monellaccio19 il 02/06/24 alle 19:29 via WEB
Mia cara, hai tutta la mia comprensione. C'era un tempo in cui, nella prima decade del terzo millenio, passai tre anni d'inferno: stavo più in ospedale che fuori, dovetti mollare il lavoro e solo alla fine del 2010 cominciai a venir fuori da un tunnel buio e lungo. Non sapevo cosa fare a casa, ero disperato: io che ho lavorato tanto, trovarmi improvvisamente fuori dall'operatività attiva e insistita, pensai solo al PC. Tentai di passare il tempo leggendo (ho ancora libri impilati che aspettano), la vista non era più come prima e più di venti minuti non resistevo. Ho provato giocando in rete a burraco, macchè...parlavo con il pc e mia moglie mi sgridava. Ho passato un anno e mezzo a spazzolare tutti i siti famosi di gastronomia: ebbene, mai ineressato alla culinaria, ho stampato tante di quelle ricette che ho riempito due raccoglitori. Ho provato a cucinare per qualche mese e con un po' di imepgno, ci sono riuscito. Non era tuttava una scelta che mi soddisfaceva. Finalmente, pensai a Libero e poiché di articoli, pezzi per giornali, ne abbia scritti tanti sin dai 14/15, mi sono lanciato con tanta buona volontà ed efficienza. Bene, ho passato 7/8 anni splendidi e di noia manco a parlarne. Ero felice, mi realizzavo e stavo sempre meglio in salute. Pçurtroppo, il tempo non ha deposto a mio favore e oggi sono al massimo della depressione: mollo o non mollo? E se mollo che faccio? Sono ancora quassù per scommessa, scrivo per inerzia e non mi realizzo più, mi sono rimaste le...pecore e altre sciatterie da scrivere. Niente più opportune sollecitazioni, argomenti su cui scrivere sempre più ridotti anche a causa di chi legge cose che non vanno giù. Accontenti uno e scontenti due, chi la vuole cruda e chi la vuole cotta. Scusami la tirata, ma me l'hai sollecitata indirettamente e io quando sono stimolato...parto in quarta.
Ti abbraccio Hesse, una piacevole serata.
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