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PUNIZIONI CORPORALI

Post n°1991 pubblicato il 03 Gennaio 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per punizioni corporali a scuola

 

Sono sorpreso e ammetto i miei limiti: leggo che la Francia abbia appena approvato una legge contro ogni forma di punizione corporale sui bambini da parte di insegnanti e/o genitori. La sorpresa mi coglie perché la Francia si aggiunge ai 51 paesi che abbiano in tempi diversi, emanato leggi appropriate per tutelare i più piccoli. Considerando che la prima nazione a legiferare su questo argomento sia stata la Svezia (ma va...) nel lontano 1979 e poi a seguire le altre fino a giungere alla Francia, osserverei che 52 stati siano un po' pochi per essere già nel terzo millennio e non comprendo perché su un tema così delicato e importante, si sia iniziato tardi (1979) e si sia impiegato tanto tempo per provvedere. Ma la civiltà, la cultura e la buona educazione, latitavano? Come mai si sia perso tanto tempo? E se riscontro coloro che abbiano provveduto da tempo, perché non rilevo l'Italia?  Bella domanda vero? Da noi non esiste una legge o una norma apposita, ci avvaliamo solo di una sentenza della Corte Costituzionale del 1996 che è contro le sculacciate e le percosse in genere. Insomma, non c'è omogeneità e comunione di intenti tra tutte le nazioni del pianeta su un argomento scottante e pressante. La Francia tanto ha provveduto perché si è beccata una bella tirata d'orecchi da parte dell'Europa e stupisce notare come Tunisia, R.San Marino, Mongolia, Slovenia, Paraguay e altri ancora, siano tra gli stati che abbiano provveduto negli anni passati a proteggere i bambini con opportune leggi al riguardo. Non credo che accada come ai miei tempi: io che frequentavo le elementari durante il Risorgimento, ne ho prese di bacchettate sui palmi delle mani e pedate nel sedere, eppure ero convinto che il problema non solo fosse superato già da tempo, ma che le leggi tese a proibire le percosse corporali fossero vigenti da tanto e in tutti i paesi civili. Sbagliavo, reputavo male e spero non mi bacchetterete per questa lacuna. 

 
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Commenti al Post:
licsi35pe
licsi35pe il 03/01/17 alle 17:27 via WEB
Le punizioni corporali, in casa o in altro ambiente, non le ammetto. Sono d'accordo, come genitore, nonna o che dir si voglia, che uno sculaccione e la voce grossa, al momento giusto, faccia parte dell'educazione, altrimenti i bambini ti saltano sulla testa. Non so se esiste una legge, certo è che se si osa sgridare un bambino in strada già ti guardano male e,se poi lo "picchi", rischi la denuncia. Certamente, ancora si sente di precettori alla vecchia maniera, ma non esiste proprio...bacchettate, sedere sul sale, in piedi dietro alla lavagna...tra l'altro, per niente educativi. Bisogna far attenzione, non si esageri nè da una parte nè dall'altra..le leggi, nel nostro Paese sono decisamente inadeguate, anche quando ci sono. Buona serata, Carlo, un caro saluto...licia
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/01/17 alle 17:32 via WEB
Sono pienamente d'accordo con te cara Licia. Qua non si tratta della sgridata verbosa o della pacchetta sulla natica, parliamo di punizioni corporali e mi sono subito ricordati come funzionava ai nostri tempi. Mi sono chiesto quindi, ma anni e anni di questa incivile abitudine, specie in ambito scolastico, non spingevano nessuno stato ad essere più civile e preoccuparsi della tutela dei bambini? Vedi l'Italia, non ha una legge precisa in tal senso e si basa su una sentenza della Corte Costituzionale. Buona serata mia cara.
(Rispondi)
 
aldogiorno
aldogiorno il 03/01/17 alle 17:45 via WEB
CIAO ,PNELLACCIO. COMPLIMENTI PER IL èPST. UNA BUONA SERATA ED UN CARO SALUTO ALDO.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/01/17 alle 18:11 via WEB
Un felice serata Aldo.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/01/17 alle 17:55 via WEB
Qui da noi c'è il delitto di "abuso dei mezzi di correzione o disciplina" (...) commesso da chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, ovvero per l'esercizio di una professione o di un'arte (art. 571 c.p.).
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/01/17 alle 18:15 via WEB
Ecco, appunto, non essendo uomo di legge e informandomi in proposito, non si menziona l'art. che citi e poiché abbiano fatto menzione solo su quanto stabilito dalla Cassazione, ritenevo non ci fosse alcun articolo del penale al riguardo specifico.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/01/17 alle 17:57 via WEB
C'è poi L'art. 572 c.p. che punisce chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo 571 c.p., maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/01/17 alle 18:21 via WEB
Verosimilmente, la legge francese appena approvata, viene definita da un tuo esimio collega, "aiutino normativo" che assicura i genitori specialmente, di stare nel giusto. E ancora la dott.Tilde Giani Gallino, nel lontano 1977 in un suo libro sosteneva che non si dovevano picchiare i bambini: " "È chiaro che non si può che essere favorevoli ad una legge che vieti la violenza - precisa a distanza di 40 anni Giani Gallino - ma non bisogna neppure essere troppo liberali perché il rischio è che non esistano più vie di mezzo". Come comportarsi dunque se si ha un figlio impenitente? "Parlare" è la sola strategia che funziona. "Naturalmente bisogna discutere con i ragazzi trattandoli come pari, dando loro dei consigli su come comportarsi e cercando di spiegare dove hanno sbagliato - aggiunge Giani Gallino - il problema ultimamente è che i genitori in casa sono troppo permissivi e quindi i bambini, abituati a vivere senza regole, quando arrivano in classe diventano un problema per gli insegnanti che non riescono più a gestirli".
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/01/17 alle 19:57 via WEB
Grazie. Non potevi dire meglio. Tilde Giani in Gallino è una psicologa stimatissima. Ho imparato di più da lei e, specialmente, da suo marito Luciano Gallino che non in tanti corsi di specializzazione. Il prof Gallino, un Maestro della sociologia, è venuto a mancare l'8 novembre 2015 a 88 anni...
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/01/17 alle 20:05 via WEB
Ero certo che fosse persona a te molto nota. Buona sera Giuliana.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/01/17 alle 18:02 via WEB
Qui è successo poco prima delle vacanze di Natale che una maestra non trovando più un suo alunno dopo la ricreazione è stata presa dal panico. Quando, alla fine dello scherzo, l'alunno è sbucato da sotto un cespuglio del giardino l'insegnante spinta da una reazione emotivo-ansiosa gli ha somministrato uno schiaffo. Allo stato è sospesa dal servizio e in attesa di processo. Vedremo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/01/17 alle 18:22 via WEB
Beh almeno in questo caso vi sarebbe un attenuante, ma per quel che può valere, vedremo come sarà giudicata l'insegnante.
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 03/01/17 alle 18:03 via WEB
sai Carlo, io penso che è giusto che ci sia una legge, ma è anche molto triste pensare che questa legge sia necessaria, ed ancora più triste è che questa legge non fermerà le persone perverse che usano crudeltà contro i bambini :(
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/01/17 alle 18:24 via WEB
Infatti, si cita anche questo aspetto del problema, specie in quei paesi civili e in contesti di società avanzate, il picchiare un bimbo non dovrebbe essere regolato dalla legge ma dal buon senso, dalla cultura e dalla educazione di un popolo. Ciao Marina.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 03/01/17 alle 18:37 via WEB
Non sono d'accordo con le punizioni corporali specialmente fuori dell'ambito della famiglia, che non ritengo autorizzata. Comprendo tuttavia che uno scappellotto o una sculacciata ogni tanto ci voglia, in fondo tra i bambini ed i genitori è necessario che si crei quel dovuto rispetto all'autorevolezza , in mancanza del quale viene a crearsi quel cameratismo esagerato che non educa per niente i nostri bambini, specialente non li educa al rispetto ed al sentimento vero.
Buona serata Carlo. Un sorriso:)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/01/17 alle 19:18 via WEB
Vero, e sappiamo bene quanto sia importante che un rapporto tra genitori e figli sia impostato sul dialogo e sul confronto. Resta inteso che il reciproco rispetto sia perno fondamentale per gestire codesto rapporto. Quindi ci può scappare lo scappellotto sul sedere, il richiamo verboso, il divieto punitivo. A scuola nessuno può e deve permettersi di muovere un dito contro i bambini. Non è ammissibile nessun gesto. Buona sera Giovanna.
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gabbiano642014
gabbiano642014 il 03/01/17 alle 21:29 via WEB
Nel lontano 1850, un noto pedagogista italiano Aristide Gabelli,alla domanda:" Che cosa dobbiamo proporci con l'istruzione?" Rispose:"L'istruzione."Caro Mon..L'istruzione sia scolastica che genitoriale è lo sviluppo e crescita dei ragazzi e la violenza corrisponde solamente ad influenzare negativamente il pensiero di qualsiasi individuo...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/01/17 alle 08:02 via WEB
Fosse per me, questo argomento era scontato e superato nella misura in cui in quasi tutto il mondo il problema delle punizioni corporali sui bambini fosse stato già superato. Mi ha sorpreso la lettura dell'articolo: solo 52 nazioni con leggi ad hoc e la civilissima Francia, appena entrata nel novero. Poi l'Italia che ha leggi più generiche ma altrettanto decise.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 03/01/17 alle 21:31 via WEB
Era più che scontato il mio commento..Buona serata mio caro Mon..
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/01/17 alle 08:02 via WEB
Scontato ma giusto e azzeccato come sempre mia cara. Lieta giornata Patty.
(Rispondi)
 
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