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DOPPIA MORALE E IMPROVVISATI MORALISTI

Post n°1870 pubblicato il 05 Ottobre 2016 da monellaccio19
 

Risultati immagini per florentina holzinger & vincent riebeek scene di sesso a Terni

 

Ormai dilaga il moralismo di massa, tutti i luoghi più o meno deputati, sono frequentati da autorevoli e improvvisati moralisti. Poiché la morale non è merce che si vende un tanto al kilo, stabilire quale sia la "vera e giusta" morale è soggettivo, è opinione che può cambiare da persona a persona.  Oggi puoi scrivere, dialogare, chattare sulla rete, sui social e sulle varie piattaforme e incrociare facilmente il moralista di turno. Questo vale anche per i media, per la TV e per la strada quando si incontrano due amici e parte da uno dei due, la lezione di morale. Etica e morale prima, molti anni fa, avevano dei loro paletti riconosciuti più o meno da tutti, ora la morale è ballerina, ondeggia, si porta da un lato, dall'altro e tocca a discrezione di chi la faccia, tutti i campi civili, sociali, politici. Sapete o forse avete sentito parlare di ciò che sia accaduto al "Grande Fratello VIP" in onda su canale 5: un casino messo su involontariamente da due maschioni come Bettarini (buono quello) e Russo, uno sportivo appartenete al gruppo atleti delle Guardie Carcerarie. Ebbene i due verso le tre di notte, erano svegli e chiacchieravano, indovinate di che? Di donne ovviamente! Ebbene, in diretta in piena notte, sono andati a ruota libera (s)parlando di avventure e scopate varie. Fatalmente sono venute fuori descrizioni, dettagli e nomi: in particolare il Bettarini, ha confessato con chi abbia tradito Simona la sua ex moglie. Insomma e senza farla lunga, tra un misogino da una parte (Russo), e uno sciupafemmine dall'altra (Bettarini), è venuto fuori un dialogo offensivo non solo per le donne in genere ma anche per la Ventura che si è sentita parte lesa. Allora, via con i moralisti che hanno detto di tutto e di più, addirittura è entrato in scena il Codacons perché si chiuda questo programma squallido e oltraggioso covo in tutti i sensi. Poi il ministro della Giustizia Orlando dovrà rispondere a delle interrogazioni visto che il Russo è una guarda carceraria. Un bel casino per il piacere di Mediaset e del suo share. Questo è un modello di moralismo plurimo e vario, un doppiopesismo retorico e populista se la morale parte da Signorini (buono anche lui) per passare alla Blasy e via dicendo. Giriamo la medaglia e parliamo di un caso appena venuto alla luce anche se sia accaduto il 24 settembre: al teatro Secci di Terni, nel contesto della manifestazione "Ternifestival 2016", è andato in onda un balletto con due noti ballerini internazionali: Florentina Holzinger e Vincent Riebeek. Apriti cielo: durante lo spettacolo, molto artistico e interessante, è apparso un grosso fallo indossato dalla donna e per dieci minuti circa, il frenetico ballo, si è trasformato in una scena porno con tanto di sodomizzazione (finta) della donna sull'uomo. Discutibile quanto si voglia ma in uno spettacolo teatrale non interpretato da guitti, può anche capitare che si vedano scene molto forti. Ebbene, veniamo ai moralisti e alle proteste di un deputato di Forza Italia che imbracciato il fucile della sua sublime moralità (presa dal suo capo carismatico presumo), ha invocato lo sperpero del danaro pubblico per mettere in scena spettacoli porno. Il governo, nella persona del ministro Franceschini, deve rispondere in parlamento per queste scelte scellerate. Allora e concludo: come lo vede il mondo certa gente? Doppia moralità, doppio peso a seconda delle visioni "politiche"? Abbiamo uno scempio su canale 5 con una visione aperta a tutti, alle tre di notte magari no, ma ieri sera in prima serata se ne è parlato e il Russo è stato squalificato dal programma. Poi si va a teatro e mado'... due ballerini bravi che fanno finta di fare sesso nel conteso dello spettacolo e sono incolpati per aver saputo fingere...a meraviglia!!! E di tutto ciò che i ragazzini possono trovare in rete, ne vogliamo parlare?

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 05/10/16 alle 11:02 via WEB
Sulla cosciente e consapevole chiacchierata notturna tra i due, siamo perfettamente d'accordo: sappiamo benissimo io e te che la trasmissione è in diretta con cento telecamere accese, pertanto nulla che potesse essere "in privato" tra i due:si fanno confessioni hard e i padroni gongolano. Lo schifo sta proprio in questo: fanno tutto per business. La tv del dolore ben messo in evidenza, la spettacolarizzazione degli eventi tragici messi nei contesti dei talk show caciaroni e pettegoli. Insomma siamo alla tv dell'assurdo. Mentre sullo spettacolo a Terni, messo in scena nel contesto di un festival internazionale, non sarei così severo: allora i soldi, i contributi pubblici dovrebbero essere dati per i cinepanettoni? L'arte si può anche forzare con scene spinte ma non si può dire a priori che sia porno. Ossia, vedendo il balletto può non piacerti e defilarti, ma no che non sia arte! Anche a me non piace Picasso, ma ciò non toglie che sia un grande artista. Buona giornata Ghes.
(Rispondi)
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 05/10/16 alle 13:34 via WEB
...be' non i cinepanettoni certo, però, secondo me, i finanziamenti pubblici dovrebbero andare per cose di obiettiva utilità e valore, in questo momento in italia sulle cose utili non abbiamo che l'imbarazzo della scelta. Inerpicarsi nel finanziamento di eventi d'arte contemporanea, a meno che non si sia perfettamente certi del contenuto e del valore morale ed estetico di un'opera, onestamente è una cosa che si presta a critiche e malintesi, quando va bene... sai quanto me che l'arte contemporanea, ma anche quella moderna a partire dalla "fontana" di duchamp e passando per la "merda d'artista" di manzoni è un operazione che si muove al limite del marketing, del suscitare scalpore, e anche del buon gusto. L'amministratore della cosa pubblica dovrebbe utilizzare i fondi per iniziative opportune e non per quelle inopportune... e tanto per tenersi in un range di salvaguardia, dovrebbe opportunamente riferirsi - per le produzioni culturali e artistiche - alla definizione di bene culturale contenuta nel codice dei beni culturali, ovvero i beni mobili che presentano interesse artistico, storico ed etnoantropologico - escluse le opere di pittura, scultura e grafica di autore vivente o la cui esecuzione risalga a meno di 50 anni- ed altri beni mobili soggetti a specifiche disposizioni di tutela che abbiano compiuto almeno 50 anni... ecco ;) buon pranzo Carlè ;)
(Rispondi)
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/10/16 alle 17:16 via WEB
Hai ragione esponendo e approfondendo la tua argomentazione. Orbene, torniamo al mio discorso: rispetto di etica e di morale. Già, ma chi stabilisce? Chi sostiene quale sia il punto da non oltrepassare? Il problema della manifestazione si scosta dalla morale pubblica e del luogo pubblico (leggi il nuovo post di Giuliana). Una rappresentazione teatrale, qualunque sia, è arte e come giustamente indichi, ci sono artisti che con le loro opere hanno voluto eccedere apposta. Per loro e per tanti altri, è arte! Mentre per altri ancora resta solo una "manifestazione" offensiva. Pertanto nel merito di manifestazioni artistiche al chiuso, vi possono essere reazioni diverse, chi è nel contesto è libero di dire il suo parere accettando o dissentendo sui pregi dell'opera. Chi finanzia, in questo caso non può fare il critico a priori: deve sapere in linea generale cosa stia finanziando e chi stia finanziando. La protesta non credo sia stata generale per il balletto, almeno non mi risulta, e se inserito in un Festival di levatura internazionale, non si va a spaccare il capello e ci si regola diversamente. Se ti raccontassi di oscenità e di eccessi artistici visti durante opere teatrali, ci sarebbe da far rivoltare gli autori dell'opera stessa. Caio cara.
(Rispondi)
 
 
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 05/10/16 alle 21:28 via WEB
attento Carlo, non parlo degli artisti (o sedicenti tali) ognuno può mettere in scena ciò che preferisce, caso mai avvisando se lo spettacolo sia o meno adatto ad un eventuale pubblico minorenne, parlo invece dei finanziamenti pubblici allo spettacolo, che dovrebbero essere dati, come si dice, cum grano salis....;) buona serata!
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 06/10/16 alle 11:59 via WEB
Scusami ma devo insistere: regioni, comuni, province, stato, offrono contributi per legge. Ossia, per la cultura e per gli spettacoli di qualunque genere devono assistere la promozione e la divulgazione finanziano nei limiti, i richiedenti. Quindi quando a chiedere soldi sono enti teatrali, Festival organizzati da più entità, spettacoli in vernacolo, feste popolari, ecc.ecc. loro si basano sui richiedenti e si regolano soprattutto in base a chi chiede i soldi e alla proposta del tipo di manifestazione che intendono mettere su. In caso di importanti richiedenti, non entrano nel merito specifico del lavoro: si fanno una idea sommaria e danno l'ok. Se volessero ficcare il naso nei dettagli artistici, in primis non ne sarebbero capaci e inoltre se ponessero paletti o veti, rischierebbero di essere tacciati di partigianeria e/o forte dipendenza politica. La libertà artistica va salvaguardata a tutti i costi specie poi quando lo spettacolo è al chiuso no all'aperto come le manifestazioni popolari e gratuite. Pensa che c'è gente che arriva in ritardo per chiedere i soldi e se son finiti, s'arrangia!!!! Il sistema funziona così. Si esclude da tutto questo l'aiuto finanziario dovuto ai grandi enti: Teatro alla Scala, Petruzzelli ecc.ecc. Buondì Ghes.
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