..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Partendo dall'anno che ci siamo lasciati alle spalle (il 2020), credo che in pochi sappiano quante siano le donne ammazzate in Italia al 31/12/2020: sono 75 vittime. Sono tante, sono donne e hanno pagato per una colpa sola: essere donne! Al 3 marzo di quest'anno, le vittime dal 1 gennaio sono 12, più di quattro al mese...e l'anno ci metterà un bel po' per finire. Non possiamo esimerci dal soffermarci su questi dati spaventosi e drammatici, la tragedia spesso non coinvolge solo la donna che rimane vittima, pensate ai figli che comunque non avranno un padre (se dovrà pagare per il delitto o se si sarà ucciso perché pentito dell'atto criminoso), ai parenti più vicini alla donna che piangono per una dipartita magari prevista, supposta e alienata da altri che non hanno potuto far niente per fermare la furia omicida. Quante volte abbiamo letto di forze dell'ordine informate del rischio che la donna corre, ma non hanno potuto far molto per procedere: vuoi per mancanza di denuncia o querela per botte prese, oppure perché talvolta la donna preferisce non denunciare l'uomo compagno o marito che sia. Vigliacchi capaci solo di compiere gesti estremi: si sentono padroni della donna, in grado di esercitare un diritto conferito da un dio supremo che vive solo nella loro testa e nel loro cuore. Recentemente ha fatto notizia, la telefonata di quella donna che ormai allo stremo e impaurita dalle percosse ricevute in più occasioni, ha telefonato con l'uomo in casa, per ordinare le pizze. Ebbene, la chiamata la effettuata al 112 e il carabiniere che l'ha ricevuta, è stato pronto a prendere l'ordinazione e rassicurarla circa la consegna. Infatti, dopo alcuni minuti la pattuglia è entrata in casa non solo con le pizze, ma anche con le manette per la bestia. Sapete che la finta telefonata ai militari dell'arma (o altro numero convenzionato) è un segno per denunciare o chiedere aiuto senza creare sospetti. Ormai da tempo questo trucco è accettato da tutti e riesce a evitare il peggio e a permettere agli agenti di intervenire e porre fine al dramma. Ora di seguito, vi propongo un nuovo video utile per le donne in pericolo, ma serve anche a persone alienate e non in grado di difendersi, subendo violenze e aggressioni pericolose. Il gesto è semplicissimo, prendete atto e diffondetelo a chiunque possa servire. Tutto è nato in Canada, ma la speranza è che in tutto il mondo sia riconosciuto come gesto di aiuto: mostrare la mano con le quattro dita aperte e il pollice piegato. Poi aprire e chiudere le quattro dita sarà l'invito per riceve l'aiuto sperato. Non esitate, non mostrate indifferenza e paura a tutto questo, le cifre parlano chiaro e siamo tutti coinvolti senza alcuna differenza. Poniamo fine al massacro.
Se la magistratura desse la stessa importanza e attenzione che da a Fabrizio Corona, a tutti i casi di femminicidio e di violenza sulle donne che ci sono nel nostro Paese...
Sono poco aggiornate le leggi: ogni giorno c'è chi s'inventa la vita, ma anche chi s'inventa la...morte!!!!! Prevedere è la regola e purtroppo anche con segnalazioni e avvertimenti, poiché siamo garantisti all'eccesso, non serve denunciare la violenza: devono avere prove, segni evidenti e possibilmente testimoni. Roba da piangere.
Ciao Cass.
E' senz'altro un gesto semplice e fattibile senza che l'aguzzino possa accorgersene...finchè non ne sarà a conoscenza, ahimè! Senz'altro più semplice di una telefonata alle Forze dell'Ordine. Il tuo post è davvero interessante, Carlo...anche la telefonata al 112 per una pizza...bisogna però che dall'altro capo del filo ci sia una persona che capisca al volo e non pensi ad un errore di numero. Speriamo...troppe sono le donne che perdono la vita in un clima di quasi totale silenzio. Segnalare il video mi sembra un modo per condividere il dramma e portare aiuto. Buona giornata, Carlo..^_^
Certo sono soluzioni che lasciano il tempo che trovano, ma qualcosa bisognerà inventarsi se vogliamo opporre resistenza a questa tragica realtà. Diffondiamo, informiamo nel nostro piccolo e diamo una mano.
Grazie mia cara Licia, serena giornata.
Ho condiviso il video anch'io sulla mia bacheca qualche gg fa. Credo che tutto ciò che serve a scongiurare od arginare la violenza, sulle donne, sui bambini e qualche volta anche sugli uomini, ben venga. Auguriamoci che non se ne accorgano anche i carnefici.
Ecco perché questi segnali convenzionali devono essere continuamente aggiornati: c'è la necessità di creare un nuovo "linguaggio" proprio perché le bestie potrebbero sapere o capire, quindi reagire per impedire di lanciarli. Bisogna metterli all'angolo, essere più furbi e prevenirli sempre. Non sarebbe difficile, occorre solo la volontà sociale e comunitaria di batterli.
Grazie Surfy, buona serata.
Per lo scempio che è ormai consuetudine perversa a danno delle donne, non ho parole e la punizione dovrebbe essere durissimea e reale. Purtroppo,si ha a che fare con gente che non ha più nulla di umano e quindi, ragiona con i piedi. Poi... c'è che il maligno sta ballando, come diceva mia nonna, in mezzo a noi. Così non c'è più fine allo straripare del male : genitori che uccidono i figli, figli che uccidono i genitori... La bestialità più crudele. Mi cadono le braccia, anche perché sono convinta che, difficilmente, se ne uscirà. Ciao.
Vero, sono momenti maledetti e credo che sopportare le fasi del covid con forzature alienanti, crei un aggravante agli umori e a coloro che sono predisposti a scaricare sulle donne certe tensioni. Insomma, un misto deflagrante che sfocia in femminicidi. Attivarsi e prevenire è l'unico modo, quindi collaboriamo tutti, facciamo fronte comune aiutandoci con questi segnali di avvertimento.
Grazie Mariateresa, una piacevole serata.
Un triste fenomeno che sembra non trovare la giusta via da seguire per fermarlo. Un fenomeno, che mostra un identikit di queste donne che mostrano sottomissione verso gli schiaffi e gesti di violenza da parte "dell'amato". Molto spesso i loro volti portano le stimmate della situazione che vivono giornalmente, stimmate che ancor più sulla pelle, sono dentro le loro anime. Molte volte queste liti terminano a seguito di una carezza e tutto rientra nella normalità....in apparenza. Sono donne affette da una grave forma di "dipendenza di affetto", che si traduce in una tremenda droga di amore. Ed è propria questa "droga di amore" che le rende vulnerabili e non capaci di ribellarsi e di odiare i loro carnefici, diventando in questo modo esse stesse attrici protagoniste del loro stesso "femminicidio"
Quanta ragione hai, mio caro Peppe. Un'analisi perfetta che mette in luce la sottomissione che spesso queste donne subiscono. Vuoi per "dipendenza" assoluta dall'uomo che sia con loro, vuoi anche per paura di reazioni sproporzionate in caso di denuncia. Sono messe in un angolo e le loro ansie, le loro paure, alienano la loro voglia di liberarsi dal padrone libero di fare i suoi porci comodi!
Buona sera Doc.
Ecco una debolezza che le donne riconoscono, forse l'unica,accettata perchè mette in pericolo la loro vita. Qui il movimento femminista non riesce a far niente , se non denunciare e chiedere aiuto.Capisco l'innamoramento folle, capisco la dipendenza economica, che spaventa, ma come si fa a non riconoscere un violento prima di andare a conviverci ? Il violento non si vede solo dalle botte, ma dal suo atteggiamento che è sempre prevaricatore, poco o tanto. Non so se oggi è sessista proporre per legge un corso di autodifesa per le donne quando sono ancora ragazzine, io, se mi occupassi di pari opportunità ,lo farei. Sarebbe forse meglio che insegnare solo sempre a chiedere aiuto prima che succeda il peggio, anche se un video come questo può essere molto utile come la telefonata fasulla. Buon pomeriggio Carlo, con affetto!
Dicevo più su: se si prendono accordi comuni per adottare simboli e gesti che servano a "comunicare" in silenzio lo stato di sottomissione, allora i vigliacchi potrebbero conoscerli e capire come fermare le comunicazioni. Ebbene, bisogna trovare un linguaggio criptato, fatto di gesti e finte situazioni per passar parola. Più gesti conosceremo tutti in insieme e più potremo tentare di aiutare chi sia in difficoltà.
Spero che ci si metta tacitamente d'accordo su questo punto.
Buona sera mia cara Giovanna.
Eccome se fa la differenza! Che sia di buon auspicio per quell' immenso numero di violenze silenziose che avvengono fra le 4 mura di casa. Buon pomeriggio, Carlo :)
Giusto anzi giustissimo.. ma la cosa più giusta sarebbe quella di rivedere il codice penale e cambiare le leggi.. anche perchè quelle che ci sono fanno acqua da tutte le parti... E finchè le leggi rimarranno quelle attuali non ci sono segni che tengono.. e nessuno di noi vedrà mai la luce di questo orrendo e terribile tunnel della morte... Comunque Carlo.. io accanto a quella scarpa rossa.. ne metterei una blu.. anche se in netta minoranza anche alcuni uomini sono morti per mano delle donne... BuonaSerata carissimo amico virtuale ...
Nessuno negherebbe mai che il fenomeno sia a totale appannaggio delle donne, anche gli uomini sono vittime, in maniera minore ma restano tali. Una giusta osservazione la tua e cerchiamo di non scordarci del dettaglio che non è poi indifferente. Le legge deve cambiare, non si può essere garantisti fino a questo punto. Spero che accada e intanto facciamo nostra la grande battaglia.
Grazie e buona serata mia cara Margo.
Buonasera Carlo, le violenze domestiche ci sono sempre state, ultimamente se ne parla di più proprio perchè le denuncie stanno aumentando, alla fine il coraggio esce fuori. Che sia paura o altro molte donne tacciono io sinceramente non lo concepisco, se vuoi diffendere i tuoi figli allora salvalini da queste violenze infinite. Non importa se perdi un compagno, guadagni in dignità. E' stato molto sveglio quel poliziotto ad intervenire, ovviamente se chiami il 112 non è un errore ordinare la pizza, ma credo che quel gesto oramai è troppo sponsorizzato di facile intuizione.
La legge non tutela tanto se non avviene prima l'omicidio questo è un paradosso, meravigliarci? ma perchè?
Un abbraccio Carlo
Sono cifre forti e fanno paura: io non so se tutto ciò duri da sempre, certo è che se così fosse, avremmo molto da lavorare per istruire e acculturare donne e soprattutto uomini. Provvedano coloro che abbiano questi compiti, ora sappiamo quanto sia dilagante e aggressivo il momento, per cui prevenire è il verbo fondamentale e in tale direzione dobbiamo tutti attivarci.
Grazie Serenella, buona serata.
19 marzo... Questa festa può sembrare un appuntamento banale, ma io voglio cogliere questa occasione per augurarti ogni bene e gioia perchè Il sorriso di un papà è uno dei più grandi tesori da custodire per tutta la vita...