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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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« LORO INSISTONO E IO NON MOLLO!!! | INVENTIVA E FANTASIA » |
Leggo su un quotidiano americano, un suggerimento basato su cinque semplici regolette per quelle coppie che vogliano vivere sempre in armonia, d'amore e d'accordo, in un ménage perfetto. Trattasi di cinque semplici e brevi frasi che farebbero la differenza, la giusta cifra perché sia tutto scorrevole e senza intoppi di alcun genere:
* Ti ascolto.
* Sono pazzo di te!
* Possiamo trovare una soluzione.
* Wow Grazie!
* Dai forza!
Beh, non vorrei passare per saccente, spocchioso e presuntuoso, ma a prescindere dalla banalità delle frasi stesse, credete veramente che un uomo e una donna possano ricavare da tali scambi dialettici, vantaggi e sicurezza per un rapporto che rischierebbe di rompersi? Vediamo un po, partiamo dal primo suggerimento: "Ti ascolto". Pare che quando si proceda con il "ti ascolto", gli animi tendano a rasserenarsi, si intuisce la buona volontà da parte di chi presta l'ascolto verso l'altra parte, di essere disponibile per ogni spiegazione, argomentazione e richiesta. Insomma, il "ti ascolto" è una panacea, un modo per sentirsi coinvolti. Io conosco solo "Ascoltami quando ti parlo!". Lo pronuncia il mio 51% perché è solo lei che avrebbe da parlarmi; io non parlo, bofonchio quindi: vi giuro, sono attento e non mi distraggo! "Sono pazzo/a di te!". Anche in questo caso, mai successo, mai detto e mai rischiata la follia. Entrambi sappiamo che una dichiarazione del genere ci porterebbe a ridere ininterrottamente per diversi minuti. "Possiamo trovare una soluzione". Il plurale la dice lunga sugli sviluppi che la coppia intende perseguire. Condivisione per risolvere i problemi. A casa mia tutto è concentrato in: "Posso trovare la soluzione, ci penso io!". E lo dice sempre mia moglie! "Wow grazie!". Lo diremmo pure noi se ne avessimo occasione ma poiché ritengo che ci si possa esprimere così solo in casi sorprendenti, quel wow lei l'ha detto solo quando le ho chiesto di sposarmi. In tutti gli altri casi speciali, sia io che lei, le sorprese le commentiamo così: "Ma perché....non dovevi!" oppure "Toh...guarda un po'...". E infine il "Dai forza!". Mai fatto gare o competizioni, quindi nessun sollecito, ci sono stati invece altri momenti più gravi dove il dai forza ci azzeccava, ma secondo il mio 51% il "dai forza" è indice di rilassamento, di debolezza, mentre una bella sferzata verbale tendente al violento, pare che sortisca effetti migliori sulla psiche. E non posso darle torto visto che sono la vittima. E allora, visto che queste cinque regolette non ci riguardano, come kakkio è che ci sopportiamo da cinquant'anni?????
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