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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Noi comuni mortali che siamo coinvolti dalla rete e dai suoi derivati, possiamo definirci fortunati se non siamo vittime come i grandi protagonisti, i vip e tutti quelli che ci campano con i social. Noi, se manteniamo i nostri limiti e scansiamo il "metodo spazzatura", ci facciamo quattro risate per i tormentoni che capitano alle celebrità. Del resto, vi piace essere "very important pirla"? Ebbene abbiate pazienza e non vi lamentate se poi vi stropicciano gli zebedei, ben vi sta. Belen è una delle tante vittime, lei come tutti quelli che ci campano con i social, è stata una delle prime a sbottare: "Ma chi cazzo è Gino?". Dello stesso tenore, più o meno, le altre reazioni di tutti: personaggi, politici, attori/attrici chiunque abbia un minimo di popolarità, sta ricevendo sui suoi profili un solitario quanto ossessivo msg: "Gino". Il colpevole di questa magistrale presa per il 16, è Blur alias Gianmarco Tocco, un rompipalle che aliena i vip e i big con trovate sciocche che alla distanza "innerviscono" i signori della società: Tocco ha una base molto estesa di followers, lui lancia e loro infettano tutti. Insomma, con Gino che non è nessuno e che tormenta la folta pletora dei grandi nel mondo, si è tenuta una buona opportunità: sconvolgere quanto basta le feste di costoro. Come dicevo su, noi no, la nostra fortuna è proprio quella di non contare una mazza. Vi pare poco?
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