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« MA CHI MI HA DATO LA PATENTE?DA UOMO DEL SUD...NON CI STO! »

CERCARSELO O EVITARLO CON GIUDIZIO?

Post n°3618 pubblicato il 13 Luglio 2020 da monellaccio19
 

 

 

 

Recentemente sulle colonne del "Rimini Today", è stata riportata in cronaca la notizia di uno stupro avvenuto a notte fonda sulla spiaggia: sono state coinvolte due  ragazzine quindicenni. Se vogliamo è una notizia poco originale, ormai le recepiamo e non ci scomponiamo più di tanto;  la regolare e costante informazione ci sta rendendo asettici, protetti e pronti a somatizzarle, con diritto di archivio immediato in un angolo remoto della nostra testa. Non fanno più notizia le aggressioni, non ci disturbano più di tanto e a volte l'indifferenza ci distrae dall'avvenimento: "Finché succede ad altri e no a noi, va ancora bene". In verità non è così che dovrebbe andare, oggi non tocca a noi, ma domani? Spesso, in caso di processi a carico di stupratori, abbiamo sentito domande del genere: "Signorina..." chiede il giudice: "...ma le gambe le teneva ben strette?". Oppure: "Senta, mi dica cara ragazza, i jeans erano di quelli stretti, molto aderenti e difficili da sfilare?". Domande assurde e maliziosamente subdole, alla ricerca dell'attenuante da "fornire" allo stupratore. Le due ragazze quindicenni sono uscite a tarda sera, destinazione spiaggia dove c'era un party. Erano naturalmente ben vestite per l'occasione, erano pronte a divertirsi e a passare una bella e indimenticabile serata. Bene, anzi male, perché le ragazze coinvolte dal livello della  festa, dove l'alcool scorreva a rivoli abbondanti, nel giro di poco tempo erano già ubriache fradicie e per l'amico di turno, colui che le abbia preventivamente adocchiate per poi "curarle" tutta la serata,  è stato un gioco semplice stuprarle entrambe! Orbene, ecco la magia che contorna ed etichetta subito il fattaccio: erano ubriache fradicie. Secondo voi, l'essere ubriache fradicie depone a favore di chi stupra o è una libertà indiscutibile per ragazze che vogliano vivere la loro vita?  Ci sono limiti o no per meritarsi uno stupro? Dove finisce la libertà di chi viene aggredita e violentata e dove inizia la libertà di procedere con un atto proditorio e vile? Sono colpevoli le ragazze quindicenni presenti alla festa, oppure l'amico che abbia saputo cogliere il momento giusto? Davanti al giudice chi potrà cavarsela con una pesante attenuante? Sapete tutti come io sia contro ogni violenza, ogni abuso e ogni atto aberrante che venga compiuto contro una donna...a prescindere, ma qualche domanda, in tutta sincerità, sono costretto a pormela: quindici anni e sono libere di fare le ore piccole? Minorenni e non devono assolutamente dar conto ai genitori o chi ne faccia le veci? Quindici anni e ingurgitano alcool a volontà? Quindici anni e magari poco vestite e molto attraenti, da sembrare più grandi della loro età? Potrei continuare ma mi fermo. Credo sia chiaro dove voglia andare a parare: la libertà di comportamento riguarda le maggiorenni e/o tutte coloro in grado di gestirsi: sapete dove state andando, sapete che non è una festa parrocchiale, sapete che le tentazioni siano troppo subdole e sapete pure che non siete esenti da "attacchi" violenti. Ebbene, assunte le proprie responsabilità, facciano ciò che la loro maggior età consente. Ma quando si è giovanissime, troppo inesperte della vita comune, allora presumo si debba essere più contenuti e molto più prudenti. Ora sono giunto al punto che anche le mie sicurezze, le mie certezze da uomo di mondo, cominciano a traballare e a portarmi sull'orlo della perplessità. Due vite distrutte da un atto violento e non riuscire a pensare se le due ragazzine se la sono cercata o meno. Resta solo la mia sicumera, lo stupro non ha vie d'uscita: resta un atto da punire senza attenuanti e senza scuse. 

 
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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 13/07/20 alle 10:37 via WEB
Non è ammissibile nemmeno pensare che due quindicenni, stiano fuori casa fino a tarda notte. L'alcool ha fatto la sua parte in questa tragedia e ha costituito un un buon alibi al vile ragazzo che ha colto la...buona occasione. Troppi errori, troppe leggerezze e infine, come ben dici, speriamo in giudice...inclemente. Ciao Licia, felice giornata.
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giuliano.alunni4
giuliano.alunni4 il 13/07/20 alle 11:00 via WEB
Lo stupro soprattutto sulle minorenni è espressione di bullismo,costringe la vittima ad avere contatti sessuali,questi aggressori devono essere segnalati alle forze dell’ordine,rappresentano un ricatto specialmente nel casso in cui le minorenni,ubriache non sono grado di gestire emozioni,stupro rappresenta un comunque un trauma fisico e psicologico.
(Rispondi)
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/07/20 alle 11:12 via WEB
Sono perfettamente d'accordo con te. Ma consentimi di girare la medaglia per commentare e analizzare l'altra faccia. E' quell'aggettivo "ubriache" che costituisce un titolo per l'aggressore: un buon avvocato sarebbe in grado di renderlo una attenuante davanti al giudice e cadere quindi nel trappolone dell'atto consenziente, ossia, le ragazze perché ubriache, hanno accettato il rapporto. Abbiano casi dove la giurisprudenza indica come dettagli del genere, se enfatizzati dalla difesa, vanno a suffragare la posizione del giovane. Quindi una pena non corrispondente alla gravità del reato. Delle ragazze non fai cenno e poiché sono giovanissime e minorenni, mi avrebbe fatto piacere leggere il tuo punto di vista. Infatti questo è il particolare delicato su cui io abbia espresso le mie riserve. Grazie Giuliano, buona giornata.
(Rispondi)
 
 
 
 
giuliano.alunni4
giuliano.alunni4 il 13/07/20 alle 11:34 via WEB
Non importa se le ragazze erano minorenni,è il tribunale che valutare ed è il giudice che esprimere la sentenza,le donne anche se minorenni chiederanno un danno riparatorio, perché la dona non può essere considerata un oggetto,tieni presente che la difesa non può mai infangare la parte lesa. Grazie per la tua osservazione,questo è il mio pensiero. Ricambio i tuoi saluti.
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/07/20 alle 11:48 via WEB
Mah...non credo, non a caso ho citato un paio di osservazioni fatte da due giudici in due processi distinti: domande sciocche nel tentativo di aggrapparsi ad attenuanti favorevoli al reo. Grazie a te.
(Rispondi)
 
 
 
 
vendicativa_mente
vendicativa_mente il 13/07/20 alle 14:03 via WEB
La donna non può essere considerata un oggetto, sono d'accordo con lei, ma quel ragazzo che si è comportato da delinquente troverà sicuramente un avvocato che farà leva sul fatto che le ragazzine erano ubriache. E quando una donna è ubriaca è difficile se non impossibile stabilire se era consenziente o meno. Ci sarà il beneficio del dubbio e questo costituirà un punto a favore per la difesa dello stupratore. Il resto sono solo chiacchiere da bar.
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/07/20 alle 17:49 via WEB
Cero, come ho dimostrato con i due esempi, spesso i giudici tendono a trovare attenuanti che possano alleggerire la pena. Non ci sono scuse, lo stupro rimane tale anche se le gambe non le stringono!!!!!!! Questo sia chiaro!!!! Resta tuttavia l'assenza macroscopica dei genitori assenti e impreparati per sorite del genere. 15 anni, festa in spiaggia, notte fonda e tanto alcool è solo un buon viatico per il rapace vigliacco che abbia cattive intenzioni.
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