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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Non mi va di chiudere l'anno tenendomi dentro il livore che mi spinge periodicamente a chiacchierare, con cattiveria e malizia, su personaggi che sono così maldestri con i loro atteggiamenti per darla a bere a noi distratti utenti della comunicazione. Per loro è solo un gioco: scherzano con i sentimenti, si trastullano con le accoppiate improponibili, si manifestano nella loro esplicita spocchia come se tutti pendessimo dalle loro labbra. Ecco perché quando accade ciò che sia molto facile da prevedere, dentro di me parte l'applauso, parte la soddisfazione per ciò che in fondo era facilmente prevedibile. Briatore e Gregoraci, ultimo caso, si son mollati: faceva comodo il danaro e la spinta per poi procedere da sola e così sarà; lei farà di tutto per emergere e fino a quando non arriverà il fesso di turno per farsi...mantenere salda nelle sue incertezze. La Lecciso idem con patate, pensava che fosse facile tentare la strada del successo, ma non è bastata una vecchia gloria come Albano per giungere ad un traguardo definitivo. Potrei continuare con altri nomi ma non mi va, le storie sono tutte "copia e incolla", storie fasulle, esecrabili, fanno figli solo per avere un certificato di garanzia tra le mani e poi vada come vada, una volta che si lasciano, le soluzioni alternantive si trovano, l'importante è stare in pole position. Torno a proposito, su Albano: è stato rifiutata la sua partecipazione a Sanremo 2018. Doveva e voleva che fosse il canto del cigno prima di smettere (???) alla fine dell'anno nuovo. Si è lamentato a "Verissimo" dove tutti gli amici (solo loro) Mediaset vanno a piangere per fare i questuanti e i postulanti. Carrisi ha raccontato la storia della sua vita, delle sue famiglie e delle sue donne. La madre non vuole la Lecciso (la definisce una zoccola) e via lo sciorinare di panni con tanto di asciugatura e stiratura. Non se ne può più: piange perché è stato scartato a Sanremo? Embè? Sono mesi che sta tutti i giorni in tv: tra la proiezione di tutti i suoi film "musicarelli" di 50 anni fa che le tv trasmettono periodicamente a spron battuto, le comparsate, le partecipazioni tutte pagate a buon prezzo, cosa cambia per lui non partecipare a Sanremo? Facciamola finita per favore, siamo noi che permettiamo, procurando ascolti e consensi a questi personaggi, che facciamo le loro fortune; disinteressiamoci, lasciamoli perdere e vedrete che l'algoritmo della comunicazione, si scorderà di loro. E noi finalmente ci saremo liberati di piagnoni e approfittatori inutili. Buon anno cocchi!
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