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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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O come godo, come godo, sapendo come soffrono, come soffrono!!! Proprio così: marchi internazionali come Puma, Timberland, Asics, Adidas, Reebok stanno patendo un brutto quarto d'ora in quel di Shangai in Cina. I lavoratori della Yue Yuen, una grande azienda che lavora per loro producendo scarpe, sono sin dal 5 aprile, in agitazione ricorrrendo anche allo sciopero. Sessantamila persone che bloccano una fabbrica in Cina, sono un primato, un "nuovo" modo per rivendicare trattamenti più consoni e oserei dire più umani, alla stregua degli operai occidentali. Sembra ieri, quando, sfruttando anche il lavoro minorile in nazioni mal messe economicamente, i colossi e le mutinazionali, invasero quelle zone socioeconomiche deboli, per mettere tutti nella condizione di lavorare: anche i bambini!! Con una manciatina di dollari, tutti schiavizzati e pronti a darsi oltre il dovuto "sindacale" dell'occidente. Certo, avere scarpe griffate a molto meno del loro solito prezzo di mercato, faceva piacere a tutto il mondo intero. E più sapevamo e vedevamo gente oppressa sul lavoro, mal pagata e sottostimata, e più compravamo gli oggetti del nostro desiderio!!! Bene, oggi applaudo perchè ci sono i presupposti, per iniziare una nuova era in quella Cina, troppo invadente e molto concorrenziale, visto che i lavoratori sono senza assicurazione e previdenza sociale giusta e comparabile alle pessime condizioni di lavoro. Infatti, la maggior rivendicazione riguarda la maggior parte dei lavoratori della Yue Yuen perchè vengono da altre provincie vicine e per la legge cinese, l'assicurazione non può essere trasferita in altre zone, pena l'aggravio di una tassa supplementare. Insomma, una bella battaglia sindacale: da una parte i grandi marchi che stanno perdendo molti soldini con il fermo del lavoro e con la preoccupazione di aumenti, dall'altra la Yue Yuen che non vuol cedere sulle richieste legittime e infine, i lavoratori che tengono duro imitati da altri colleghi di tante provincie della vasta Cina. Spero e mi auguro che sia un segno di civiltà e di rispetto per chi lavora sodo, un buon viatico per adeguare le politiche commerciali di tanti colossi mondiali, nel pieno rispetto del lavoro di tutti.In questo caso, consentitemi un replay: come godo, come godo!!!!
"Lavoratori di tutto il mondo unitevi! Ma durante le vacanze sparpaglietevi". (Marcello Marchesi )
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