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LE NOSTRE MANI...

Post n°1418 pubblicato il 11 Giugno 2015 da monellaccio19
 

foto mano bimbo batteri

 

Ammetto che non sia una foto molto eloquente, non è facile da comprendere cosa possa essere, tuttavia, vi garantisco che non si tratta di una novità gastronomica di origine vegana. La dottoressa americana Tasha Sturm, biologa presso un laboratorio di Los Angeles, ha voluto fare un piccolo esperimento, diciamo che si è portata il lavoro a casa, invitando il figlio di otto anni appena rientrato dal parco in compagnia del suo fedele cane, a imprimere la sua mano aperta e a palmo in giù, su quella piastra (non è un piatto di portata) chiamata in gergo da laboratorio chimico, piastra di Petri. Indicata per le colture cellulari, è stata posta per 24 ore in un apposito contenitore alla stessa temperatura di un comune corpo umano. Ebbene, appena ripresa dall'isolamento, lo spettacolo è ciò che vedete in foto, ovviamente ingrandita da microscopio: un affollamento intrigato di comuni bacilli, stafilococchi e lieviti simili a quelli della candida. Un mix pauroso che tuttavia non ha preoccupato più di tanto la dottoressa. Infatti, le nostre difese immunitarie ci difendono dagli attacchi proditori di questi nemici che sono quotidianamente a portata...di mano! Conclusione tratta dalla attenta professionista: mantenere sempre efficienti le nostre difese naturali e servirsi della massima igiene, quindi non solo i bambini ma anche gli adulti. Vedere cosa ci sia su quella piastra spero sia un ottimo deterrente, l'effetto che suscita, anche se disorienta, deve essere tenuto sempre presente. Pensate che la macchia bianca che vedete in basso è formata da bacilli, i puntini belli e carini sono i stafilococchi mentre i puntini gialli e arancione, piacevolmente policromi, sono lieviti tipici della candida. Beh, ora se permettete, vado a lavarmi le mani...non prima di aver ringraziato la dottoressa Tasha Sturm per l'ottimo servizio offerto,  quello sporcaccione di suo figlio, il cane suo ignaro complice e i batteri tutti che hanno reso possibile la dimostrazione pratica riproducendosi rapidamente nel giro delle ventiquattro ore. 

 
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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 11/06/15 alle 10:38 via WEB
Su questa regola, consentimi la non piena condivisone. Lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia, è una metafora che non rientra tra le mie preferite. Non accetto i maniacali e coloro che somatizzano a forza. Cioè, farsi venire malattie solo per eccessi di....manie e introspezioni esagerate, è meglio evitarlo.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/06/15 alle 12:33 via WEB
eheheheheh nella “Top-Ten” delle false leggende e delle bufale colossali c'è quella dello struzzo che per non vedere la realtà o i pericoli nasconde la testa... Da secoli queste povere bestie sono ridicolizzate come il simbolo di chi si rifiuta di guardare in faccia la realtà. La campagna denigratoria iniziò con Plinio il Vecchio che riteneva lo struzzo "il più sciocco degli animali".
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/06/15 alle 12:43 via WEB
Questo grande uccello, che riesce a raggiungere i 70 km orari di velocità, quando si sente in pericolo scalcia, si difende con molta efficacia e coraggio e, nel caso in cui non ci sia altra possibilità, si dà alla fuga. In altri casi, come moltissimi animali (volpi, lupi, ecc...) si finge morto mimetizzandosi tra i cespugli... Quindi fa di tutto fuorchè mettere la testa sotto la sabbia. Del pari, chi evita di esaminare ogni cosa al microscopio, si comporta in modo intelligente per non straziarsi la vita inutilmente, come chi evita di andare ad ispezionare la cucina del ristorante dove mangia, ecc... UN ABBRACCIO AFFETTUOSO:-)))
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/06/15 alle 17:40 via WEB
A parte l'uccello di cui fornisci ampie e dettagliate caratteristiche, interessa la sua parte nel contesto leggendario. Ciò che atavicamente e metaforicamente viene riconosciuto allo struzzo e alla sua infelice predisposizione a non guardare in faccia la realtà, è ormai dominio pubblico accertato e consolidato. Può procedere con le tutte le dimostrazioni che vorrà il nostro uccello, tuttavia, nessuno mai si sognerà di non associarlo ad un pavido animale che evita la vita e le sue sofferenze, ponendo la testa sotto la sabbia. Orbene, se ciò avvenisse, lumache e lepri si affanneranno per dimostrare che le prime non sono le più lente e le seconde le più veloci. A parte la mia discettazione, a prescindere dalle mie argomentazioni meno dotte delle tue, ammetto che è sempre un piacere discettare con te. Mi rammarico solo di non poter attualizzare la tua precisazione perché riterrò sempre lo struzzo un codardo che nasconde la testa sotto la sabbia. Fatti abbracciare con pari affetto.
(Rispondi)
 
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