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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Dalla Treccani, la definizione di Smartphone: "Letteralmente “telefono intelligente”, esso unisce alle caratteristiche di un telefono cellulare, le potenzialità di un piccolo computer, grazie alla presenza di un sistema operativo completo e autonomo". Intanto, non è solo chiamato smartphone nel nostro linguaggio comune e ricorrente: telefonino, Iphone, cellulare, sono i nomi con cui l'apostrofiamo e smartphone è solo la versione più aggiornata degli orpelli che da almeno trent'anni girano nelle forme più strane e più tecnologicamente avanzate. Orbene, a prescindere dalla ondata degli ultimi anni, sono ormai tutti in possesso di apparecchi molto sofisticati e pronti per ogni evenienza, quindi nasce spontanea la proposta molto pertinente, di aggiornare e rendere più proprio il nome con cui indicare più correttamente il cellulare di cui si dispone. Ho letto questa proposta su un quotidiano ed è rivolta agli studenti perché suggeriscano un nuovo nome per lo strumento che tutti posseggono. E' ineluttabile la necessità di cercare un nuovo nome: sappiamo tutti che l'oggetto serve a tutto e di più, solo in minima parte e tanto per gradire, serve per...telefonare! Una verità sconvolgente: con lo smartphone si fanno video e foto, si usa la rete, il web per comunicare, le mail, le mappe, lo sport in diretta, si vende e si compra, facciamo i blogger, si scrive per lavoro, si inviano i what's up agli amici, si cercano ricette, notizie dell'ultima ora, gli utenti sono aggiornatissimi e non v'è nulla che possa sfuggire. Pertanto, con tutte le prestazioni possibili e immaginabili che uno smartphone di ultima generazione, riesce a fornire, perché dovremmo chiamarlo ancora telefonino, cellulare e/o Iphone? Sono macchine capaci di tutto e quindi un nuovo nome che indichi esattamente l'oggetto per le prestazioni che offre, è d'obbligo. Gli studenti si daranno da fare intanto pensiamoci anche noi. Io non posso suggerire: posseggo ancora un vecchissimo telefonino...un macchinario che consente solo comunicazioni vocali e niente di più. Pensate che non mi indica nemmeno i nomi di chi mi chiama e per mia moglie e i miei figli mi regolo con le diverse musichette che ho inserito per ognuno di loro. Come odo le prime note subito riconosco chi sia dall'altra parte. Per il 51% "La cavalcata delle Walkirie" di Wagner: musica maestosa, irruente e travolgente. Per mia figlia "Danza del fuoco" di De Falla: musica che subdolamente avvince all'inizio, mentre sotto la cenere il fuoco cova. Infine per mio figlio "Il finale dell'overture del Guglielmo Tell" di Rossini: una galoppata, un'eccitante corsa contro il tempo, un modo per indicare il suo "tutto e subito". Naturalmente anche i miei congiunti hanno una musica che consenta loro, sin dalle prime note, di riconoscermi subito quando sono io a chiamare "Il Dies Irae dal Requiem di Mozart", una scelta azzeccata che indica come ormai sia ridotto e pronto per l'ultimo viaggio. Vabbè noi non possediamo un telefono ciascuno, ma una...orchestra lirico/sinfonica.
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