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Ieri la Guardia di Finanza di Milano, su richiesta dei magistrati torinesi, si è presentata nelle sedi di Milan ed Inter per acquisire atti, in merito all'inchiesta sul falso in bilancio, che vede indagato l'ex management della Juventus. Le Fiamme gialle hanno fatto visita anche negli uffici di Cagliari e Messina, per prelevare documentazione sui bilanci societari e sui contratti di alcuni calciatori.

Sempre nella giornata di ieri, la Procura di Napoli ha ascoltato per 8 ore Paolo Bergamo, l'ex designatore arbitrale coinvolto nell'inchiesta sulle intercettazioni ed indagato per associazione a delinquere. Nei prossimi giorni Bergamo verrà riascoltato. Nell'ambito della stessa indagine, a Roma, è stato ascoltato anche il patron del Genoa, Enrico Preziosi.

Sempre a Roma, audizioni anche per i presidenti di Siena e Livorno, De Luca e Spinelli, ed per il d.s. senese, Perinetti, in qualità di persone informate sui fatti in merito all'inchiesta Gea.

Tuona Vittorio Cecchi Gori. Ieri l'ex patron della Fiorentina è tornato sulla vicenda che lo ha visto coinvolto e che è costata il fallimento della società gigliata, rivolgendo pesanti accuse a Luciano Moggi: "E' stato un fallimento complottato dall'alto. La Fiorentina non ha mai fatto una plusvalenza, eppure è stata perseguitata dalla Covisoc. Forse, il problema era che io non mi sono mai piegato al gruppo Moggi. Una volta, quando sulla panchina della Fiorentina c'era Ranieri, hanno cercato di manomettere la formazione: l'ho rifatta io tra il primo ed il secondo tempo!".

Emiliano Albensi - Agenzia Radiofonica GRT