Non si convincono, il tempo trascorre indarno se credono ancora di poter vantare privilegi così come l’italiota e sciocca abitudine comanda e suggerisce da sempre. Il malvezzo come la gramigna, è duro a morire, non lo si cancella dall’oggi al domani e nonostante tutto ciò che accade, la crisi che morde, l’indigenza che avanza e la miseria spirituale che ci prende le viscere, c’è chi ancora suppone di poter sventolare la famosa, vetusta bandiera del : “Lei non sa chi sono io!”. E’ ciò che ha ritenuto e ben pensato di dire l’assessore al comune di Brescia Roberta Morelli : beccata alla guida mentre parlava al telefonino, ha aggredito verbalmente i due vigili che si sono permessi di fermarla, con la classica puttanata che conoscete: “Voi non sapete chi sono io!”. I vigli non si sono posti la domanda, né tanto meno hanno cercato di indagare: hanno proceduto come legge comanda comminando una deliziosa ammenda alla sprovveduta signora “scesa in politica” ritenendo fosse unta dal Signore. Fosse finita qui non ci sarebbe altro da aggiungere e archiviare il caso tra i tanti che affollano la nostra cronaca italiana. In realtà l’assessore, non grata e per niente felice del mancato riconoscimento, ha aggredito i due tapini con frasi ingiuriose e oltraggiose. Inevitabile la denuncia alla magistratura che provvederà a giudicare il caso. La signora, ovviamente e a mente fredda, ha negato e sostiene di aver solo redarguito gentilmente i vigili perchè secondo lei stavano commettendo un grosso errore. Beh raga’, non dobbiamo stupirci più di niente, ormai l’andazzo è questo e per rimuoverlo passeranno generazioni, tante generazioni. Dico solo alla signora: “Ti sei beccata la multa, hai capito che i due sono solerti e non inclini a favoritismi, perché kakkio non paghi e stai zitta???”. E no, il delirio di onnipotenza include anche l’incazzatura e l’aggressione verbale, veemente e oltraggiosa. Per me cercava rogne e….le ha trovate.