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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Un cinquantenne di Fano, ogni sera da bravo e premuroso marito, chiamava il suo cane con il guinzaglio in mano vicino all'uscio di casa: "Andiamo bello, e l'ora della solita passeggiata". Il cane non vedeva l'ora e puntualmente correva dal padrone pronto per uscire: "Cara, stasera prendo la macchina così lo porto in spiaggia e si sfrena come piace a lui". Non accadeva tutte le sere che usasse l'auto, ma capitava e questo insospettiva la moglie. La donna non serena e con il dubbio che qualcosa non filasse liscio, decide una bella sera di seguirlo e accertare la sua destinazione. L'uomo puntava verso un paesino all'interno: appena giungeva presso un'abitazione, scendeva con il cane, entrava e ne usciva dopo un'ora e mezza per rientrare a casa. La donna sente puzza di tradimento e la prova definitiva la fornisce il cane "nemico dell'uomo": appena rientrava dopo che era stato circa tre ore fuori, il cane poco dopo, ambiva ad uscire di nuovo. E no, allora tu non passeggi da nessuna parte, non vai al mare, non sei ai giardinetti e ovvio che vorresti uscire di nuovo. Il marito aveva l'amante: inchiodato al muro per il suo strano comportamento e per la fragile complicità del cane, la storia è saltata fuori e la donna ha chiesto il divorzio. Allora, cominciamo dall'uomo: fosse stato più intelligente avrebbe cercato un complice diverso e organizzato meglio le sue sortite maligne. Infine torniamo al cane: poverino, si è guastata la nomea, per niente fedele e malandrino, lo ha tradito con i suoi scodinzolamenti vicino alla porta appena rientrava. I due sono stati cacciati di casa dalla donna! Che fine faranno? Staranno ancora insieme? Saranno ancora amici? Oppure, appena usciti di casa dopo la scenata delle moglie, l'uomo si è seduto sul marciapiede e con il cane accucciato accanto gli avrà detto: "Mio caro, la vita non funziona come pensi, tu sei fedele per antonomasia e lo sei per sempre, ma i padroni non lo sono e quindi non ti fidare di loro. Pertanto adesso devi scegliere, se vuoi rimanere con me ti devi adattare ed essere sempre complice e disponibile ai miei insegnamenti. La carne urla e tu devi starci, coprirmi e non tradirmi. Se non ti va, quella è la strada e vai a cercarti un padrone con altri proponimenti". Secondo voi il cane, dopo 'sta paternale, che ha fatto?
N.B. Se vi interessa c'è un nuovo post sul mio blog: "Alle falde del sorriso".
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