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Credo che si stia superando ogni limite: in ogni settore, in ogni campo, ovunque con ignavia e supponenza, ci sono segnali che se non presi in giusta considerazione, porteranno questo paese al disastro totale. Non c'è più pace nemmeno tra aziende e lavoratori, c'è sospetto, c'è diffidenza che serpeggia subdolamente e i segnali significativi possiamo rilevarli solo guardandoci attorno. In via del Tritone a Roma, c'è un negozio Rinascente, un nome classico della nostra economia commerciale. Ebbene i commessi che operano in tale sede, hanno denunciato come da un po' di tempo, ogni giorno e in più occasioni, all'uscita del negozio, essi vengano perquisiti nelle borse o buste che hanno con loro. Un gesto odioso e offensivo per un commesso, un dipendente non può subire questo atto, la mancanza di fiducia mette in seria difficoltà il rapporto azienda/lavoratore. V'è indignazione, c'è protesta per questi gesti che ledono la privacy e la dignità di chi dopo aver lavorato sodo l'intera giornata in un grande magazzino, debba subire una rivista accurata nelle borse e/o buste personali, a parte il tempo che si perda quando, con tutto ciò che abbiano da fare, siano trattenuti per questo gesto insano. Ovviamente il sindacato è intervenuto, la protesta si è fatta dura e pressante e si spera che rientri l'ordine e la fiducia: se manca quella, è meglio licenziare che no vessare ogni giorno chi lavora sodo. Hanno dubbi? Sospettano qualcosa? La direzione si attivi diversamente ne ha il diritto: scopra sul fatto chi eventualmente fosse in difetto, ma lasci in pace i commessi tutti. Non si può sparare sul gruppo per colpirne uno!