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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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La crisi morde e la carne urla! Sapete cos'è una "camgirl"? E' una professionista dilettante che per arrotondare lavora in rete! E cosa fa in rete? Si spoglia, si mostra, eccita, ammicca e intrattiene con la modica cifra di un euro al minuto! Niente di male, sicuramente c'è di peggio, ma la curiostà che induce alla riflessione è che sono ragazze, madri, donne mature, pronte a "vendersi" davanti ad una webcam per un aggiustamento economico mensile che va dai 1000 euro circa ai 2500/3000 euro al mese! Un bell'affare, un modo come un altro per arrotondare e aiutare una famiglia in difficoltà. Dalle nove della mattina fino al sopraggiungere della sera, queste donne, al di là della loro condizione sociale, fanno di tutto in rete: ci stanno il tempo che vogliono, si dedicano alle normali e comuni faccende domestiche, stanno con i figli, con i mariti/fidanzati consenzienti e consapevoli dell'attvità secondaria di queste donne che portano a casa i soldini che servono per il mantenimento della famiglia e...oltre! Una clientela variegata, guardona e porcellona, le cerca in rete; ci fanno tutto con loro... alcuni addirittura solo chiacchiere: dagli uffici, da casa, da ogni posto plausibile, un proficuo traffico che non scompone più di tanto. Solo la legge non è dalla parte delle "camgirl": lavorano in nero e questo da fastidio al dottor Befera, sono prostitute nonostante il luogo dove esercitano (solo web) e vengono meno alla legge italiana che predica: "...la prosituzione non è un reato, ma sfruttamento e favoreggiamento sì!". Quindi, a parte le intruse che magari la fanno per mestiere consolidato, c'è un esercito di donne in difficoltà, alla disperata ricerca di un lavoro che non trovano e che, all'estremo della disperazione, vendono il loro corpo e le lascive mossettine ai guardoni: disperati e ingiustificabili esseri umani. Le donne, ancora una volta al centro di un problema: la mancanza di lavoro e la necessità di aiutare la baracca. Con un aggravante: ancora una volta si manda a...puttane (è proprio il caso) la dignità delle donne! Vuoi per scelta, vuoi per bisogno!!! Anche questo un piccolo ma significativo segno del nostro tempo e della nostra civiltà...esasperata e disperata.
"L'uomo e la donna vogliono raramente la stessa cosa. Ad esempio: l'uomo vuole la donna, mentre la donna vuole l'uomo". (J. Josipovici)
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