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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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« DEPRESSIONE INCALZANTE..... | DONNA BARBUTA...MAI PIACIUTA! » |
Questo post è stato scritto alle 17.30 del 21 febbraio. Lo state leggendo oggi 22/2/15, perché ha la presunzione di accennarvi qualcosa che non è ancora accaduto mentre lo sto scrivendo. Chiaro no? Ovvero, questa sera alle 21.00, ci sarà una riunione conviviale a casa mia: i soliti otto gatti, comprese le mogli: scopo dell'incontro "gastroculturale", è una panzerottata come da comandamento. Poiché la "frittura" non è amica di nessuno di noi, la facoltà che ci concediamo due/tre volte l'anno, è appunto una abbuffata di panzerotti "the originals" approntati dalle mani esperte delle nostre signore, tutte baresi come noi. Il classico "pomodoro e mozzarella", il più raffinato "alla carne" e infine, il dolce panzerotto "alla ricotta" che resta una leccornia particolare. Ovviamente, i primi due rigorosamente conditi con la ricotta "squanne": per i meno preparati trattasi di una ricotta molto forte e piccante, composta con latte di capra, pecora e vacca...insomma una latteria multietnica, una bomba senza della quale i panzerotti alla barese, perderebbero senso e soprattutto, gusto! Bene, detto questo, il post che leggete mi consente di scusarmi con voi se mancherò (???)durante la giornata, ossia, non potendo immaginare come andrà stasera (21/2) la "cena" (passatemi l'eufemismo), anticipo quello che potrebbe essere accaduto e che mi impedirebbe la presenza: ore molto piccole, molto cibo ingurgitato, molto vino versato e bevuto, birra che non si può evitare perché è d'obbligo e infine, la poca voglia di alzarsi stamattina per scrivere e pubblicare. Pertanto, "presumendo" tutto ciò, vi auguro una buona domenica e tanta buona salute. Sulla mia salute, quella di Gianci, Sugo e Vitozzo, non garantisco. Le signore non fanno testo: loro sono moderate, sanno cucinare e...sbraitare, specie quando nel bere e nel mangiare, noi quattro non abbiamo il senso della misura. E' il vino che ci frega: con la scusa di brindare per ogni caxxata che ci viene in mente, è un continuo versare, un ininterrotto invito alla mescita: "Mesci di qua, mesci di là, mesce tutto....di testa!".
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