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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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E mo' basta!!! Non se ne può più: ogni giorno un caso, un cliché consunto, una sceneggiata alla Merola insopportabile e ripetitiva. Avete letto o sentito dei 14 studenti, tra i 14 e 16 anni, che andati in gita a Roma, hanno abusato di un compagno più debole mortificandolo, ponendolo nudo sul letto, per depilarlo e coprirlo di caramelle? Ora a Cuneo, da dove provenivano i ragazzi, il caso filmato e passato da cellulare a cellulare, è venuto a galla e il Preside dopo aver verificato i fatti, ha sospeso alcuni responsabili dell'abuso e con un bel quattro in condotta, ha punito in tutto 14 persone. All'armi! All'armi! I genitori non ci stanno ( e quando mai), non ritengono il caso che i figli subiscano una pena così dura, roba da perdere l'anno scolastico. La scuola sembra irremovibile e mi auguro che mantenga le decisioni prese. Questa la storia, ora vediamo di analizzare alla Carlona (sic) come e perché dobbiamo ancora subire simili situazioni insopportabili: 1) I ragazzi vanno puniti quando commettono atti di questo genere, tutti vanno puniti...tranne i propri figli! 2) La scuola da oltre trent'anni ha cambiato la sua funzione primaria: non è più il luogo deputato per apprendere e ricevere educazione; snaturata questa vitale funzione formativa, la scuola oggi serve solo per imparare ciò che occorre a cercare lavoro. 3) La scuola quindi è solo un veicolo, un mezzo per accedere a qualcosa, il modo per inserirsi, servendosi di tanti altri strumenti, nella moderna società consumistica e multimediale. 4) Di cosa si sono preoccupati, specie le mamme, quando hanno saputo che i ragazzi avrebbero perso l'anno? Hanno subito pensato al risvolto del lavoro, alla perdita di tempo. Non un cenno al fattaccio o a ciò che avevano combinato i figli: niente di grave, nessun addebito di responsabilità e una sgridata poteva essere sufficiente. Insomma, di educazione non ne vuol sentir parlare nessuno dei genitori, ormai educazione è un optional sormontabile con una valenza limitata. La scuola prima aveva anche il compito di insegnare ai ragazzi come introdursi nella società che avrebbero affrontato con la maturità: giungere con un bagaglio sufficiente non solo per il sapere ma anche per affrontare la vita con forza e determinazione, riconoscere i sacrifici e le soddisfazioni, avere i mezzi caratteriali per battersi con lealtà e intellettualità. Tutto questo interessava fino agli anni ottanta, poi sono cambiati gli idoli, i totem e il...consumo. Affan' cucolo educazione, valori, etica e morale. Non ce l'ho con i ragazzi, ce l'ho con certi genitori (troppi in giro) che non avranno mai a cuore i loro figli se continueranno con 'ste menate!
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