|
Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Area personale
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« CHI CERCA TROVA... | PERCHE' VOLARE CON VOI? » |
Ma se non è morbosa vanità, esclusiva voglia di mostrare se stessi incuranti dello sfondo, come potrebbe definirsi la voglia di fare turismo meschino nelle zone terremotate per poi scattare selfie sulle macerie? Mostrare con un selfie che si sia stati sul luogo della affondamento della Concordia, sui luoghi dove le tragedie abbiano mietuto vittime, che piacere infonde? Che soddisfazione può dare? Non cambieremo mai e a parte una riservata curiosità, cosa altro può spingerci a recarci sui posti dove si sia consumato un dramma, una sciagura immane? Torniamo al famoso "buco della serratura" quel dannato desiderio di vedere, cogliere, spiare, immortalare momenti particolari e inutili, quei dettagli che a loro non serve immortalare in una foto. Squallida e intemperante abitudine che non riusciamo a spazzare via dalla nostra vita, dalla nostra personalità, dalla nostra cultura. Bene ha fatto il sindaco di Ariccia a cacciare in malo modo due persone che si facevano selfie con le macerie ben visibili: sono i trofei degli sciocchi, di coloro che incapaci di assorbire dolore e tragedia, se ne fottono e pensano solo a se stessi. Pirozzi ha avvertito i maldestri turisti che tenteranno di fare selfie: saranno cacciati a pedate. Molto meglio e meritano un plauso, quei visitatori che puntano sulle zone terremotate ma solo per frequentare ristoranti, strutture, locali commerciali che stanno tentando di riprendere lentamente ma costantemente, le loro attività: così si aiutano le popolazioni e le loro imprese, non strumentalizzando le case diroccate che ricordino il dramma della tragedia. Sul dolore non si commettono sciocchezze.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |