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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Gli abusi e i maligni gesti perpetrati a danno delle donne che viaggiano sui mezzi pubblici (bus e metro), sono all'ordine del giorno. Un gruppo di studenti dell'Istituto Europeo di Design (RM), ha ideato una pochette che viene lasciata apposta sui sedili dei mezzi e ovviamente, chi la trova e la apre per curiosare, trova all'interno un biglietto scritto da una “vittima”, un oggetto casuale che la donna magari teneva per le mani per darsi un contegno e inoltre, un biglietto da vista rosa che indica l'associazione e l'iniziativa dei ragazzi: “Che c***o guardi?”. Una domande chiara e diretta che si vorrebbe tanto porre a chi volutamente e insistentemente, pone sotto “attacco” la vittima. Gambe scoperte stando sedute a causa di una minigonna, toccate e strusci imbarazzanti quando in piedi, si viaggia in vetture piene di gente e tanto altro ancora che non è il caso di riportare in questo post. Lo scopo dell'iniziativa è evidente: sensibilizzare le coscienze, avvertire e allarmare tutti, chi chiede aiuto anche con un sguardo o con un richiamo, spesso non viene considerata, tutti presi dai fatti loro e pochi si lasciano coinvolgere anche per paura di ritorsioni. Pertanto ancora una iniziativa per fronteggiare situazioni difficili e delicate, le donne sono sempre vittime di questi dannati problemi e spesso c'è da combattere la “naturale” indifferenza di che vede e...gira la testa dall'altra parte.
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