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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Finalmente una ricerca sulla quale mi trovo pienamente d'accordo con gli amici di Oxford. Avete mai fatto caso alle posate quando mangiate? Magari quelle posate usate quotidianamente, di uso corrente e alle quali siamo abituati da sempre? Beh, poiché io sono un fissato, un malato cronico con fisime che mi rendono un portatore sano di convinzioni assolute e personalissime, se mangio con posate leggere non gusto il pranzo come potrei se mangiassi con posate pesanti. Questa mia affermazione trova conforto con gli esiti dei ricercatori inglesi i quali hanno messo alla prova in 130 ristoranti diversi, tutti i clienti senza avvertirli dell'uso di posate pesanti e leggere. Beh, il risultato è confortevole perché i piatti degustati (piatti eccellenti per composizione) mangiati con posate pesanti hanno guadagnato nel gusto. Carlè la pensa come loro, datemi una forchetta leggera e mangio male, datemi un posata pesante e mangio bene. Pertanto un plauso ai ricercatori e un richiamo ufficiale a mia moglie che su questo mi ha sempre preso in giro criticando le mie scelte sul...pesante. Insomma è come bere una birra in un bicchiere di plastica, bere del buon vino rosso versato in un comunissimo bicchiere di vetro e non in un classico ballon. Eppure la birra è sempre la stessa e il vino pure! Ora, per concludere, a prescindere da quanto detto e al di là della mia beatificazione, i ricercatori facciano lo stesso esperimento fatto a Edimburgo, con dei poveri indigenti, bisognosi e affamati: secondo voi costoro potrebbero fare storie per le posate fornite? Sarebbero disposti a far qualunque atto pur di mangiare? Io presumo di sì: la fame quando c'è ed è tanta, predilige anche le mani al posto delle posate...pesanti o leggere che siano!
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