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Non provateci a casa: come aprire un Mac Mini e cambiargli la RAM Fatto questo, lo si mette a pancia in su e si prendono i ferri: due spatole di metallo, le più sottili che si riesce a trovare. Ora viene la parte difficile: bisogna infilare una delle spatole nella sottilissima fessura del fondo, fra la parte argento e quella bianca, e fare forza lateralmente dopo che è penetrata. Il fondo del Mini, al quale sono montati tutti i componenti, è connesso al guscio (pareti laterali e coperchio) da numerosi ganci di plastica. La spatola deve penetrare e piegare quanto basta per farli uscire dalla loro sede di innesto nel guscio. E' facilissimo tagliarsi o rompere qualcosa, e qualche graffio sulla plastica del fondo è praticamente inevitabile. ![]() ![]() La prima spatola è riuscita a scalzare i ganci lungo un lato. Ora bisogna infilare una seconda spatola dalla parte opposta o lungo il lato adiacente per proseguire lo scalzamento. Conviene avere appunto più di una spatola, in modo da lasciarne una in posizione e continuare con l'altra. I ganci sono su tre lati; il retro è semplicemente appoggiato a incastro. ![]() Missione compiuta: sia le dita, sia il Mini sono intatti e funzionanti. Ora basta sollevare il fondo e rovesciarlo (o meglio, rimetterlo diritto). Nella foto qui sotto si vedono bene il sottilissimo lettore/masterizzatore di CD, l'altoparlante del Mini e i ganci che legano il tutto al guscio superiore. ![]() La DIMM di RAM è di fianco: c'è un unico alloggiamento, per cui aumentare la RAM del Mac Mini significa togliere quella esistente (eventualmente riciclabile altrove) e sostituirla in blocco. ![]() Rimuovere la DIMM è molto semplice: si divaricano i due ganci neri alle estremità della DIMM e la si solleva con decisione. Il mio Mini non ha l'antenna Bluetooth, che sovrasta la DIMM; chi ce l'ha farà invece un po' più fatica e dovrà svitare la vite anteriore del drive CD/DVD per poter scostare l'antenna. ![]() Inserire la RAM nuova è altrettanto banale: si infila con decisione (c'è un solo verso di inserimento, grazie alla tacca asimmetrica sulla base della DIMM) e si chiudono i due ganci citati prima. A questo punto conviene fare un rapido test della RAM, collegando il Mini alle periferiche. Se si avvia senza problemi, si può rimontare il guscio. Consiglio di farlo appena possibile, perché il Mini emette un fischio molto acuto e penetrante quando è acceso senza guscio. Richiudere il Mini non è facile come ci si potrebbe aspettare: infatti di solito le lamelle che si trovano sul retro si deformano piegandosi verso il basso durante l'apertura e occorre rialzarle facendo leva con un cacciavite. Per il resto, il guscio torna al suo posto con una serie di scatti leggermente inquietanti. Et voilà: con 95 euro (tanto mi è costata la RAM da 1 GB) il Mini è diventato velocissimo e molto più piacevole da usare. |
Non provateci a casa: cambiare l'hard disk a un Mac Mini L'hard disk è fissato da quattro viti laterali. Tre sono facilmente accessibili: la quarta è raggiungibile soltanto smontando prima la ventolina (tre viti). Trapianto Estrarre il disco sganciandolo dal connettore a pettine è stata la parte più delicata: bisogna evitare di piegare i pin e deformare la schedina che regge lo zoccolo in cui s'innestano i pin del disco. Anche il montaggio del disco rigido sostitutivo (in questo caso un normale 80 GB da notebook) va fatto con la stessa attenzione per non piegarne i pin. Ho proceduto poi rimontando le quattro viti che reggono il disco, riposizionando la ventola e fissandola con le sue tre viti. Il telaio che regge il masterizzatore e l'hard disk va innestato e fissato con le sue tre viti. Reinstallazione Richiuso il Mac Mini con il consueto inquietante rumore di plastica che scatta in posizione ma sembra che si spacchi, ricollego le periferiche minime (mouse e tastiera) e reinstallo Tiger dal DVD. Seguono poi le applicazioni e il trasferimento dei file dai backup. Nel giro di poche ore sono di nuovo operativo, e con un'installazione pulita (solo le versioni più aggiornate delle varie applicazioni, e solo le applicazioni realmente in uso). Morale dell'avventura Per quanto microscopico, il Mac Mini si è rivelato molto più manutenibile di quanto temessi. E' sopravvissuto sia a un cambio di RAM, sia a un cambio di hard disk, ed è ora pronto a proseguire, spero, per qualche altro anno di attività ininterrotta (i miei Mac non vengono mai spenti). Il tempo di inattività molto breve è stato tollerabile soltanto perché disponevo di un backup fresco dei dati. Avrei potuto ridurre ulteriormente i tempi se avessi avuto un backup immagine recente dell'intero disco (ne avevo uno, ma un po' troppo vecchiotto, per cui conteneva versioni vecchie delle applicazioni e delle configurazioni). L'incidente ripropone un concetto spesso trascurato: i dischi rigidi prima o poi si guastano sicuramente, e bisogna essere pronti per quel momento. Io ho risolto usando SuperDuper (gratuito in versione base). E per finire, il trapano A proposito di sicurezza di dati, bisogna tenere presente anche il destino del vecchio disco rigido. Buttarlo via intero esporrebbe al rischio del data trashing: qualcuno potrebbe recuperare il disco dalla spazzatura (pardon, dal riciclaggio) e leggerlo, recuperando (come ho fatto io) gran parte dei miei dati personali. Su quel disco ci sono i dati della mia contabilità, la corrispondenza privata, e altri file personali. Formattazione a basso livello con passate multiple di scrittura i dati random? Smagnetizzazione del disco con grosso elettromagnete? Noooo. Mai usare una tecnologia complessa quando ne basta una più semplice e più divertente. Si prende un trapano e si buca l'intero hard disk. Un paio di volte, giusto per sicurezza e per prolungare il passatempo. Se a qualcuno interessa il video, lo pubblico. Astenersi se impressionabili. Mi raccomando: se scegliete questa strada, lavorate in condizioni di sicurezza per evitare infortuni. |
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Post n°1 pubblicato il 18 Marzo 2008 da reggioenzo
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