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PREPARARSI AL PEGGIO IN TEMPO UTILE

Post n°2465 pubblicato il 01 Settembre 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per bunker antiatomici in Nuova Zelanda

 

Non è la caverna dei 40 ladroni, non è nemmeno l'antro dell'orco delle favole, è solo un "articolo" che specie in questo momento, è in cima alla classifica delle "merci" più richieste. E' un rifugio antiatomico, uno dei tanti dislocati sulla faccia del pianeta. Un settore questo che non conosce crisi, in America nel 2016 si è registrato un aumento del 700% e ogni anno il dato aumenta in maniera esponenziale. Considerando che i prezzi vadano dai 40.000 dollari ai 20 milioni circa, non credo sia necessario indicare chi siano gli acquirenti. In America, uno dei paesi più esposti ad un coinvolgimento nucleare i ricchi, i danarosi, sono tutti provvisti di rifugi, tutti dotati del nido dove nascondersi, e chi possiede tante case, ne ha uno per ogni casa. I Gates, i Murdoch, i padroni della Silicon Valley, Jack Ma (Alibaba), tutti gli zii Paperone dell'USA sono abbondantemente forniti e siatene certi, non di un "rifugio giocattolo" mod. monolocale da 40.000 dollari. Orbene, se il rifugio antiatomico lo si cercasse in una zona del mondo dove vi siano meno rischi e un ambiente meno degradato, allora si può puntare sulla Nuova Zelanda dove c'è abbondanza di spazio e sono già operativi molti rifugi costruiti in zone meno popolate. Pertanto, se accadrà e Dio non voglia, un massiccio conflitto nucleare con le grandi potenze impiegate per una ragione o per l'altra, il "deus machina" sarà, manco a dirlo, quel "Ciccio Bomba" coreano rompiballe che gioca con i missili. Una constatazione: possiamo discettare quanto vogliamo, possiamo schierarci con qualsiasi parte politica, ma una cosa è certa, non dipende più nulla dalla politica, non è più in mano alla politica il destino di uno stato, le sue scelte, i suoi orientamenti, tutto dipende dalla alta finanza, dai padroni del mondo, i ricchi e i danarosi. Pensate che solo agli americani? No, tutti sono in possesso di rifugi, tutti i ricchi della terra potranno sopravvivere al nucleare. Saranno razza eletta e potranno ricominciare per una nuova procreazione della stirpe che nel tempo ripopolerà il pianeta. Lo so, scenario fantascientifico ma non più di tanto. Loro sono al sicuro e se comandano il mondo, è una realtà di cui dovremo farci carico. Io nel mio piccolo, poiché avevo un gruzzoletto da parte, mi sono comprato, un mezzo monolocale antinucleare a Piadina del Suono, una agglomerato di vecchie case in provincia di...no, non ve lo dico altrimenti mi chiedereste ospitalità. Tuttavia vi assicuro che contro i ricchi che si riprodurranno per la nuova razza umana, ci sarò io  e  i miei che provvederemo a riprodurre l'altra parte della razza umana, quella dei poveracci. Che credono i ricchi? Di poter fare da soli? Non lo sanno che loro per esistere hanno bisogno dei poveracci? Altrimenti essere ricchi a cosa servirebbe?

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 01/09/17 alle 19:34 via WEB
Le regole per costruire il perfetto bunker antiatomico sono quelle che arrivano dalla Svizzera, dove per legge ogni cittadino deve avere la possibilità di essere ospitato in un rifugio sotterraneo in caso di attacco aereo o di bombardamento nucleare A ognuno il suo bunker antiatomico, quindi, verrebbe da dire guardando all’esempio svizzero.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 02/09/17 alle 09:09 via WEB
Lo so, ma dappertutto come scrivevo, sorgono e si impiantano rifugi. In Italia vicino a Verona, c'è un rifugio antiatomico dismesso dai militari nel 2010. Essendo del demanio pare che lo stato lo cederebbe al miglior offerente.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 01/09/17 alle 19:35 via WEB
I nostri vicini di casa hanno disseminato il proprio Paese di rifugi a prova di bomba, pubblici e privati, che ad oggi potrebbero ospitare circa 8,6 milioni di persone. Più dell’intera popolazione Svizzera......
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 02/09/17 alle 09:11 via WEB
La Nuova Zelanda viene preferita per i grandi spazi e per sua "purezza naturale" del territorio. Certo, se vanno tutti là, alla fine ci sara da dire: "Permesso! Permesso!" per accedere al proprio!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 01/09/17 alle 19:38 via WEB
Ma dicevo delle regole... , per armarsi di scavatrice e costruire il proprio bunker. Intanto scavare ma non troppo! Circa 3 metri sono più che sufficienti, considerando che, in caso di ostruzione delle porte di accesso o di crolli inaspettati, sarebbe necessario farsi largo in mezzo al terreno fino a ritornare in superficie. Per il resto, le mura – in cemento armato, of course – devono essere spesse tra i 30 e gli 80 centimetri, con porte blindate in cemento e acciaio di almeno 20 centimetri che si devono aprire verso l’esterno. Fondamentale, ovviamente, è l’impianto di areazione, che deve poter essere azionato anche manualmente in caso di guasto tecnico o assenza di corrente. Per il resto, cibo a lunghissima conservazione, acqua a volontà, un bagno, qualche brandina e una radio per rimanere in contatto con il mondo esterno.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 02/09/17 alle 09:13 via WEB
Insomma, a descritto il modello da 20 milioni in su, praticamente i più diffusi. Lo vorrei vedere il miliardario che si fa costruire quello da 40 mila dollari!!!! Poveraccio!!! Buon w.e. Aldo.
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nina.monamour
nina.monamour il 01/09/17 alle 19:51 via WEB
Bella gatta da pelare Carlé, c'è chi scava nel terreno per seppellire la paura in superficie. Migliaia di chilometri quadrati di tane sparse anche in Italia, al riparo dal terrore dell'atomica, dalle guerre e dalle epidemie. Il senso comune la chiama paranoia, molti psicologi la definiscono una tendenza estrema dell'istinto di sopravvivenza. Di sicuro è qualcosa che è da sempre nel dna umano, ieri come oggi. Prima, a costruirsi i bunker erano i dittatori, i Capi di Stato ed i criminali. Poi i personaggi dei fumetti, da Batman a Diabolik o Zio Paperone. Con una costante, la grossa disponibilità di denaro. Oggi in Italia, invece, sono anche piccoli imprenditori e persone della media borghesia, soprattutto del Centro Nord del Paese, che rinunciano all'auto nuova per quella scatola di cemento blindata, al riparo del resto del mondo. Quindi non serve andar fuori Italia Carlè, buon w.e.
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monellaccio19
monellaccio19 il 02/09/17 alle 09:16 via WEB
Cara mia, il post l'ho scritto per una sola ragione: poiché nei miei scritti, ho più volte sostenuto che il mondo è dei ricchi e noi perdiamo solo tempo con la politica, se accadrà l'impossibile guerra nucleare, allora sappiamo già chi sopravviverà: i danarosi signori della terra. Quelli che abbiamo gonfiato di soldi consumando all'eccesso i loro "prodotti". Bel circolo vizioso, non trovi? Buon w.e. Nina.
(Rispondi)
 
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