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« NAUFRAGHI E...AFFOGATI N...DIETRO...ALLA LAVAGNA »

TESTA O CROCE?

Post n°3131 pubblicato il 04 Febbraio 2019 da monellaccio19
 

 

 

In ambito europeo vantiamo un primato per l'eccellente professionalità delle donne che lavorano, ma allo stesso tempo, siamo tra gli ultimi paesi della comunità per quanto concerne l'occupazione del gentil sesso. Una piaga sociale che avremmo dovuto sgombrare da tempo, ma nonostante gli sforzi, i proclami e la migliore condizione degli altri paesi, siamo sempre frenati da una grossa palla al piede. Le donne oggi hanno due grandi necessità incontrovertibili: lavorare e mettere su famiglia. Due problemi che non passano inosservati poiché la mancanza di lavoro e le famiglie che non fanno figli, sono destinate a non far crescere un paese civile. Ovvero, la famiglia atipica, compagni che vivono insieme, non si sposano e di figli non ne parlano nemmeno. La donna in particolare è punita proprio da questo aspetto:  ci sono molte donne che bramerebbero mettere su famiglia e avere figli. Ma come fare? La paura attanaglia la donna che ambirebbe alla procreazione e rischiare di perdere il lavoro, incombe pesantemente sulla scelta legittima.  Siamo fermi a tempi remoti, non badiamo alle tante voci di quegli imprenditori che sostengono di non badare al problema: sono pochi a dimostrare come l'arrivo di un figlio non costituisce un problema aziendale. La verità è che il panorama delle piccole e medie imprese è vastissimo, è in seno a queste aziende che l'arrivo di un figlio per una donna, creerebbe problemi alla forza lavoro. Qui c'è gente che addirittura chiede alle donne in sede di colloquio per una assunzione, se è sposata, se ha figli oppure se conta di averne. Allora c'è solo da mentire se si vuol ottenere il lavoro, perché appena si sospetta un eventuale gestazione e una nascita, la puzza sotto il naso è palpabile. La donna ha paura, non vuol perdere il lavoro ma non vorrebbe perdere nemmeno il suo ruolo di madre. Troppi casi investono le associazioni appropriate e destinate all'assistenza delle donne che lavorano e vorrebbero essere anche mamme. Non ci sono garanzie, non si vincono e non si abbattono le barriere pregiudiziali e non solo le donne rimangono al palo, ma devono battersi anche con se stesse: non si può accettare l'alternativa, il dualismo e il pregiudizio. Una donna potrà e dovrà porsi tanti interrogativi, ma mai scegliere se lavorare o essere madre. In un paese civile non deve esistere questo dilemma, non può essere oggetto da "testa o croce", una donna non deve vivere queste paure. Lavoro e figli sono un diritto e no un piacere concesso con magnanimità.

 
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Commenti al Post:
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 04/02/19 alle 21:52 via WEB
Altro che testa o croce... Si tratta di due diritti inalienabili che dovrebbero essere considerati non ipocritamente, come sempre si fa, specie quando si parla di penuria di nascite e delle loro conseguenze negative che, a breve, avranno la loro esiziale valenza. Oggi, la donna deve lavorare, perché il suo contributo economico è sempre più necessario per la famiglia, al sostentamento e all'educazione dei figli. Sono, questi, motivi lampanti che è difficile ignorare. D'altra parte,la maternità è naturale esigenza di procreazione, insita nel DNA di ogni specie,senza la quale non ci sarebbero più generazioni future. D'altro canto, è palese che una donna è capace, anche a costo d'immani sacrifici, di ottemperare, contemporaneamente, se necessario, a più impegni lavorativi. Tutte noi donne moderne l'abbiamo fatto, anche se i dovuti riconoscimenti sono stati sempre molto pochi. Certo, una mamma che ha figli piccoli da accudire, nessun aiuto ed un lavoro da svolgere, ha poco da stare allegra. E' per queste situazioni che lo Stato dovrebbe intervenire per agevolare il lavoro delle donne madri con Nidi d'Infanzia più agevolmente raggiungibili o addirittura ubicati presso gli stabilimenti industriali più importanti. Utile anche sarebbe una dislocazione più diffusa per classi della Scuola Materna - Elementare e adottare tanti altri provvedimenti atti a risolvere, nel migliore dei modi, il problema che non è semplice, comunque, ma che, in un Paese civile,va assolutamente affrontato.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/02/19 alle 07:31 via WEB
Esaustiva e puntuale analisi. Grazie Mariateresa per il contribuo che arricchisce il mio post. Non aggiungo altro, tutto molto chiaro e non credo ci voglia un grande esperto per comprendere un problema grave e generale che coinvolge tantissime donne. Molte confessano che non fanno figli perché temono possano perdere il lavoro: è un problema pregiudiziale e culturale. Buon giorno mia cara.
(Rispondi)
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 05/02/19 alle 06:32 via WEB
Ciao, ciao...Molti usano la definizione "Amore" per indicare un sentimento concesso solo a poche persone, perché usare il termine "perseveranza" sarebbe stato un grosso problema per la concorrenza. Sorriso per una serena giornata, Bye, Sal PS. L’occupazione femminile ha raggiunto quasi il 49%, ma l’Italia è penultima nella classifica europea sulla quota delle donne che lavorano. Lo afferma l’Istat nel rapporto annuale, secondo cui in Italia nel 2018 “per il quarto anno consecutivo” il tasso di occupazione generale cresce, attestandosi al 58%, “ma è ancora 0,7 punti percentuali sotto il livello del 2008 e lontano dalla media Ue”. “Il riavvicinamento ai valori del 2008 – sottolinea l’istituto di statistica – si deve esclusivamente alla componente femminile (+1,7 punti dal 2008 in confronto a -3,1 degli uomini) anche se l’Italia si caratterizza per un tasso di occupazione femminile più basso della media europea (48,9% contro 62,4%). Si tratta del valore più basso dopo la Grecia”. Ciaooooo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/02/19 alle 07:33 via WEB
Dati che completano opportunamente il mio post. Dati che spaventano e ci fanno perdere il senso del vero problema che ci affligge portandoci in fondo alla classifica. Grazie Sal, buona giornata.
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lunetta_08
lunetta_08 il 05/02/19 alle 08:58 via WEB
Quanto hai ragione, Carlo. Dover scegliere tra lavoro e maternità è vergognoso in una società che dovrebbe essere civile. Eppure, è quel che avviene ogni giorno... Non so in che modo le istituzioni possano cambiare questo scenario, ma urge una soluzione. Buona giornata e un abbraccio.
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monellaccio19
monellaccio19 il 05/02/19 alle 12:18 via WEB
Ahinoi, siamo messi molto male: poi ci lamentiamo del calo delle nascite!!!! Usi il giusto verbo mia cara: urge intervenire!!!!!! Buona giornata carissima Lunetta.
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nina.monamour
nina.monamour il 05/02/19 alle 11:29 via WEB
A volte diciamo...andiamo in Norvegia, Danimarca, Svezia! Ma alla fine siamo qua a fare i conti con la nostra vita, e le limitazioni che ci vengono imposte per colpa di un paese che non dà valore alla famiglia. Purtroppo (o per fortuna) siamo troppo legati alla nostra vita qui! Buona giornata Carlé.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/02/19 alle 12:22 via WEB
La voglia di andare via a volte è notevole: non è solo il voler provare e godere di nuovi luoghi all'estero, ma v'è la soddisfazione personale di immergersi in nuove realtà culturali, civiltà diverse e condizioni di lavoro molto più rispettose. Alla fine, molti vanno via ma tantissimi non riescono e non vogliono estirpare radici e affetti troppo importanti. Ciao Nina, buon pranzo.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 05/02/19 alle 13:20 via WEB
A parte il rimborso stipendio, lo stato dovrebbe garantire una sostituzione fisica senza altre spese di sostenimento per le aziende. Così sarebbe tutto più facile per le donne in carriera. Buongiorno Carlo
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monellaccio19
monellaccio19 il 05/02/19 alle 16:30 via WEB
Sì, possibile o quanto meno, soluzioni simili, da non danneggiare nessuno. Ciao Laura. Lieta serata.
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e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 05/02/19 alle 17:07 via WEB
Altro che testa o croce! Oggi siamo all'assurdo: una donna, una coppia non piuò prendersi il lusso di fare un figlio. Guarda, ne parlavo qualche giorno fa con una quasi 40enne che da poco ha trovato lavoro. Mi diceva che al colloquio le era stato chiesto appunto se aveva figli o intenzione di averne...robe da matti!
Buon pomeriggio, Carlo!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/02/19 alle 17:41 via WEB
Esatto: o menti o sei fuori!!!! E se menti puoi essere fregata dopo!!!!! Non si può andare avanti così, una situazione nota, conosciuta e rovinosa per le donne. Hanno paura non solo quando vengono assunte, ma anche dopo, se volessero pensare ad un figlio da mettere in cantiere. Perderà il posto? Ciao Elena, un bel paese veramente questo. Bella serata.
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prolocoserdiana
prolocoserdiana il 06/02/19 alle 05:35 via WEB
Ciao..."Ecco il mistero Sotto un cielo di ferro e di gesso l’uomo riesce ad amare lo stesso Ama davvero senza nessuna certezza Che commozione che tenerezza.(Balla balla ballerino, 1980)L.Dalla. Sorriso, Sal
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 06/02/19 alle 07:48 via WEB
Mio caro, se nella vita (in genere) vi fossero certezze, che vita di merda sarebbe!!!!! Buon giorno Sal.
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