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Post n°2 pubblicato il 14 Febbraio 2008 da ciliatus92.g

Classificazione:

  • Ordine: Squamata
  • Sottordine: Gekkota
  • Famiglia: Gekkonidae
  • Sottofamiglia: Diplodactylinae
  • Genere: Rhacodactylus
  • Specie: ciliatus 

Allevamento: la gestione della specie in cattività non presenta grandi problematiche in quanto il ciliatus è un geco robusto che non mostra particolari esigenze per parametri quali temperatura e umidità. Inoltre in commercio si trovano solo esemplari nati in cattività poiché la cattura e l’esportazione di animali dalla Nuova Caledonia sono bloccate; questo fa sì che non ci si debba confrontare con i classici problemi di adattamento alla vita in terrario dei soggetti prelevati in natura.

Terrario: la scelta o la costruzione della “casa” che ospiterà il o gli esemplari da allevare deve tenere conto delle esigenze arboricole di questo geco; per questo è necessario cercare o creare terrari sviluppati in verticale piuttosto che in lunghezza o profondità.
Le dimensioni generalmente consigliate per una coppia o un trio sono di circa 40cm x 30cm x 40-50 cm H; suggerisco anche di costruire almeno una parete del terrario in rete in modo da ottimizzare il ricircolo dell’aria.
Una volta progettata o acquistata la struttura che ospiterà il ciliatus si dovrà scegliere se arredare il tutto per predisporre un’ambientazione naturalistica, o se prediligere la praticità mantenendo solo l’arredamento essenziale per la vita del geco.
Nel primo caso ci si potrà davvero sbizzarrire nel ricreare una micro foresta tropicale con piante vere ovviamente non tossiche (pare che il Ficus benjamina sia una delle piante preferite da questo geco), rami, cortecce e muschio, a seconda dei gusti dell’allevatore; nel secondo caso basterà della carta assorbente come substrato, qualche ramo, qualche pianta finta e una corteccia che funga da tana. Io ho optato per la seconda scelta, che consiglio vivamente se si vuole tentare la riproduzione del ciliatus, per evitare di dover letteralmente smantellare tutto il set-up naturalistico per cercare le uova ad ogni deposizione.

Temperatura e umidità: generalmente per via delle temperature tutto sommato “miti” richieste nell’allevamento non si usano fonti di riscaldamento e il ciliatus si adatta bene alle nostre temperature “casalinghe”; la fascia ottimale di temperatura per l’allevamento del ciliatus va dai 24°C ai 30°C: indicativamente queste temperature si ottengono senza particolari accorgimenti da Febbraio-Marzo fino ad Ottobre-Novembre. E’ importante notare che nella stagione invernale l’abbassamento delle temperature e la naturale diminuzione delle ore di luce porta inevitabilmente il metabolismo del geco a rallentare. Questo processo avviene anche in natura e quando la temperatura scende sotto i 20°C il ciliatus cade in una sorta di letargia che prende il nome di bruma. In questo periodo l’animale è molto meno attivo, resta rintanato gran parte del tempo e si alimenta pochissimo. Durante questa fase lo stato di salute del geco va comunque regolarmente monitorato, per intervenire tempestivamente ripristinando gradualmente la temperatura ottimale in caso di osservazione di fenomeni anomali come l’eccessivo dimagrimento dell’esemplare: in condizioni ottimali infatti, sebbene l’assunzione di cibo da parte del geco sia molto ridotta, non si riscontrano grandi perdite di peso.
La bruma, che in cattività generalmente inizia ad Ottobre-Novembre e termina a Febbraio-Marzo, non danneggia in alcun modo individui sani, anzi, è consigliata se si vuole riprodurre il ciliatus, in quanto questo periodo di “stop metabolico” seguito poi dall’aumento delle ore di luce, delle temperature e dell’umidità relativa all’inizio della stagione riproduttiva, stimola notevolmente la riproduzione dell’animale

Alimentazione: il ciliatus, come tutti i gechi, è principalmente carnivoro, e si nutre in prevalenza di insetti; oltre che da essi, parte integrante della sua dieta è costituita anche da frutta. Esistono oggi mangimi specifici liofilizzati da miscelare con acqua creati appositamente per le esigenze nutrizionali del ciliatus, che da soli potrebbero costituire la normale dieta del geco. Personalmente li utilizzo, ma non come sostitutivo di insetti o frutta, ma piuttosto come integratori, sebbene numerosi allevatori usino con successo questi preparati come unico alimento.

Per l’apporto di insetti nell’alimentazione si utilizzano prede vive quali grilli, blatte, camole e tarme della farina; nella bella stagione insetti selvatici come cavallette prelevate in zone non contaminate, costituiscono una valida variazione ai soliti insetti da pasto.
Il metodo più facile ed usato per somministrare la frutta consiste nell’utilizzo di omogeneizzati alla frutta; dalla mia osservazione pare che i più apprezzati siano omogeneizzati ai frutti tropicali, o a base di mela e banana.






 
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gran bel blog caro amico...spero che la tua passione...
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