Post n°4177 pubblicato il
06 Febbraio 2022 da
monellaccio19
Lei pubblica per mestiere, il suo lavoro è quello e mostra ciò che si deve vendere. Ma il contorno di questo lavoro, è semplicemente ridicolo è fornisce una nitida, precisa immagine di quello che siamo diventati per queste esibizioni da luna park. A parte tutti i commenti dei fan della Chiara Ferragni, pronti a farsi le seghe...mentali e non solo per ciò che cortesemente e proficuamente mostra, vi riporto uno scambio posto sotto un un messaggio di Fabrizio Corona quando una sua sfacciata fan gli chiede: "Te la trom****sti Chiara Ferragni? E lui, tutto in maiuscolo, ha risposto "Sì!". Immediato lo sdegno dei follower: "Dovreste vergognarvi tu e quella che ti ha posto la domanda così becera". Un fan replica: "Non fa niente, nessuno ti c**a, men che mai la Ferragni", e Corona di rimando: "Mmm...secondo me se la incontro...". Adesso cercate di comprendere quale sia lo stato gnerale e culturale di questa gente. Fatevi solo un'idea, il peggio non è ancora arrivato!!!!
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g1b9 il 06/02/22 alle 12:31 via WEB
Io credo che la cultura farà la fine della Storia, continuamente sotto accusa e giudicata da persone, che in nome dell'uguaglianza distruggono millenni di culture , contesti, contestazioni, elucubrazioni mentali, che nonostante tutto sono stati l'inizio di tutta l'evoluzione, etica, morale, di pensiero e di vita di secoli e secoli, che in totale fanno i millenni di Storia. Tutto questo ci ha portati fin qui, progredendo da un lato e regredendo dall'altro. Le macchine erano nate per alleviare la fatica e dell'uomo, non per sostituirle. Ora se l'uomo è diventato un pupazzo delle macchine, ora anche più intelligenti degli uomini, cosa puoi aspettarti se non questi individui ? Furtunati certi animali, che possono ancora godere di questo pianeta, senza accorgersi di tutti questi orribili cambiamenti. Ciao Carlo, buona domenica!
(Rispondi)
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monellaccio19 il 06/02/22 alle 17:51 via WEB
Allora, accettando le tue riserve e prendendo atto della tua posizione, spostiamoci sul filosofo Galimberti e le sue dichiarazioni al forum Monzani di Modena del giorno 2 febbraio:
"Espellerei i genitori dalle scuole, a loro non interessa quasi mai della formazione dei loro figli, il loro scopo è la promozione del ragazzo a costo di fare un ricorso al Tar, altro istituto che andrebbe eliminato per legge.
E alle superiori i ragazzi vanno lasciati andare a scuola senza protezioni, lo scenario è diverso, devono imparare a vedere che cosa sanno fare senza protezione. Se la protezione è prolungata negli anni, come vedo, essa porta a quell’indolenza che vediamo in età adulta.
E la si finisca con l’alternanza scuola lavoro, a scuola si deve diventare uomini, a scuola si deve riportare la letteratura, non portare il lavoro. La letteratura è il luogo in cui impari cose come l’amore, la disperazione, la tragedia, l’ironia, il suicidio. E noi riempiamo le scuole di tecnologia digitale invece che di letteratura? E’ folle.
Guardiamo sui treni: mentre in altri Paesi i giovani leggono libri, noi giochiamo con il cellulare. Oggi i ragazzi conoscono duecento parole, ma come si può formulare un pensiero se ti mancano le parole? Non si pensa o si pensa poco se non si hanno le parole”.
Io come mia moglie che ha condiviso su FB il giudizio del Prof, sono d'accordo. Il problema ora l'abbiamo allargato.
Ciao cara.
(Rispondi)
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monellaccio19 il 07/02/22 alle 17:48 via WEB
Caro Vince, dopo aver scritto questo post, mi è capitato di leggere questo passo da una dichiarazione del filosofo Galimberti a un convegno:
"Espellerei i genitori dalle scuole, a loro non interessa quasi mai della formazione dei loro figli, il loro scopo è la promozione del ragazzo a costo di fare un ricorso al Tar, altro istituto che andrebbe eliminato per legge.
E alle superiori i ragazzi vanno lasciati andare a scuola senza protezioni, lo scenario è diverso, devono imparare a vedere che cosa sanno fare senza protezione. Se la protezione è prolungata negli anni, come vedo, essa porta a quell’indolenza che vediamo in età adulta.
E la si finisca con l’alternanza scuola lavoro, a scuola si deve diventare uomini, a scuola si deve riportare la letteratura, non portare il lavoro. La letteratura è il luogo in cui impari cose come l’amore, la disperazione, la tragedia, l’ironia, il suicidio. E noi riempiamo le scuole di tecnologia digitale invece che di letteratura? E’ folle.
Guardiamo sui treni: mentre in altri Paesi i giovani leggono libri, noi giochiamo con il cellulare. Oggi i ragazzi conoscono duecento parole, ma come si può formulare un pensiero se ti mancano le parole? Non si pensa o si pensa poco se non si hanno le parole”.
Dimmi che ne pensi visto che siamo sul tema.
Buona serata Vince.
(Rispondi)
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