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ISTRUZIONI PER L'USO: BACIARSI SUBITO!

Post n°1054 pubblicato il 26 Maggio 2014 da monellaccio19
 

continua da post del 23 e 24 maggio:


..."Ahia!", udii il sibilo contenuto ma ben distinto, appena, involontariamente le massacrai un piede con un pestone preciso: "Ti ho fatto...bene? Scusami non volevo...". Ebbi il coraggio di dirle con un sorriso da gran paraculo. Fece una smorfietta a mò di replica e la "monaca"  assunse la posa difensiva come già accertato dagli altri amici: avambracci sul mio petto e distanza regolamentare dal mio corpo. Quello fu il nostro primo ballo e il nostro primo incontro con il "sonoro". Bell'esordio, pensai, mentre ballavamo il nostro primo lento: "Io mi chiamo Carlo...". Accennai per aprire  la  timida conversazione: "Io...no!".  Replicò con il capo rivolto altrove: "Sì, lo so che ti chiami Cunegonda. Mai pensato di cambiare nome?". "Ahia!". Questa volta il pestone volontario, colpì più il mio stinco che il mio piede: "Acc...mi hai fatto...bene, grazie, a ben rendere...". Portammo a termine il nostro ballo senza più dirci una parola. Appena mi riunii agli amici, subito vollero sapere come fosse andata, e io, gradasso come al solito: "E' fatta, quella donna sarà mia!". Ebbi tante di quelle "calate" dietro il collo che mi inebetirono per dieci minuti. "Coglionazzi, vi farò vedere cosa vi combino!". Per quella sera non ballammo più ed evitammo di incrociare i nostri  sguardi.  In quella calda serata settembrina, però, nacque una bella comitiva, eravamo abbastanza per stare tutti insieme: Cunegonda e sua sorella più grande, erano dei nostri. Capitarono altre feste, serate in pizzeria, passeggiate in giro per feste e sagre paesane, insomma, senza avere il crisma di un fidanzamento  sancito dalle due parti, eravamo sempre "vicini", ci punzecchiavamo,  io mettevo in campo tutto il mio bagaglio pirotecnico per colpirla e...affondarla!!! Finchè un bel giorno, il 16 marzo, sei mesi dopo averla  conosciuta "facenn' ammuina", ritenni  i tempi maturi per fare il passo decisivo:  mi posizionai ben in vista  davanti al suo ufficio. Infatti, alle 14 in punto, la intravidi con una collega mentre si avviavano chiacchierando. Mi notò subito, ebbe solo un attimo di incertezza e subito salutò l'amica per aspettarmi. "Ciao...come  va?". Le dissi sorridendo e con molta affabilità: "Grazie tutto bene, non sei qui per caso vero?". Azz!!! E va bene, allora tu mi vuoi smontare a tutti i costi: "Certo che no, sono qui per parlarti...". "Lo temevo!". Mi disse quasi dispiaciuta. "Senti Cunny, io temevo invece che avresti fatto la sostenuta, pertanto non ni stai sorprendendo più di tanto: decidi, parlo o vado via?". Ci pensò su solo un attimo e mi disse: "Se è ciò che penso, non dire niente, sarebbe una solfa che non va più di moda, quindi te la evito e ti di dico: tra cinque giorni  la risposta!".  Ariazz!!! Peggio che nel film de "I Basilischi", lì, almeno,  la risposta era dopo tre giorni: "Me la mandi per un messaggero, telegramma o cosa?". "Smettila di fare il cretino e torna a prendermi dall'uffico il giorno 21!". Mi salutò e andò via. Rimasi come un "coso" e non sapevo cosa pensare. Mi spiazzò!!! Eppure ero convintissimo: sarebbe stato un sì pieno! E così fu, data storica:  "21 marzo del 263 A.C.". Ovviamente ci furono le prime effusioni e i primi baci. Fine della storia. Pensare che tutto 'sto casino lo avremmo potuto evitare: oggi, la scienza mette a disposizione delle coppie un esame facilissimo per stabilire se essa può durare nel tempo e se i due sono affiatatissimi: l'esame del DNA attraverso la saliva. Se l'avessi baciata la prima sera con sette mesi di anticipo, avrei evitato la manfrina, i pestoni e la risposta assassina. Azz!!! Avessimo "salivato" subito con un bel bacio alla francese, oggi non avrei scritto tutta 'sta storia e molto probabilmente, non avremmo perso 48 anni della...mia vita!!!

N.B. Ovviamente Cunegonda non è il suo vero nome. In realtà si chiama Ginny, diminuitivo di Ginulfa.

 
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balimbalo
balimbalo il 26/05/14 alle 16:39 via WEB
Sì… vabbè, Ermenegilda…! E poi, di che ti lamenti? Fortunati noi, che non avevamo a disposizione tanta scienza e tanti test…, ma avevamo tanta ingenuità e tanto entusiasmo…; come sarebbe? Due si piacciono e si baciano appassionatamente…, poi fanno il test della saliva e vien fuori che non è una cosa duratura…? Ma chissenefr…! Intanto, gusta il momento, poi, se son rose…; o vorresti dirmi che quelle poverette ammazzate dai mariti/compagni, se avessero fatto il test della saliva, oggi sarebbero vive…!? Sì, se anziché riprovarci, gli avessero indirizzato un bello “scaracchio” (ricco di saliva) in piena faccia e avessero girato i tacchi, alle prime avvisaglie, forse lo sarebbero… buone cose, carissimo.
 
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