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« CORNUTI E MAZZIATI?GENITORI FUORI DI TESTA »

IL CROCIFISSO NON E' UN ACCESSORIO D'ARREDO

Post n°1348 pubblicato il 03 Aprile 2015 da monellaccio19
 

 

 

Venerdì Santo. Non è un caso che avvii il post rammentandovi la ricorrenza religiosa odierna. Dovete sapere che fu portata davanti alla corte europea di Strasburgo il caso di una signora finlandese residente in una città italiana, la quale chiedeva di togliere il crocifisso da tutti gli uffici pubblici e da tutte le scuole della nostra nazione. Il motivo: "Il  crocifisso vìola la laicità dello Stato". Nei giorni scorsi, finalmente, la stessa Corte ha dato ragione all'Italia assolvendola dall'imputazione di mancato rispetto dei diritti umani e pertanto, viene ripristinata l'affissione del crocifisso ...dove ci pare e piace....con buona pace di chi si sente violato nei suoi diritti. A parte il commento del Vaticano che definisce storica codesta sentenza, desidero ricordare che il Cristo in Croce rappresenta per noi italiani, un simbolo storico e culturale poiché sintetizza i valori del cristianesimo europeo e dell'occidente tutto. Anzi, proprio quei valori che sono dignità umana, libertà e rispetto di tutti,conducono all'unione e no alla divisione, alla fratellanza e no al contrasto religioso e di fede con altre professioni. La laicità del nostro paese non è mai stata  e non sarà mai in pericolo e i fatti lo dimostrano. Men che mai nelle scuole dove sono salvaguardate le religioni e le etnie diverse. Per dovere di cronaca la sentenza europea è stata espressa con 15 voti favorevoli e due contrari: credo non vi siano dubbi sulla compattezza dei favorevoli. Ora alla luce della sentenza, speriamo che oltre alle aule scolastiche, il crocifisso "torni" anche a Montecitorio dove fu rimosso. Infine, tanto per chiudere l'argomento, vi riporto le gesta di un noto, almeno per le cronache visto che di bravate ne ha fatte altre, professore di una scuola superiore di Terni: il coraggioso (sic) docente ha arbitrariamente tolto il crocifisso dall'aula dove insegna. E' evidente, innanzi tutto, la sua appartenenza politica peraltro sottolineata, dalla presa di posizione del suo sindacato COBAS contro il provvedimento comminato dalla scuola contro il suo intemperante gesto. Un bel e ricco mese di sospensione senza stipendio!!! Ben gli sta, così impara a comprendere che il Cristo in Croce non farà mai male a lui (povero cristo) e men che mai, con la sua sofferta presenza, a tutti coloro costretti a condividere lo stesso luogo in cui, fatalmente per loro, possa capitare di stare insieme: un'aula scolastica in questo caso. Noi cattolici, credenti cristiani, saremmo quelli da eliminare, combattere e magari uccidere; noi potremo non perdonare queste persone violente, eppure il nostro credo in tal senso ci spinge, ma il nostro DIO lo fa tutti i santi giorni dell'anno. Se non è LUI il paziente, chi potrebbe?

 
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amistad.siempre
amistad.siempre il 03/04/15 alle 11:01 via WEB
... Sono italiana ma non sono nata in Italia e, tantissimi anni fa, quando vivevo dall'altra parte del mondo il CROCIFISSO era nelle aule della scuola che frequentavo. Ma che cosa significa il fatto che lo Stato è laico e che quindi non dovrebbe esporre in luoghi pubblici il crocifisso! Essendo uno stato a maggioranza cattolica ne ha il diritto come lo hanno tutti gli altri Paesi in cui si venerano altre religioni. Sui dollari americani c'è la scritta 'In God we trust' (In Dio noi confidiamo) con tanto di 'simbolo di Dio': il triangolo della Trinità! E non è che in America siano tutti cattolici... Ma a nessuno viene in mente di togliere dalla circolazione il denaro... Ricordo quando, diversi anni fa, cominciò questa diatriba... montata ad arte proprio da qualcuno che 'cattolico' non era. Ho ancora nelle orecchie la frase che disse in TV: "Voi adorate un cadavere appeso ad una croce"!!! E NOI glielo abbiamo permesso. Se fosse successa una cosa simile nel SUO Paese ci sarebbe stata la sua 'soppressione', probabilmente anche 'in diretta'! Già... Noi non possiamo adorare chi più ci aggrada, qualcuno in cui crediamo... ma c'è chi si arroga il diritto di venire a casa mia a dire come devo 'disporre' l'arredamento in modo che lui si senta più a suo agio. Ma roba da matti! Se non stai bene e comodo a casa mia sei pregato di 'accomodarti fuori'! Anzi... Non bussare neanche alla porta... Se porti la 'capa sballata' è meglio che te ne stai nel tuo Paese. Paese nel quale, se ci vengo io, RISPETTO i tuoi usi e costumi. Non vengo a sindacare il perché e il per come fai questo o quello. E rispetto anche il 'tuo Dio' proprio perché 'sono cristiana'! OHHHHH... Carlo... E proprio il venerdì santo, che è il giorno in cui più 'sentiamo' vicino a noi Cristo Gesù, non potevo starmene zitta. Scusami e chiedo scusa agli altri ospiti. Ma non ce la faccio proprio a tacere quando si toccano questi argomenti. Il rispetto principale lo si deve a ciò in cui uno CREDE! E la più grande forma di dispotismo è proprio quella di imporre le proprie convinzioni sminuendo e ridicolizzando quelle degli altri. C'è spazio per tutti! L'importante è stare a debita distanza senza pestarsi i piedi l'un l'altro. Comunque, per fortuna, non sono tutti così. La stragrande maggioranza della gente vive la propria religione, il proprio credo... senza disturbare chi non venera lo stesso Dio... Anzi, dialogandone!!! E così sia! Buon Venerdì Santo Carlo... Rosa
 
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