mandato foto e lettere di presentazione all'artista, ma solo una ventina di loro sono andate al provino.

Forse, suggerisce Polataiko, erano spaventate dall'idea di svegliarsi con un bacio e ritrovarsi sposate con uno sconosciuto.  La ''vera'' bella addormentata ha dovuto aspettare un intero secolo prima di essere svegliata dal principe, difficile ottenere lo stesso risultato in soli tre giorni. Ma mai dire mai.

 
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Blog in ferie

Post n°140 pubblicato il 13 Luglio 2012 da Lyra1988
 

 Hola a todos!

Ho fatto  una brevissima pausa di una manciata di giorni, ho assaggiato un po' di mare e un po' di Roma; a breve ho l'ultimo esame universitario e Sabato prossimo sono finalmente in partenza per la prima vera tappa vacanziera  

Dopo un anno ininterrotto di studio&università, mi dico anche da sola che me lo merito

Ad Agosto sarò via per alcune settimane, ma la stesura della tesi mi accompagnerà fedelmente, insieme al sole e al gran caldo (sperando però che nessun'altro protagonista della mitologia greca torni all'arrembaggio per farci sciogliere definitivamente ).

 

Cercherò di tornare ogni tanto su queste pagine  per un aggiornamento, per ora vi lascio con un arrivederci e un augurio di buone vacanze!

 

 

 
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