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« ITALIA: MALINCONICA E RA...MOLESTIE: SECONDO CAPITOLO »

FATELA FINITA

Post n°2569 pubblicato il 26 Ottobre 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per pubblicità sessista italia


Da noi non è mai apparsa una pubblicità in tal guisa, da noi andava peggio e non credo che nonostante gli impegni e gli sforzi profusi, sia cambiata più di tanto la situazione: la cartellonistica stradale, quella di grandi superfici che non era possibile ignorare: grandi manifesti, grandi immagini osè e le battute più orrende per giocare sul calembur pruriginoso e divertente. Partiamo dalle modelle, del resto loro fanno questo lavoro,sono pagate e "nulla quaestio", le ditte invece che ordinano questo genere di pubblicità, badando essenzialmente a catturare l'attenzione dei maschietti, sperano di attirare affari e reddito. La foto su, se vogliamo non è troppo oscena, è la pubblicità di un marchio di moda olandese di circa sette/otto anni fa. Allora furono tutti offesi e stupiti dal tanto osare: non avevano visto i nostri cartelloni evidentemente, uno del tipo:  Risultati immagini per pubblicità sessista italiache è già un po' meno spinto di altri...per collegiali e orsoline. All'epoca si sollevarono le donne e nonostante il malvezzo fosse diffuso per tutta l'Europa, furono tanto insistenti le donne "femministe" perché la si finisse con queste menate sessiste e inutili. In illo tempore, ricordo un mio post sull'argomento e devo ammettere che il tempo ha dato ragione alle donne insultate: i committenti di tali pubblicità hanno rivisto un po' le loro scelte e devo riconoscere che qualcosa sia cambiato nel tempo. Ritenendo superato il problema, mi ha stupito un articolo pubblicato sull'Espresso  da Annamaria Arlotta, titolare di una pagina Facebook, dove riporta in pista l'argomento delle pubblicità sessiste e avendo vissuto per anni in Inghilterra, procede con una comparazione tra quel paese e il nostro che evidentemente l'ha sorpresa. Riconosce la Arlotta che molto si sia fatto da noi, ma resta alto il livello di guardia e per lei, è determinate che la protesta delle donne non cessi mai almeno fino a quando non cambi il malvezzo logoro e offensivo della dignità femminile. Sia ben chiaro e concludo: il problema investe tutti coloro che abbiano bisogno di fare pubblicità, nessun settore è escluso e ricordando un vecchio spot, anche la politica faccia a meno con i partecipanti alle votazioni che si servono di giochetti di parole e di immagini eloquenti come questa.

 
Risultati immagini per pubblicità sessista italia

Vecchio ma sempre attuale per eventuali elezioni...pecorecce!

 
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Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 26/10/17 alle 10:20 via WEB
E' un mondo che non rispecchia i miei ideali. Ognuno dalla vita ha quello che sceglie;anche se a volte le intenzioni sono buone,. Ciao Carlo,
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/17 alle 11:02 via WEB
Ecco perché insisto, su problemi sociali come questo, io non mollo. Ditemi che sono noioso, ditemi che ci marcio, ma la prova palese è che quando si trattano certi argomenti e posto foto un tantino out, le visite aumentano: allora sono interessanti i miei post oppure sono solo le foto che attizzano? Buon giorno cara.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 26/10/17 alle 10:29 via WEB
Mio caro...Nelle provocazioni e gli stili cambiano solo le modelle,il focus è sempre la figura femminile.Ti scrivo una conferma nella tua ultima frase..I canoni della comunicazione riflettono le caratteristiche del pensiero pubblicitario in due versioni.L'immediata pubblicità ha riscontro nel piacere, e si identifica nella valenza negativa del rispetto della donna.La versione nel tempo,quella che rimane, non ha riferimenti sessuali o atteggiamenti negativi. E' la donna vestita in abiti eleganti che permette nell'inconscio di memorizzare la vera figura femminile non negli istinti sessuali,ma nei suoi unici valori.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/17 alle 11:10 via WEB
Perfetta analisi e accorta deduzione. Siamo al meretricio legalizzato e solo da pochi rifiutato: la cartellonistica stradale è di competenza comunale, pertanto solo alcuni sindaci si sono presi la briga di rifiutarla, mentre la maggior parte, accettano il posizionamento per arricchire le casse comunali. Quindi il probelma è quello che tu sottolinei e che io ho spiegato su da Laura.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 26/10/17 alle 10:32 via WEB
Le pubblicità delle Maison nazionali e internazionali hanno sempre la Donna vestita...Buona giornata mio caro Mon..
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/17 alle 11:13 via WEB
Non sempre ma le case serie si distinguono anche quando c'è esposizione di nudo: quanto meno non si gioca con le battutacce di basso profilo. Buon giorno mia cara Patty.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 26/10/17 alle 10:51 via WEB
La domanda cruciale, caro Carlo, per me è questa: la pubblicità e il sistema mediatico sono pronti a guardare da una prospettiva diversa il mondo femminile? Temo di no!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/17 alle 11:16 via WEB
Il punto è proprio questo: quanto pesa il nudo, o parte di esso, femminile? Prenditi la briga di leggere la mia prima replica lasciata su da "Lascrivana". E poi ne ripalrliamo se vorrai.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 26/10/17 alle 11:21 via WEB
AHAHAHAHAH hai scritto alla Scrivana: " le fotto"... lapsus freudiano? P.S. La signorina qui sotto ha un lato B che dà senso e significato alla vita. Chi è?
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/17 alle 12:13 via WEB
Visto? Per la fretta di replicare al tuo primo commento!!!!! Quello è un vecchio manifesto elettorale che fece scandalo, ma divertì molto per la battuta finale. E siamo sempre al nodo: ridiamo e non ci pensiamo più o ridiamo ma critichiamo un culo mostrato così solo per attirare l'attenzione?
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 26/10/17 alle 11:40 via WEB
Dice Laura Boldrini: serve porre dei limiti all’uso del corpo della donna nella comunicazione. È inaccettabile che in questo paese ogni prodotto, dallo yogurt al dentifricio, sia veicolato attraverso il corpo della donna. In Italia le multinazionali fanno pubblicità usando il corpo delle donne mentre in Europa le stesse pubblicità sono diverse… serve più civiltà ponendo delle regole.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/17 alle 12:14 via WEB
Ecco appunto: oggi pubblico un post che rimane sul tema delle donne. Se vorrai leggerlo, ne riparliamo visto che hai citato le istituzioni.
(Rispondi)
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 26/10/17 alle 12:43 via WEB
Certo che quello del cartellone osè per le elezioni mi giunge nuova:))Mai visto niente di simile.Non sanno più a che santo votarsi...eh?Bella giornata Carlè...kiss and go!!!!!!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/17 alle 16:35 via WEB
Quello che vedi in basso, è un cartellone di qualche anno fa. Dopo le foreci polemiche si sono calmati un po'. Se accade ancora qualche caso è a livello amministrativo e solo in piccoli centri dove l'attenzione abbia bisogno di essere sollecitata. Buona sera Divy, un bacione.
(Rispondi)
 
Spiky03
Spiky03 il 26/10/17 alle 12:44 via WEB
Io penso che per combattere la pubblicità sessista serve abbattere le donne che si prestano a questi miseri lavori, partendo dalla tv e finendo ai giornali. Non esiste altra soluzione!! Bella e solare giornata a te monelll.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/17 alle 16:38 via WEB
Estrema soluzione mia cara e non sono d'accordo: le donne che vedi sono professioniste e non diepnde da loro l'ammiccamento. In reltà è la cultura della donna oggetto che si deve combattere, ovvero, sbatti una donna in bella mostra possibilmente discinta, e hai vinto la battaglia. Ecco smontiamo questo teorema e insinstendo, si può riuscire. Piacevole serata Spiky.
(Rispondi)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 26/10/17 alle 15:24 via WEB
Diciamo che negli anni se ne sono viste di veramente oscene di foto, la liberalizzazione di tutto, come no e così si aprono le porte! Non dimentico che davanti a determinate foto troppo osè di donne i commenti degli uomini erano irripetibili e d'altro canto spingevano le donne a farsi fotografare nude in nome di quella finta adeguazione ai tempi cioè "se non lo fai vuol dire che sei arretrata e antica, nessuno ti degnerà mai di uno sguardo" e le oche ci cascavano! Ora che per guadagnare soldi le società siano disposte a fare di tutto non è una novità, ma secondo me sono le donne a non doversi prestare a cose simile, non capiscono che stanno svendendo sia il corpo che la dignità? Ah no, di sicuro la dignità non la hanno. Buona serata.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/17 alle 16:45 via WEB
Il tuo ragionamento non fa una piega, ma ti ricordo che quelle donne lo fanno per mestiere e se il manifesto risulta essere osceno, non è colpa loro ma di chi ordina il lavoro e per come vuole che si realizzi!!!! Ossia, dobbiamo cambiare la testa di questi omuncoli che credono ancora alla donna oggetto. E' un probelma di educazione cultura, niente più. Poi le donne che fanno questo lavoro sono comandate per realizzarlo come vogliono i committenti. Nella moda quella importante, una fotomodella potrà anche essere nuda ma non sarà mai fuori stile ed eleganza. Inoltre non vi sarebbero battutacce da osteria del porto. Ciao Rosa, magnifica serata.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/10/17 alle 17:30 via WEB
L'Italia è un paese storicamente sessista, e dietro ogni campagna pubblicitaria ci sono tante decisioni buone o cattive, e tanti responsabili, singoli professionisti, persone che lavorano nelle agenzie e o nelle aziende, fotografi, registi. Ancora troppi addetti ai lavori credono che la pubblicità italiana così come è vada bene e piaccia alla gente. Prima che di lotta al sessismo, lì bisognerebbe anzitutto parlare di lotta contro l'ignoranza e l'inciviltà. Poi magari fare loro qualche lezione di comprensione del messaggio, perché di base c'è una disarmante incapacità interpretativa, che si nasconde dietro una presunta "lotta per il bene". Insomma si esaltano alcuni valori, se ne calpestano tanti altri. Se gli spot offendono le donne (su alcuni è meglio stendere un velo pietoso) perché vengono diffusi? Forse la frase "pecunia non olet" è la più appropriata? Buona serata Carlé.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/10/17 alle 18:12 via WEB
Io sono d'accordo con te, ma non me la prenderei tanto per le modelle che si prestano. Loro lo fanno per lavoro e accettano l'indirizzo che il committente vuol dare al messaggio. Per cui si spiegherebbe anche come una modella nuda che facesse pubblicità per una importante casa di moda o per un noto profumo, non desti alcuna critica per la classe e lo stile impiegato nelle direttive ricevute. Fanno quel che si chiede ed è così che funziona. Mentre, come te, batterei il tasto della cultura e dell'educazione: l'oggetto donna deve essere spazzato dalla testa di queste scamorzelle che credono ancora nel messaggio donna uguale attizzo!!!! C'è da lavorare molto e pertanto insistiamo senza mollare l'osso!!!! Ti abbraccio Nina, felice serata.
(Rispondi)
 
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