..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Che tempi! Le portiere delle vetture a favore di vento, erano la passione di noi ragazzini con le prime pulsioni pruriginose, con i primi ammiccamenti e le maliziose sbirciatine. Non perdevamo occasione, si bighellonava facendo i turni di guardia, ognuno aveva la mansione della piccola vedetta ufficiale del gruppo: aveva il preciso compito di avvisare tempestivamente gli altri quando una macchina con una donna a bordo stava per fermarsi o parcheggiare. E noi, allupati mascalzoni, pronti a cogliere l'uscita della donna, rubare l'attimo prezioso in cui fatalmente, per uscire dall'auto, avrebbe mostrato (era questa l'incombente speranza) qualcosa di personale e di intimo! Bastava poco, ci accontentavamo di poco, un po' sopra il ginocchio, per noi era già il paradiso, occhi sbarrati fuori dalle orbite, spintoni e gomitate complici, sguardi assatanati tendenti a...frugare. Qualche volta poteva scappare qualcosa di più: un reggicalze appena visibile, una parte di coscia appena scoperta; era la fine, per noi era l'apoteosi dell'inesplorabile, il raggiungimento di terre lontane e sconosciute. Che tempi la metà del secolo scorso, che momenti estasianti, che voli fantastici compivano le nostre imberbi fantasie! Poi, ahinoi, giunsero le portiere antivento e le aspettative scomparvero, si sciolsero come neve al sole. Dovemmo cambiare rotta e cercare altrove le occasioni per sconvolgere le menti e raccattare piacevoli scene piccanti. Oggi, invece, nessun problema: i tempi sono profondamente cambiati e i ragazzini hanno ben altro da vedere e da scoprire: hanno tante opportunità che noi non avevamo e "certe scene" sono rimaste solo nell'album del periodo antidiluviano. Ho visto foto di personaggi famosi, bellissime donne, che scendono dalle auto, proponendosi in 3D e nello splendore della loro femminilità: senza ritegno e con evidente piacere, soprattutto il loro, mostrando di tutto e di più: si vedono parti intime e slip, quando ci sono e se ci sono, gambe lunghissime inguainate o meno, da aspettare qualche interminabile secondo, prima che si possa vedere chi sta scendendo. Fashion e glamour si fondono per rendere testimonianza all'uomo, bellezza e provocazione fanno a gara con trasgressione e proposte attizzanti. E' cambiato il mondo, noi "ragazzi anziani" ne prendiamo atto! Noi eravamo, in quel contesto, accesi e curiosi, voyeur e guardoni, monelli e malandrini. Il bon ton però, ieri come oggi, esiste ancora e scendere con classe e stile da una vettura, richiede una "cultura", un proporsi con malizia sì, ma senza scadere in basse esibizioni scolacciate e volutamente provocatorie. Alle donne si suggerisce di badare molto a questi piccoli dettagli, evitando flessioni di stile che denotano profili infimi e poco eleganti. Per quelli di oggi, giovani e anziani, donne o uomini, la domanda è una sola: "Paga ancora aver bon ton, anche nello scendere con grazia e garbo da una macchina?". Date un'occhiata al breve video, noterete comunque classe e stile anche se...talvolta qualcosa si scorge. Tuttavia la signora che avete visto per ultima, non era una nostra amica: 'na tirchia di quelle che manco un pezzo di caviglia mostrava!
Allora,per quanto mi riguarda,il bon ton va a farsi benedire:)Se non mi aiuta mio marito a salire e scendere dall'auto posso chiamare solo il paranco!ahahahahah!!!!!C'è una domanda di riserva??Buona giornata Carlè....kissss
Per un solo momento, non potresti staccare il pensiero da te stessa e pensare in generale al tuo prossimo, alla società in genere e ai costumi di oggi o di un tempo. Secondo te, oggi le donne (in genere), sono più audaci e più disponibili rispetto al passato? C'è un sottile filo che divide, come dimostrato nel video, l'azzardo e la moderazione, il garbo e lo stile?
Ciao Teso' una buona giornata e un bacione.
Ciao " stramonellaccio..." Un tal Karl Kraus diverso tempo fa scrisse: nell’erotismo c’è questa gerarchia: chi fa; chi osserva; chi sa. E noi sappiamo benissimo delle vecchie quanto da noi ragazzini amate automobili come le 500, topolino e via dicendo che non desideravamo in quanto macchine, ma spanditrici di quel pò che si potecva vedere quando una donna discendeva lasciando alla nostra immagizione tutto il proibito possibile. Ma...Come giustamente scrivi, i tempi osè ci sono anche oggi e, da uomo alla nudità completa, quella che non offre il piacere del carpire talune sensazioni, decisamente preferisco l'erotismo di fantozziana memoria, alias: scusi, può scendere dalla mia 500 che oggi ho le nuvolette che mi solleticano...By, sal
Credimi Sal, in questo frangente, nel contesto del mio post, segnalo un momento storico e particolare della nostra società. Le prime macchine ad uso "popolare" le donne che corrono a patentarsi e i momenti topici in cui, come dal filmato, esse cominciano a occupare i loro legittimi posti in società. La donna si evolve e naturalmente deve misurarsi con realtà nuove improvvise che non avrebbe mai pensato di incrociare. Qui non si tratta di erotismo, avrei potuto anche accennare alle professoresse che con cattedre aperte sul davanti, avevano i loro problemi quando stando sedute passavano il tempo per muoversi il minimo indispensabile per non....mostrare nulla oltre il ginocchio. Quindi non tirerei in ballo Kraus e mi limiterei, come spero di aver fatto, a sottolineare un momento della nostra società che si apriva a nuovi fronti e noi ragazzi vedevamo tutto questo con malizia e...basta. Nessuno di noi pensava all'erotismo nella sua vera accezione del termine, nessuno pensava di doversi masturbare per ciò che vedeva. Inoltre e concludo, l'ultima che vediamo nel filmato non è stata unica: capì come difendersi da sguardi indiscreti, altre invece mettevano la stessa malizia che mettevamo noi. Finisce là e tra scuola e auto, ne abbiamo viste di gambe e altro, ma le pulsioni erano controllabili.
Bye Sal.
Simpatico video. Reperto archeologico al pari dei graffiti sulle pareti delle caverne. Non ho molto da dire a riguardo. Ho preso la patente a fine anni 70 e già portavo i pantaloni. Quindi non ho vissuto il problema della scompostezza. Per attirare qualche sguardo, in maniera mooolto selettiva, mi affidavo a qualche trasparenza :-)
AhAhAhAhAhAh!!!!!! La tua spontaneità con un pizzichino di ardite amissioni, mi portano a pensare che le tue trasparenze...non le violava nessuno visto che si trattava di...juta!!!!!!
AhAhAhAhAhAh!!!!!!! Scherzo e so, capisco bene le esigenze di una donna rispettabile e desiderosa di essere al passo con i tempi: non tracima, non esonda e azzardare il minimo indispensabile, perché tutto è dovuto alla femminilità spiccata e tangibile.
Garbo e moderazione sono sempre stati gli elementi fondamentali, e per me non esiste progresso se non si tiene conto di questi valori imprescindibili per una donna.
Buon giorno Surfy.
Stavolta, amicone mio, siamo in totale disaccordo. Come ben sai Il termine Eros -ἔρως – proviene dal greco che significa “desiderio”; la sua etimologia deriva, invece, dal verbo ἔραμαι “desiderare, amare”. Nella cultura greca, Eros rappresenta anche il dio dell’amore inteso come passione e attrazione. Mentre, nella dottrina filosofica è una forza cosmica: un principio che tende alla bellezza senza una netta distinzione fra la passione in sé e il dio stesso che la incarna. Si parla, per cui, di un concetto antico associato alla pulsione, alla brama, alla sessualità: tale concezione si ritrova soprattutto in ambito filosofico come un principio che unisce elementi contrastanti, senza annullare le loro parti. L’Eros è, infatti, la divinità primordiale per eccellenza, l’entità primigenia e vitale che vivifica il pensiero e la stessa filosofia.
Ora che noi ragazzini o meno andassimo a spiare non era altro che una pulsione erotica innata in noi, e diversamente non si può definire dal momento che se scendeva un uomo ce ne poteva fregar di meno. Che di fatto ieri come oggi si possa scadere nelle mille provocazioni non implica che fissare due splendidi occhi crei le stesse pulsioni che fissare un bel fondoschiena od un altrettanto splendido seno o paia di gambe. Perdonami, ma alla base di ogni nostro qualsivoglia ricordo, anche infantile, non può non prescindere in questo preciso caso, da una forma di erotismo da sempre insito in noi. Ancora e allegramente, buona giornata. Bye, Sal
Caro amico, devo darti ragione per un unico motivo che ti riguarda: la "professionalità". Ma se mi permetti e mi poni alla stregua (come giusto che sia) di un comunissimo uomo che deve districarsi sul piano lessicale e dialettico, devo sostenere che EROS a parte quello che sanno tutti, ovvero che sia il dio dell'amore, resta per "tutti" coloro non addetti al lavoro, un aggettivo "erotico" appunto, inteso solo per un'avanzamento dello stato sessuale. Ovvero è erotico tutto ciò che sia al di là di quel filo sottile che lo ponga in funzione dello stato a cui si faccia riferimento: ci sono argomenti o situazioni delicate, ci sono situazioni un po' spinte e osé, c'è l'erotico e poi c'è il porno. Per cui, stando a questa popolare collocazione, potremmo mai porre quanto da me riportato, nel segmento dell'erotismo? Questo è il punto fondamentale. Senza togliere niente alla tua "lezione" precisa e pertinente, io che sono un ignorante, parlo alla gente, quella che non sia introdotta a livelli superiori e professionali. Tanto è vero che ci si sofferma solo sull'etimo "erotico", di Eros e della sua professione mitologia e le sue diramazioni linguistiche e dettagliate, non credo interessi la gente, se deve fare riferimenti spiccioli e inerenti a situazioni che hanno bisogno di scomodare il dio dell'amore.
Ciao Sal.
Molto semplicemente, amicone mio, ti rispondo così: tu ed io siamo persone comuni e i titoli e le professioni personali lasciano il tempo che trovano. Probabilmente il tuo lessico e decisamente superiore al mio che spesso pecca di un abuso di deformazione professionale, ma...ma siamo sullo stesso piano emozionale: ad entrambi piace chiarire, come è giusto che sia, i propri pensieri e considerazioni. Per tornare al tuo post sappi che oggi come ai vecchi tempi anche uno scorcio di donna mi hanno sempre " attizzato " e ben fa la mia Mary a tenermi ben stretto al guinzaglio o spadellarmi a dovere quando si accorge che i miei occhi, guarda caso, cadono sempre...omissis...Buon pranzo, sal
Perfetto! Sei sceso sul mio piano. Quindi una donna che ti attizza cosa deve mostrare per essere etichettato con l'aggettivo erotico? Arraparsi è un termine brutto ma nel rispetto dei generi, uno si arrapa in tanti modi: si eccita, si esalta nell'eccitazione, il testosterone sale alle stelle e via dicendo. Quando in questo percorso, se accadesse in un luogo non opportuno, si passa all'erotico? Concludo: erotico è un livello piuttosto alto, ha i suoi tempi per svilupparsi nella sua pienezza e decisamente nel nostro caso non possiamo abusare dell'aggettivo visto che c'è un input, lo sfruttiamo e dopo alcuni secondi finisce lì. Vedi un film erotico dura due ore e la situazione cambia, così per un porno. Ebbene se sei in buona compagnia l'erotismo si sviluppa e si porta a buon fine, ma se sei solo hai due sole possibilità o hai bisogno di una...mano o di una donna!
Bye
NON DEVE MOSTRARMI ASSOLUTAENTE NIENTE. Siamo sempre e solo noi che vediamo nelle donne quell'erotismo che forse nemmeno loro sanno di possedere. Ai tempi che furono, mica poi tanto lontani, dalle macchine discendevano non solo adolrabili ninfette, ma donne di ogni tipo e genere, eppure, coe scrivi, eravamo sempre a spiare non appena una portiera si apriva...O no? Buona serata, by sal
Ai miei tempi si pagava un bollo sulla patente, per questo motivo quando la presi nel 1955 papà mi fece prendere la patente B, che consentiva anche la guida di camion, poichè costava meno, ma costringendomi tutta la vita a rinnovarla ogni 5 anni fino all'età di 70 anni.Erano poche le donne con simile patente allora.Il problema della decenza si è imposto subito,infatti i birichini erano dovunque.Tuttavia il pudore ci veniva insegnato fin da piccoline, a volte anche esagerando, per questo si imparava presto a scendere e salire in auto. Ora i tempi sono cambiati, ci si mostra in ogni modo e dovunque, troppo donne abdicano allo stile, alla classe a favore del sexy. Non so se per le donne, in termine di vantaggi, fosse meglio allora oppure adesso. Non mi sento preparata per dare un giudizio adatto ai tempi, sono troppo una signora di ieri. Buon pranzo Carlo!Un sorriso:)
Sei una signora di ieri, ma sai quali siano i valori di una donna ai quali non si può venire meno a prescindere anche dal dato anagrafico. Non c'è niente da fare: se ci hanno insegnato qualcosa e si tratta di fondamenti della società civile, non ci scorderemo mai di ciò che abbiamo imparato! Oggi non ci sono paragoni, chi sceglie di venir meno, sa perfettamente cosa stia facendo e come comportarsi. Sa anche cosa potrà guadagnare e a cosa dovrà rinunciare. In questi tempi che viviamo è importante solo ciò che si guadagna, no ciò a cui si rinuncia.
Buon pranzo cara Giovanna.
Che meraviglia! ma quella è la cinquecento che aveva mia mamma.. sai Carlo che non ricordo più come erano le portiere? Boh!.. ma forse erano proprio così... Comunque sia portava i pantaloni quasi sempre per motivi di lavoro e quindi avevate poco da vedere ahaha. Ricordo che aveva una guida molto allegra e io mi divertivo moltissimo... Ecco questo è stato un periodo bellissimo che non dimenticherò mai... BuonaGiornataPrimaverile ...
Dipende dagli anni!!!!! Comunque ragazzate così come ampiamente riportate nel filmato dell'Istituto Luce. Cose che oggi non succedono più.
Grazie Margo, una splendida serata.
Dobbiamo dirci la verità i ragazzi di 60 anni addietro, e cioè, che da queste radiografie istantanee non erano esente neppure le datate e pur'anche con qualche chilo in più distribuito. Insomma, l'eros adolescenziale, non teneva conto dei dettagli. ^_____^
Bravo Peppe, eravamo pronti a sbirciare di tutto e di più. Più su parlavo della scuola: ebbene, la prof di matematica, era piuttosto in carne e aveva gambe certamente non esili e ben formate, ebbene, l'occhiata era assicurata nonostante lo spettacolo poco invogliante.
Ciao Doc, buona sera.
Giuro, non ho mai guardato una donna quando scende dall'auto,anche da giovane o bambino. Mi attirava di più, quando indossava abiti succinti, o pose erotiche(accavallarsi le gambe nel vedo e non vedo). Mi pice di più un face to face. :-)))
Vabbè tu sei un po' indietro rispetto a noi anzianotti. Comunque hai detto una cosa scontatissima: mi piace il face to face. E a noi no? AhAhAhAhAhAh!!!!!! Che ti credi che passavamo La Nivea agli ippopotami?
Ciao Dario, lieta serata.
AhAhAhAhAhAh!!!!!!! Ma dici sul serio? Ma va? Non me ne sono accorto! AhAhAhAhAh!!!!!! Accennavo a momenti della mia fanciullezza, roba che abbiamo vissuto noi ragazzi alla fine anni '50 e inizi anni'60. Come ampiamente dimostrato dal cinegiornale LUCE.
Ciao e buona serata mia cara Fede.
Arrivo io a fanalino di coda, e praticamente dico una cosa già scritta. Era un bel vedere solo perché non era d'uso il pantalone , piuttosto indossavano quelle gonne né larghe né strette del tutto senza linea e pure fino al ginocchio che nu se po'vedè!
Con le ore sette è diverso..a meno che non si frughi in macchina prima di salirci ..*_^. Lieta sera Monellá!
Un fenomeno che se vogliamo, non è poi durato tanto, le portiere antivento giunsero poco dopo e fu la...fine! Comunque anche a scuola era un supplizio per le prof: le cattedre aperte sul davanti erano una costrizione per loro. Erano obbligate a star sedute senza muoversi più di tanto: gambe serrate e ben strette!!!!! Questo significa pagare un prezzo altissimo sull'altare del garbo, dello stile e della presenza composta.
Buon giorno mia cara.
Buon nuovo giorno...Quando non riesco a dormire, leggo.... leggo... leggo, scrivo con la musica in sottofondo, apro la finestra e spio nelle case degli altri, mando -mail anche ad uno sconosciuto. Per me, sono sempre le possibilità che ci fanno andare avanti. Serena giornata con sorriso, bye sal
Beato a te. Io invece dormo...dormo...dormo e faccio sogni che non mi ricordo mai. Eppure realizzo progetti che tu nemmeno immagini!!!!!AhAhAhAhAhAhAh!!!!!
Bye Sal.
Simpatico il video Carlo! Come da sempre, ci sono le donne che amano "mostrare" ed altre che, naturalmente, ci fanno attenzione, quando scendono dalla macchina. Io porto da annorum i calzoni, in tutte le stagioni, tant'è che le gonne non fanno più parte del mio guardaroba. Non per questo ho cambiato atteggiamento. Ho portato le gonne fino ai 38 anni, circa, poi ho optato per i calzoni, meno femminili, forse, ma senz'altro più pratici. Un sorriso dal cuore!!
Certamente sì, i pantaloni sono molto più pratici e non creano problemi. Ormai è da oltre 50 anni che portiere a favore di vento non vengono quasi più montate sulle auto. E comunque anche se vi fossero, le donne non pensano più al garbo, allo stile e alla buona educazione. Oggi mostrano tutto anche solo per salire su una bici!!!!!
Buondì Licia.
La scelta più opportuna sono i pantaloni. Così si sale e si scende senza problemi. Ma mi sai dire chi più fa caso o si scandalizza per un paio di gambe femminili? Una volta erano vista rara e bene immagino te e il tuo gruppo di adolescenti arrapati... in agguato.